Api, pronto un emendamento per il sostegno degli apicoltori e si muove qualcosa anche all’Ars

“Al notevole calo di produzione di miele causato dalla crisi climatica, si sono aggiunti i danni provocati dalle gelate e brinate nelle scorse settimane. Siamo pronti a sostenere il comparto apistico, salvaguardando i livelli occupazionali, con un emendamento al Dl Sostegni-bis per stanziare ristori per gli apicoltori”. Lo annuncia Paolo Parentela (M5S), deputato della commissione Agricoltura.

“Stiamo affinando il testo – prosegue -, su cui siamo al lavoro attraverso il confronto con le associazioni di settore, soprattutto per quanto concerne le coperture. La richiesta di ristori per danni da gelate è stata ribadita, peraltro, durante l’ultimo Tavolo di filiera”.
“Le api svolgono un ruolo imprescindibile per l’ambiente e la biodiversità ma per salvarle è necessario sostenere gli apicoltori e il loro importante lavoro” conclude.

Intanto, la deputata regionale del Movimento Cinque Stelle Jose Marano ha presentato una mozione per la protezione del settore dell’apicoltura e per la tutela delle api e la riduzione del rischio legato all’impiego dei fitosanitari lanciando l’allarme su un settore in ginocchio dal quale dipende gran parte del futuro dell’agricoltura isolana. “Non si può più perdere tempo! Tutte le istituzioni devono intervenire – dice Marano – . Le api sono fondamentali per l’ecosistema e la biodiversità. I dati sono allarmanti, negli ultimi anni sono morte milioni e milioni di api.

In generale, una singola ape visita in media circa 7.000 fiori al giorno e ci vogliono 4 milioni di visite floreali per produrre un chilogrammo di miele. Dalle api dipende l’84% della impollinazione delle piante con fiore ed i tre quarti delle colture fondamentali per la nostra alimentazione. E’ impensabile che in una terra agricola come la Sicilia non vi siano state determinazioni a tutela del settore che conta ben 800 piccole e medie imprese nell’apicoltura con 126 mila arnie dichiarate, seconda solamente al Piemonte come numero di aziende, arnie e miele prodotto. Per non dimenticare che l’apicoltura siciliana è al primo posto, con ampio distacco dalle altre realtà nazionali, per quantità di sciami forniti per l’impollinazione nelle serre”.

Poi Marano prosegue spiegando le richieste contenute nella sua mozione: “Così ho chiesto espressamente al governo regionale di promuovere la costituzione di un tavolo di lavoro permanente con le finalità di potenziare la cooperazione tra agricoltori e apicoltori e di promuovere un modello agricolo in grado di preservare la biodiversità del paesaggio agricolo e di garantire la sostenibilità ed incentivare l’impiego di tecniche produttive innovative. Ma non basta: serve prevedere un contributo per gli apicoltori professionisti e non, per l’acquisto di nutrimento per le api e il ripristino dello stato funzionale ottimale delle arnie”.