Un museo per Nazareno Strampelli, padre del grano italiano

Nell’anno dell’Expo nasce un museo in onore di Nazareno Strampelli, padre del grano italiano

Nazareno_StrampelliBen pochi in Italia sanno chi sia stato Nazareno Strampelli.

Strampelli, agronomo e scienziato, è considerato uno dei più importanti esperti italiani di genetica dei primi del ‘900. I suoi sforzi lo condussero alla realizzazione di decine di varietà differenti di frumento, che egli denominò “Sementi Elette” alcune delle quali ancora coltivate fino agli anni Ottanta dello scorso secolo e perfino nel XXI secolo, che consentirono – in Italia e nei paesi che le impiegarono – ragguardevoli incrementi delle rese medie per ettaro coltivato, con consistenti benefici sulla disponibilità alimentare delle popolazioni.
A lui si deve in gran parte il successo della “battaglia del grano”, con cui l’Italia in un decennio (1920-30 circa) riuscì a raddoppiare la produzione, a parità di superficie coltivata.

Strampelli ha creato alcune delle più note varietà di frumento come l’Ardito e il Senatore Cappelli. Non si arricchì mai, perché scelse di non chiedere royalties per lo sfruttamento commerciale delle sue varietà e non divenne famoso come invece meritava in quanto dedicò poco tempo alle pubblicazioni scientifiche preferendo piuttosto concentrarsi nel lavoro sui campi e in laboratorio. Le sue pubblicazioni erano le sue varietà.
Il Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura (CRA), il più importante ente italiano di ricerca in campo agroalimentare, ha la fortuna di avere tra le sue strutture l’allora “Regia Stazione di Granicoltura” di Rieti, oggi CRA-APC, dove Strampelli mosse i primi passi della sua attività e dove sono conservati documenti, libri e arredi originali di grande interesse storico-scientifico ed intende farne un museo per ricordare e far conoscere il “padre del grano italiano”.
“D’intesa con il Ministero delle politiche Agricole – afferma Ida Marandola, direttore generale facente funzioni del CRA – abbiamo avviato in tal senso un percorso di collaborazione anche con gli Enti pubblici, soprattutto finalizzato alla valorizzazione della eccezionale figura di Nazareno Strampelli, che tanto ha fatto per la nostra agricoltura. Un segnale importante per la cultura agroalimentare italiana nell’anno di Expo”.

« L’uomo che allarga ogni giorno il suo dominio su tutto ciò che lo circonda non è padrone del tempo, il grande galantuomo che tutto mette a posto. E il tempo a me è mancato di fare tante cose che pure avrei voluto veder compiute. Le mie pubblicazioni, quelle a cui tengo veramente, sono i miei grani. Non conta se essi non portano il mio nome; ma ad essi è e resta affidata la modesta opera mia. »

Nazareno Strampelli, 1932

Giuseppe Morello

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