Campofelice di Fitalia: nasce il “Museo del grano e della civiltà contadina siciliana”
di DOMENICO GAMBINO – Nasce a Campofelice di Fitalia, terra prediletta da Cerere, il “Museo del Grano e della Civiltà contadina siciliana”. Una raccolta museale che intende valorizzare l’identità storico-culturale del paese come occasione di crescita.
La vocazione cerealicola del suo territorio, difatti, ha sostanzialmente condizionato l’economia locale determinandone lo sviluppo e il progresso ed ha contribuito alla formazione di una specifica cultura popolare; così la vita della comunità è stata scandita e continua ad essere influenzata dal ciclo annuale del grano.
È noto, peraltro, che il paese è stato fondato agli albori dell’Ottocento dal principe di Fitalia con l’intento di incrementare la produzione cerealicola. Cosicché il territorio comunale, nonostante i tentativi di conversione verso altre colture, ancor oggi in gran parte è costituito dal seminativo asciutto ed occupa il 70 % circa della superficie agricola. Basta allontanarsi poche centinaia di metri dal paese per veder riapparire l’antico feudo caratterizzato dalle forme e dai colori delle coltivazioni cerealicole che si alternano a terreni lasciati a riposo. Un territorio che per la sue peculiarità ha conosciuto tutte le fasi delle lotte agrarie per l’assegnazione di un pezzo di terra e il miglioramento dei patti agrari, incredibilmente a sfavore dei contadini che coltivavano le terre.
Oggi, naturalmente, gli antichi patti agrari sopravvivono soltanto nella memoria dei contadini più anziani. Ogni contadino è proprietario delle terre che coltiva e se conduce poderi in affitto è garantito nei suoi diritti. I moderni sistemi di coltivazione dei cereali gli consentono di condurre la proprietà da imprenditore agricolo. In definitiva la cerealicoltura nel territorio di Campofelice di Fitalia non appartiene soltanto al passato ma è sempre attuale e il frumento rappresenta ancora oggi l’eccellenza della produzione agricola.
È molto significativo annotare che lo stemma del comune si compone da un frammento del blasone della famiglia Settimo, signori di Fitalia, sormontato da una torre per richiamare l’antico casale di Fitalia centro amministrativo dell’omonimo Stato feudale e da due mazzi di spighe per rimarcare la fondamentale risorsa agricola del comune e la dedizione dei campofelicesi alla coltivazione dei cereali. Una peculiarità che è stata confermata nel 2009 con un atto molto importante dal Consiglio comunale che ad unanimità di voti ha nominato Campofelice di Fitalia “Paese del grano”.
Ora il “Museo del Grano e della Civiltà contadina siciliana”, allestito privatamente a cura dell’omonima Associazione culturale apre una pagina molto importante per il paese. Questo viene concepito come un ambiente dinamico, aperto e collegato al territorio, quello dell’ex Stato di Fitalia con l’intento di recuperare l’identità storico-culturale della comunità campofelicese legata al ciclo del grano, valorizzare il territorio e promuovere i prodotti tipici locali. Di tutto ciò si discuterà in occasione della presentazione del museo il 20 agosto p.v. alle ore 17 in un convegno dal titolo “La cultura materiale e in particolare il ciclo del grano in un museo per la valorizzazione e la promozione del territorio di Fitalia”, cui seguirà la degustazione di prodotti tipici e la visita al museo.