Ortofrutta: firmato accordo con Unioncamere e Sogemi per progetto di tracciabilità nei mercati con marchio “qualità e sicurezza”

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che a Expo è stato siglato il protocollo di collaborazione tra Mipaaf, Unioncamere e Sogemi per lo sviluppo di un sistema di qualificazione dei mercati ortofrutticoli all’ingrosso nazionali, attraverso la creazione del marchio “Qualità e Sicurezza”. A firmare l’intesa sono stati il Ministro Maurizio Martina, il presidente di Unioncamere Ivan Lo Bello e l’amministratore unico di Sogemi spa Nicolò Dubini, alla presenza della delegata del Prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca.

L’intesa ha come obiettivo il miglioramento della qualità e della rintracciabilità dei prodotti ortofrutticoli commercializzati nei mercati all’ingrosso, insieme alla valorizzazione del ruolo dei mercati all’interno della filiera ortofrutticola. A tale scopo Unioncamere gestirà il sistema di qualificazione, il disciplinare e il relativo marchio “Qualità e sicurezza” che partirà su base privata e volontaria. L’iniziativa prevede che la partecipazione al Progetto e l’adesione allo schema di certificazione siano facoltativi e siano aperti a tutti i mercati d’Italia.

Il primo progetto pilota sperimentale vedrà protagonista Sogemi e l’Ortomercato di Milano, che è il più grande d’Italia per quantità di prodotti commercializzati, circa 5 milioni di tonnellate all’anno, pari al 10% della merce che transita complessivamente all’interno di tutti i mercati ortofrutticoli italiani all’ingrosso.

“Per far crescere la filiera ortofrutticola italiana è fondamentale creare nuove opportunità di mercato agli operatori – ha dichiarato il Ministro Martina – e garantire qualità, sicurezza e trasparenza in tutta la filiera ed ai consumatori finali. L’intesa di oggi rientra nella strategia di azioni che stiamo mettendo in campo per raggiungere questo obiettivo e la sperimentazione con l’Ortomercato di Milano rappresenta un’occasione importante per costruire un modello di lavoro replicabile in tutti i mercati italiani. Si tratta di una sfida d’innovazione, di legalità, un progetto aperto con il quale si può contribuire al rilancio di un settore come quello dell’ortofrutta che vale quasi 13 miliardi di euro e che vede oltre 491 mila aziende agricole al lavoro su più di 1 milione di ettari”.