Candidatura Unesco per la ricerca e raccolta di tartufi

“Per l’agroalimentare italiano si tratta dell’ennesima conferma della storia e delle peculiarità che contraddistinguono il Belpaese. La candidatura Unesco della ricerca e raccolta di tartufi dà valore ad un intero comparto in cui l’Italia eccelle nel mondo, da Nord a Sud”. Lo dichiara il deputato Filippo Gallinella (M5S), presidente della commissione Agricoltura, che commenta il parere positivo espresso dall’Organo di Valutazione dell’Unesco alla candidatura della ‘Cava e cerca del tartufo’.

“Mi auguro che durante la riunione del Comitato Intergovernativo, che si terrà a Parigi dal 13 al 18 dicembre, – prosegue Gallinella – venga riconosciuta definitivamente questa pratica densa di valori e tradizione inserendola così nella Lista del Patrimonio Immateriale dell’umanità. La cultura sottesa a questa pratica, i suoi riti e caratteristiche possono essere a loro volta un volano per alcuni territori, penso soprattutto a quelli rurali delle aree interne”.

“Ringrazio il comitato promotore per l’impegno profuso in questi anni e che ha visto protagonisti da singoli tartufai a libere associazioni, dalla Federazione Nazionale Associazioni Tartufai Italiana all’Associazione Nazionale delle Città del Tartufo – aggiunge – Mi auguro che quella di dicembre rappresenti una data di partenza per pianificare la valorizzazione del tartufo e della cavatura. Questo riconoscimento sarebbe un risultato straordinario già raggiunto per l’agroalimentare italiano con la Dieta Mediterranea, la vite ad alberello di Pantelleria, l’arte del pizzaiuolo napoletano, l’arte dei muretti a secco e la transumanza” conclude.