Grano duro, prezzo record a ottobre 2021: +80% rispetto a luglio

Non si ferma la marcia verso l’alto del prezzo del grano duro a ottobre 2021. Una crescita che sta battendo ogni record: in Sicilia l’ultima quotazione Ismea del 14 ottobre a Catania vede pagare il frumento duro buono mercantile 512,50 euro a tonnellata franco azienda. Si tratta quindi di circa 51 centesimi al chilo. Quotazioni analoghe a Palermo. A Foggia si registra un picco storico a 540 euro a tonnellata (54 centesimi al chilo). Si tratta di valori che sono l’80% in più rispetto a luglio.

Le quotazioni Ismea

Sebbene l’Ismea indichi i prezzi come “franco azienda”, occorre sempre sottolineare che il prezzo effettivo pagato dal commerciante può essere differente a seconda delle condizioni locali, di costi di deposito e altre spese. Ci potrebbero essere quindi quei 4-5 centesimi in meno rispetto a quanto indicato dalla quotazione Ismea.

La Cun grano

Intanto, ha fatto la sua comparsa la Cun grano, la Commissione sperimentale sul grano duro che ha fornito il suo primo listino del prezzo del grano duro l’11 ottobre 2021 suddiviso per aree geografiche. Al Nord viene indicato un prezzo fra 499 euro a tonnellata e 514 euro a tonnellata (a seconda della tipologia: fino o mercantile). Al centro la forchetta è tra 503 euro e 513 euro. Infine, al Sud si va dai 511 euro a tonnellata per quello mercantile ai 526 per il frumento fino (con contenuto proteico sopra il 12% e umidità sotto il 12%).

La Cun si occuperà, fra l’altro, di formulare le tendenze di mercato. Si tratta di una Commissionecon 20 commissari: oltre ai 10 Commissari indicati da Italmopa per la parte acquirente, sarà costituita anche dai 10 Commissari rappresentanti la parte venditrice, indicati da Coldiretti (5 Commissari), Confagricoltura (2 Commissari), Cia (2 Commissari) e Liberi agricoltori (1 Commissario).

Prezzi del grano duro: le prospettive dopo ottobre 2021

Fino a pochi mesi fa immaginare una quotazione di 50 centesimi al chilo per il grano duro era un’utopia, nonostante si conoscesse l’andamento del mercato mondiale con le scarse scorte e il raccolto andato male quantitativamente nel Nord America, in particolare nel Canada, prima esportatore mondiale di grano duro. Adesso, ogni previsione diventa aperta. C’è chi pronostica addirittura una quotazione limite di 1 euro al chilo, anche se questa sembra proprio una cifra inarrivabile.