1000 giorni di politiche agricole

“Abbiamo davanti un lavoro intenso e appassionante per far crescere un nuovo modello di sviluppo agricolo e agroalimentare. In questi mesi abbiamo lavorato, in una prima fase, al miglioramento dell’impiego delle risorse europee, a nuove azioni per l’occupazione e a forti misure di semplificazione amministrativa, come fatto con “Campolibero” nel dl competitività. Da oggi l’obiettivo rinnovato è potenziare sempre di più il Made in Italy, concentrando la nostra azione su due fronti decisivi: innovazione organizzativa e tecnologica ed export. Il sistema agroalimentare italiano costituisce un’esperienza decisiva per il futuro del nostro Paese”.
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, commenta la pubblicazione sul sito www.passodopopasso.italia.it delle prime misure da realizzare nei prossimi mille giorni per l’agricoltura.
“Puntiamo a creare occupazione – ha aggiunto il Ministro – e per farlo cerchiamo di coltivare i nostri talenti migliori spingendo sul tasso di innovazione nel settore. Abbiamo già predisposto il piano nazionale della ricerca e dell’innovazione, per coordinare gli investimenti nazionali e regionali dei prossimi 7 anni nel comparto. Quasi un miliardo di euro è già destinato a queste attività con i fondi comunitari agricoli, ai quali si aggiungono i progetti che verranno presentati all’interno dei circa 4 miliardi di euro previsti da Horizon 2020 e gli altri disponibili nei fondi coesione. Sono stati individuati, con il decreto “Terrevive”, 5.500 ettari di terreni dello Stato da riportare all’agricoltura, attraverso l’affitto o la vendita ai giovani. Sono tutte componenti di un grande piano per raggiungere l’obiettivo di aumentare le imprese agricole gestite da giovani da 48.000 a 60.000. Con il decreto “Sblocca Italia” abbiamo gettato le basi per un altro traguardo ambizioso ma raggiungibile: portare il volume dell’export del Made in Italy agroalimentare da 33 a 50 miliardi entro il 2020. In questo, naturalmente, Expo giocherà un ruolo fondamentale, permettendoci di entrare in contatto diretto con oltre 140 Paesi mostrando loro la reale forza del Made in Italy. Siamo consapevoli che la nostra qualità va tutelata e per questo pensiamo anche al rafforzamento della riconoscibilità del prodotto italiano anche mediante l’istituzione di specifici sistemi di qualità nazionale”.
“Una delle sfide più importanti che ci aspettano – ha detto Martina – è l’attuazione delle misure della nuova Politica agricola comune che vale 52 miliardi di euro e sulle quali abbiamo già impostato un lavoro con le Regioni per l’adattamento alle specifiche caratteristiche dei vari territori. Lo stesso abbiamo fatto nel settore della pesca e dell’acquacoltura, programmando investimenti nel periodo 2014-2020 per 537 milioni di euro, con l’istituzione di una task force ministeriale per evitare spreco dei fondi comunitari 2007-2013. Siamo decisi ad andare fino in fondo, come una squadra che vuole raggiungere il migliore risultato. Con tenacia, impegno e dialogo – ha concluso il Ministro Martina – sono sicuro che ce la faremo”