Divino Festival: “Castelbuono sembra la svizzera ma parlano in siciliano” ecco le parole di mamma Sarina Fiorello

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Quando si arriva alla fine di una manifestazione si fanno i conti su quello che è stato. Il DiVino Festival anche quest’anno ha rispettato le sue aspettative.

Tra degustazioni, musica, spettacoli, presentazioni di libri, il tutto inserito nella splendida cornice di Castelbuono.

“La vita amico è l’arte dell’incontro” è la frase di de Moraes, che Dario Guarcello, direttore artistico, ha usato per sintetizzare quello che è il DiVino Festival, ovvero un insieme di incontri unici e irripetibili.

E si è iniziato incontrando dopo dieci anni, gli Sconceria Web, gruppo ska castelbuonese riunitosi per l’occasione.

Durante il festival Castelbuono ha incontrato due tra i migliori figli della Sicilia, Giovanni Cacioppo e Catena Fiorello. Due personaggi che hanno reso questa edizione qualcosa che è difficile ripetere. L’ironia del primo che ha descritto la Sicilia facendoci ridere dei vizi e delle virtù, e poi Catena, donna di straordinario carisma che ha parlato del suo libro e di se stessa, come se davanti a se non ci fosse un pubblico, ma gli amici di sempre. L’incontro con Sarina, sua madre, per la prima volta su un palco a ricevere un omaggio solo per il suo essere mamma. Il suo elogio a Castelbuono si trasforma in una delle frasi più belle di questa edizione “paremu a svizzera ma parranu sicilianu”.

Incredibile è stato incontrare “sua maestà del vino” Luca Martini e sua moglie Milena Maesani, sommelier campione del mondo. La gente del posto, lo ha stregato. Un ragazzo che nonostante la sua enorme bravura e professionalità, ha dimostrato di essere una persona di rara semplicità.

Ma l’incontro più bello del DiVino Festival è senza dubbio quello col vino e col gusto -nella serata delle degustazioni- e con la sua atmosfera unica e irripetibile. Eleganti banchi d’assaggio delle migliori cantine hanno distribuito vino di qualità a una moltitudine di appassionati, che hanno percorso il Chiostro di San Francesco lasciandosi guidare dai sensi e incontrondosi. Eccellenti bollicine, profumatissimi bianchi e fantastici rossi hanno riempito i calici di tanti, nella serata più bella e attesa di tutta l’estate. Entusiasti e stupiti i tanti ospiti arrivati da fuori. Una serata come di consueto inebriante e indimenticabile anche per la presenza dello Chef Pluripremiato Natale Giunta colui che ha denunciato la mafia..

Infine l’incontro con chi viene al DiVino per ricevere il premio internazionale Gusto DiVino, presentato da Filippo Glorioso di CRM e la giornalista Antonella Lupo premio che ogni anno viene assegnato dall’associazione Amici Per Bacco, all’interno del festival, come riconoscimento a tutti i coloro che si sono contraddistinti nel settore dell’enogastronomia, e che hanno contribuito con il loro lavoro, la professionalità, e la sincera devozione a trasformare l’amore per il buon vino in una vera e propria cultura e stile di vita. Tra tutti gli ospiti straordinari, l’istrionico Daniele Lucca il suo è stato un grande incontro tra l’arte della parola e l’arte del buon vino. Mai Castelbuono fu più adatta a ciò.

Il DiVino è un festival di eccezionale unicità perchè nasce dalla passione, dall’impegno di chi ama la vita e gli incontri. Chi c’è stato, conoscendo gli AmiciPerBacco sarà rimasto incuriosito da questo paese madonita, un posto magnetico, dove si sta bene con le parole, con i gesti e con il bicchiere.

All’anno prossimo con un’altra inebriante edizione.