Emergenza coronavirus, piante e fiori si possono vendere

La vendita di piante e fiori in supermercati, punti vendita e vivai è possibile. Lo rende noto Coldiretti Sicilia sulla base del chiarimento ottenuto grazie all’intervento del presidente nazionale Ettore Prandini che ha scritto una lettera al premier Giuseppe Conte sottolineando che sul sito del Governo è stata pubblicata la Faq nella quale si precisa che la vendita di questi prodotti è consentita.

L’articolo 1, comma 1, lettera f), del Dpcm del 22 marzo 2020 ammette espressamente l’attività di produzione, trasporto e commercializzazione di “prodotti agricoli”, consentendo quindi la vendita anche al dettaglio di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti etc – sottolinea ancora Coldiretti Sicilia- . Nel testo si legge che tale attività rientra fra quelle produttive e commerciali specificamente comprese nell’allegato 1 dello stesso Dpcm “coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali”, con codice ATECO “0.1.”, per le quali è ammessa sia la produzione sia la commercializzazione. Deve conseguentemente considerarsi ammessa l’apertura dei punti di vendita di tali prodotti, ma in ogni caso essa dovrà essere organizzata in modo da assicurare il puntuale rispetto delle norme sanitarie in vigore.

Nell’Isola – commenta Coldiretti Sicilia – il comparto florovivaistico è strategico e sono già enormi i danni avuti dall’inizio dell’emergenza con la distruzione di fiori e piante in vaso rimasti invenduti. Ora chiediamo che la grande distribuzione, i mercati e tutti i punti vendita ne promuovano il commercio e nel frattempo invitiamo a mettere fiori e piante nei propri balconi, giardini, orti come segno benaugurante della primavera che segna il momento del risveglio con la mobilitazione #balconifioriti

Nel pieno rispetto di tutte le disposizioni sulle restrizioni per contenere il contagio – conclude Coldiretti Sicilia – i vivai continuano a lavorare per garantire la massima qualità di piante e fiori.

“Il grido di allarme che si è levato in questi giorni dal settore florovivaistico non è rimasto inascoltato. Semi, piante, piante da frutto, fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti, potranno essere prodotti, trasportati, commercializzati. E i negozi per la vendita resteranno aperti. Dovunque. Non solo nella Grande distribuzione”. Così la Ministra Teresa Bellanova, nel commentare la faq pubblicata nella notte che esplicita con chiarezza le attività florovivaistiche consentite ai sensi del Dpcm, articolo 1, comma 1, lettera f, del 22 marzo scorso.

“Per prodotti agricoli si intendono, e non poteva essere diversamente”, dice la Ministra, “le attività florovivaistiche, che rientrano nel raggio delle coltivazioni agricole. Un segmento rilevante, come testimoniano i numeri: 100mila addetti in 27mila aziende per oltre 2.5miliardi di euro di fatturato oltre l’indotto, tra cui la parte relativa alla commercializzazione. Il lavoro congiunto svolto in questi giorni dai nostri uffici con quelli del Ministero dello Sviluppo economico, e con il contributo importante delle Associazioni, mette in salvo un settore determinante per il nostro Paese, fondamentale per la nostra agricoltura. Le associazioni hanno temuto di dover mandare al macero tonnellate e tonnellate di merce. Non sarà così. Adesso possiamo concentrarci su come garantire al settore, anche nel prossimo Decreto legge, ulteriore tranquillità per imprese e lavoratori”.​