In Sicilia 50 popolazioni di grano duro autoctono: “Una risorsa che va valorizzata”

Tappa catanese, ieri pomeriggio, per “Filiere Intelligenti”, percorso nazionale in cinque workshop dedicati ai meccanismi di sviluppo dell’agroalimentare nato dalla collaborazione tra l’Anga (Associazione Nazionale Giovani di Confagricoltura), Federalimentare, Future Food Institute e con il supporto scientifico del Cnr.

L’incontro, ospitato dal dipartimento di Agraria dell’Università, si è tenuto alla presenza di una vasta platea di produttori, imprenditori del settore della commercializzazione di grani e cereali e numerosi studenti interessati all’evoluzione delle produzioni cerealicole siciliane, chiamate a vincere un’importante sfida sui mercati in evoluzione, senza perdere la qualità e le caratteristiche del prodotto autoctono.

“Solo in Sicilia – spiega Salvo Massimino, rappresentante ANGA nella federazione nazionale cerealicola di Confagricoltura – le popolazioni di grano duro autoctono sono oltre cinquanta, una risorsa che va valorizzata”. “Ci troviamo dunque – continua Massimino- di fronte a sfide importanti quali la tutela e la salvaguardia del patrimonio genetico locale, senza trascurare l’importanza dell’innovazione di processo e di prodotto. Il tutto va affrontato nell’ottica di un confronto e di un dialogo continuo con i nostri partner di filiera.”

Sulla necessità di avere una filiera completa: produzione, stoccaggio e commercializzazione si è espresso anche Biagio Pecorino, docente di Economia rurale del dipartimento di Agraria dell’Università di Catania. “Per vincere la sfida sui mercati è importante mettere in campo un progetto condiviso, perché nessuna delle componenti della filiera è in grado da sola di raggiungere risultati importanti e raggiungere con successo i consumatori finali”, ha spiegato Pecorino.

Per Roberto Reali del Consiglio Nazionale Ricerche, “è importante costruire un percorso di sintesi, anche a livello microbiologico, per ottenere degli apporti dai grani antichi di qualità, uniti però alle performance del grano contemporaneo”.

Soddisfatto dell’esito dei lavori del workshop il presidente nazionale Anga Raffaele Maiorano che, nel ringraziare il dipartimento di Agraria e Anga Catania per organizzazione e partecipazione, ha sottolineato anche come, “ancora una volta l’obiettivo di Filiere Intelligenti, parlare di innovazione in agricoltura coinvolgendo tutti coloro che sono coinvolti nei processi di produzione e commercializzazione, è stato brillantemente raggiunto grazie alla collaborazione di tutti i partner convolti nel progetto”.

Prossimo appuntamento con Filiere Intelligenti il 27 ottobre a Cremona.