Vite e vino

Tra i vini premiati con la medaglia d’oro anche il trapanese “Guerra e Pace” prodotto dall’enologo Vito Oddo al “Concorso internazionale Vermentino”

Una medaglia d’oro al “Concorso enologico internazionale Vermentino”, tenuto a Cagliari la scorsa settimana, è stata assegnata al Vermentino 2022 prodotto dall’azienda trapanese dell’enologo Vito Oddo, tra circa trecento campioni provenienti da Italia, Francia, Australia, Usa, Sudafrica, Cile, Brasile.

Il vino “Guerra e Pace” è stato inserito tra i migliori campioni partecipanti a questa terza edizione del concorso internazionale di settore.

Il nostro “Guerra e Pace” è stato inserito tra i migliori campioni partecipanti a questa terza edizione del concorso internazionale di settore, aggiudicandosi infine la medaglia d’oro» racconta soddisfatto Vito Oddo, ricordando che «lo stesso vino è stato premiato con la medaglia d’oro al campionato nazionale tenuto lo scorso anno a Diano Castello, in Liguria, e adesso riceve un riconoscimento di rilevanza internazionale, sbaragliando centinaia di concorrenti». È un ulteriore successo per Vito Oddo, che ha creduto e investito nel vermentino in terra trapanese fondando circa nove anni fa una propria azienda vinicola, tanto da diventare un punto di riferimento per il vermentino. «Il vermentino ci ha fatti apprezzare anche a livello locale, perché siamo stati noi a lanciarlo a Trapani e quindi siamo identificati soprattutto per questo tipo di vino; lo si nota – racconta Oddo – da alcuni ristoranti che ci contattano, ma anche dai clienti che visitano la cantina e il punto vendita nel quartiere di Villa Rosina. Nel vitigno del vermentino ho investito tante energie, perché ci ho creduto fin da subito, – conclude l’enologo trapanese – e sta dando belle soddisfazioni, fino a quest’ultimo premio di livello mondiale».

Il panorama ampelografico siciliano, così ampio e variegato, annovera anche il vitigno Vermentino da cui si ottiene un vino coinvolgente e ricco di carattere.

Un vitigno arrivato durante la dominazione aragonese e che per secoli ha avuto una fortuna altalenante. La presenza di altri vitigni a bacca bianca autoctoni siciliani, nonostante le caratteristiche di eccellenza, lo hanno rilegato sempre a un ruolo secondario.

Nonostante ciò, negli ultimi anni, questo vitigno sta conquistando tanti inaspettati estimatori che intendono arricchire il loro bagaglio organolettico con altri vini mediterranei.

L’edizione di quest’anno ha visto concorrere 299 vini Vermentino provenienti da diverse zone vitivinicole del mondo. Tra le tante nazioni partecipanti, menziono quelle che mi sono rimaste più impresse: Stati Uniti D’America, Chile, Brasile, Sud Africa, Australia, Francia, Italia.

I vini in concorso sono stati attentamente valutati alla cieca da una cinquantina di esperti giudici internazionali, divisi in otto tavoli, dove ogni tavolo era attentamente coordinato da un presidente di giuria, di cui mi onoro di aver ricoperto questa carica.

La III edizione del Concorso Enologico Internazionale Vermentino è patrocinata, dalla Regione Sardegna, dal Comune di Cagliari, dall’Agenzia LAORE, dalla Coldiretti Sardegna, dal Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana, dal Distretto Sardegna Bio e da Epulae Accademia Enogastronomica Internazionale. Il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali della Repubblica Italiana, ha approvato il Concorso già in occasione della prima edizione del 2020 e della seconda nel 2022.

In questa edizione, la qualità dei vini in gara è stata talmente alta che la quota massima stabilita del 35% dei vini da premiare, essendo stata già raggiunta con le gran medaglie d’oro e le medaglie d’oro, non ha permesso a una notevolissima quantità di vini in concorso che hanno ottenuto il punteggio da medaglia d’argento il conferimento del riconoscimento che si assegnava con il raggiungimento da 87/89,9 /100.

“Il Vermentino è una delle uve più note e conosciute di tutto il bacino mediterraneo e in Italia, così come all’estero, sono sempre di più ̀ i produttori che vi puntano, basti pensare che negli ultimi quindici anni, tra le varietà a bacca bianca, ha registrato il trend di crescita più alto in termini di superficie vitata nel mondo, complice la sua incredibile resilienza e adattabilità ai cambiamenti climatici, non tralasciando la sua eccellente versatilità in termini di vinificazione”.

II concorso si è avvalso della professionalità di giudici provenienti da diversi nazioni del mondo, anche in questo caso ne menziono alcune: Argentina, Brasile, Chile, Corea del Sud, Filippine, Francia, Georgia, Giappone, Italia, Polonia, Spagna, Stati Uniti d’America.

Il Concorso Enologico Internazionale del Vermentino, ideato da Mario Bonamici “Presidente” e da Andrea Campurra “Segretario” è un concorso autorizzato dal MIPAAF, che si avvale anche del patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Cagliari, dell‘Agenzia Regionale LAORE, del Consorzio di Tutela dei Vini di Maremma, della Coldiretti Sardegna, del Distretto Sardegna Bio e di EPULAE Accademia Enogastronomica Internazionale.

Tanti i giudici ospiti così suddivisi nei rispettivi panel di degustazione:

GIURIA – A (dedicata interamente alla valutazione delle produzioni biologiche certificate)

Aldo Buiani (presidente di commissioni – enologo, Italia)
Marianna Mura (enologa, Italia)
Aurelie Melleray (enologa, Francia) •Michel Guagnini (enologo, Francia)
Alfredo Figus (enologo, Italia)
Daniele Marchi (enologo, Italia)

GIURIA – B – (dedicata alle produzioni biologiche certificate e ai vini spumanti e frizzanti):

Giorgio Baccigalupi (presidente di commissione – enologo, Italia)
Yuki Ishida (sommelier, Giappone)
Alain Sorba (enologo, Francia)
Angelica Santori (enologa, Francia)
Marco Sciarrini (sommelier/giornalista, Italia)
Ivan Paone (sommelier/giornalista, Italia)
Alessandro Bianchi (enologo, Italia)

GIURIA – C

Luca Federici (presidente di commissione – enologo, Italia)
Leonardo Ferrari (enologo, Brasile)
Antonio Stelli (sommelier, Italia)
Jordi Solà (enologo, Spagna)
Cecilia Alàrcon (sommelier, Cile)
Onofrio Graviano (enologo, Italia)

GIURIA – D

Stefano Tofanelli (presidente di commissione – enologo, Italia)
Rowena Dumlao (sommelier, Filippine)
Marine Luigi (enologa, Francia)
Maciej Sokołowski (sommelier/giornalista, Polonia)
Francesco Chessa (enologo, Italia)
Andrea Cherchi (sommelier, Italia)

GIURIA – E

Rapahel-Pierre Bianchetti (presidente di commissione – sommelier, Francia) •Luigi Giuntelli (enologo, Italia)
Alain Bagard (enologo, Francia)
Naomi Deaddis (enologa, Italia)
Alex Motserelia (enologo, Georgia)
Nan Young Baek (sommelier, Corea del Sud)

GIURIA – F

Vasco Ciuti (presidente di commissione, sommelier, Italia)
Dario Deiana (enologo, Italia)
Fanny Andrè (enologa, Francia)
Charlotte Barreau (enologa, Francia)
Enzo Scivetti (sommelier, Italia)
Francesco Pillai (enologo, Italia)

GIURIA – G

Angelo Concas (presidente di commissione, sommelier/giornalista, Italia)
Susana Alonso (sommelier, Argentina)
Roger Oferil (enologo, Spagna)
Riccardo Curreli (enologo, Italia)
Lucien Angei (enologo, Francia)
Nadine Montemagni (sommelier, Francia)
Roberto Ripa (sommelier/giornalista, Italia)

Per l’occasione è stata istituita una commissione ad hoc composta da operatori del settore, una novità di questa terza edizione che, sebbene non abbia inciso sulle votazioni finali, ha comunque degustato in blindtasting 30 campioni in competizione, fornendo a margine delle importanti indicazioni di carattere commerciale.

GIURIA SPECIALE – OPERATORI DEL SETTORE

Claudia Comunale (Area Wines)
Stefania Pilloni (enoteca Cronta)
Federico Atzori (Trecentosessanta distribuzioni)
Andrea Ambu (Vineria Villanova)
Samule Muscas (Ristorante Sabores)
Francesco Atzeni (enoteca Cagliaritana) •Fabrizio Abis ( Titolare della Wineresolving)
Luca Demontis (Demoliquid)
Stefano Pibi (P-Bread)
Luca Pollini (direttore Consorzio di Tutela Vini di Maremma)