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Assicurazioni agricole agevolate, dal Ministero contributi per 177 milioni ma l’Asnacodi contesta le cifre

Il ministero delle Politiche agricole comunica che, a fronte di un contributo richiesto da parte degli agricoltori che hanno aderito alla misura assicurazioni agevolate pari a circa 400 milioni riferito alle campagne 2015 e 2016, alla data odierna sono stati erogati contributi pari a circa 177 milioni (poco più del 44% dei 400 milioni richiesti), nei quali non sono compresi i 66 milioni pagati con fondi Feaga per le polizze sull’uva da vino, e che sono in fase di completamento le procedure di controllo a carico delle rimanenti richieste, che permetteranno di erogare rimborsi per ulteriori 197 milioni entro il 31 dicembre 2018, arrivando così ad assicurare oltre il 93% del contributo richiesto.

I pagamenti previsti sulle campagne 2015 e 2016 sono così programmati: 13 milioni entro il 15 giugno 2018; 30 milioni entro il 30 giugno 2018; 20 milioni entro il 31 luglio 2018; 51 milioni entro il 30 settembre 2018; 49 milioni entro il 31 ottobre 2018; 34 milioni entro 31 dicembre 2018. Sulle rimanenti domande, per un contributo concedibile pari a circa 26 milioni, in parte ancora da formalizzare, sono in corso le relative verifiche al fine di allineare i dati presenti a sistema e procedere ai conseguenti pagamenti. Con riferimento alla campagna 2017 che, sulla base delle polizze a oggi pervenute, prevede un contributo concedibile pari a circa 170 milioni, occorre che il sistema dei CAA e dei Consorzi di difesa si impegnino a fondo per portare a terminare il caricamento dei certificati di polizza e ad accelerare le procedure di presentazione delle domande di sostegno.

A fronte infatti di circa 125 mila piani assicurativi della campagna 2017, sono state presentate solo 31 mila domande di sostegno. A questo proposito, è importante precisare che solo a carico delle domande che saranno presentate entro il 31 luglio 2018, sarà possibile completare le procedure di controllo e procedere all’erogazione dei rimborsi previsti entro il 31 dicembre 2018. La collaborazione di tutti gli attori si rende quindi ancor più necessaria per far avanzare il più possibile i pagamenti del 2017 entro la scadenza del corrente anno.

Proprio per far fronte a tali esigenze e per gestire una situazione resa estremamente complessa anche a causa della difficoltà di reperire documentazione sulle rese produttive individuali realizzate nel quinquennio antecedente alla campagna assicurativa, è stata attivata una task force cui partecipano esperti Mipaaf, Agea e Ismea, che si relaziona continuamente con il sistema dei Consorzi di difesa e dei CAA in modo da assicurare il monitoraggio costante della situazione e la gestione di tutte le problematiche mammano che queste emergono in base ai controlli in corso. Il Mipaaf informa infine che il bando relativo alle assicurazioni agevolate nel settore zootecnico e delle strutture aziendali sarà adottato in data 30 maggio 2018.

«I conti non tornano. Purtroppo la situazione dei rimborsi che gli agricoltori devono ancora avere non è esattamente quella illustrata nel comunicato del Ministero delle Politiche agricole». Lo afferma, in una nota, il presidente di Asnacodi, Albano Agabiti, lamentando che «mancano 500 milioni in realtà nelle tasche degli agricoltori, poiché non è stato pagato nulla per il 2015, 2016 e 2017 dei contributi per zootecnia e strutture, esclusivamente a carico del bilancio nazionale, che ammontano a più di 39 milioni di euro».

«Inoltre – aggiunge – mancano 208 milioni per il 2017 per le sole colture vegetali pagabili con i fondi Ue rispetto ai 170 citati dal Ministero ‘per le polizze ad oggi pervenutè: ma le polizze non pervengono, perché le più importanti realtà associative non sono riuscite a mandarle per i problemi informatici e burocratici che ancora non si sono risolti».

Quindi ai 227 milioni mancanti, di cui si parla nel comunicato del Mipaaf, secondo Asnacodi, «si devono aggiungere 30 milioni per il 2015 e 2016 di contributi Ue, 39 di contributi nazionali sui tre anni e almeno 208 milioni per il 2017: il totale fa più di 500».