Dal caldo impatto significativo sulla popolazione di mosca dell’olivo
di Riccardo Randello, tecnico dell’APO di Catania – L’ondata di caldo eccezionale delle ultime settimane ha avuto un impatto significativo sulla popolazione della mosca delle olive. Le alte temperature hanno causato una mortalità elevata delle uova e delle larve, portando a un drastico calo delle catture nelle trappole a feromoni. Al momento, l’infestazione da mosca delle olive è praticamente assente.
Le alte temperature hanno agito come un potente insetticida naturale, riducendo drasticamente la popolazione di questo parassita. Nonostante la situazione sia favorevole, è fondamentale continuare a monitorare attentamente l’evoluzione della popolazione della mosca. Le trappole a feromoni rimangono uno strumento indispensabile per rilevare eventuali riprese dell’infestazione. Alcune varietà di olive, sia da olio che da mensa, hanno già raggiunto dimensioni tali da renderle vulnerabili agli attacchi della mosca. È importante ispezionare regolarmente le drupe, soprattutto se le temperature dovessero diminuire nelle prossime settimane. Data l’assenza quasi totale dell’infestazione, non si consigliano trattamenti chimici. Ciò è una buona notizia per la salute dell’oliveto e per la qualità dell’olio. Si consiglia, ove possibile, d’irrigare le piante, soprattutto in un periodo di siccità prolungata. L’irrigazione aiuta le piante a superare lo stress idrico e a mantenere una buona produzione. Controllare regolarmente le trappole a feromoni e le olive. Osservare attentamente le drupe per individuare eventuali segni di punture o presenza di larve. Prestare particolare attenzione alle varietà che maturano prima. Mantenere le praterie sotto le piante pulite per favorire l’aerazione del terreno e limitare la proliferazione di insetti dannosi.
L’ondata di caldo eccezionale ha rappresentato un alleato inaspettato nella lotta alla mosca delle olive. Tuttavia, è fondamentale mantenere alta la guardia e continuare a monitorare l’evoluzione della situazione. Con un’attenta gestione dell’oliveto, è possibile contenere i danni causati da questo parassita e ottenere produzioni di qualità.