TipicitàVite e vino

I Vini Mandrarossa e la cucina tradizionale contadina di Menfi all’Open Colonna di Roma





Accade tutto in un giorno il Viaggio a Mandrarossa all’Open Colonna di Roma, il 28 ottobre prossimo.  Si compie all’interno di una cornice straordinaria, dedicata all’arte e alla convivialità, come il Colonna, perchè di arte e talento, in fondo si parla, quando c’è il vino di mezzo. Un evento live, in presa diretta, per far conoscere da vicino il talento produttivo  di una comunità, quella di Menfi, in Sicilia, che al vino e alla vite ha legato  storia ed esistenza di migliaia di persone. I grandi vini Mandrarossa, figli di territorio e i sapori di una cucina contadina di tradizione, saranno proposti in un turbinio di seminari, banchi d’assaggio, degustazioni, show cooking, realizzando un percorso di conoscenza, il Viaggio a Mandrarossa appunto, che al vino accosta i piatti di una tradizione culinaria, ripresa e rivalutata da una Brigata di Cucina di 25 signore che insieme hanno voluto condividere questo innovativo progetto di valorizzazione vino-cibo.

Una intera giornata dedicata a degustazioni tecniche, show cooking con la preparazione live dei piatti della cucina contadina, realizzati dalle Signore della Brigata di Cucina Mandrarossa, diventate oggi un punto di riferimento, anche internazionale, per chi intenda davvero conoscere il valore della tradizione  contadina, conservata e tramandata in famiglia. Un giacimento culturale vivo, che Mandrarossa ha voluto valorizzare nell’accostamento ai vini, per esaltare il valore enologico e l’ampiezza di abbinamento e di occasioni di consumo dei vini Mandrarossa.

All’evento sarà presente Vito Varvaro, presidente di Cantine Settesoli, di cui Mandrarossa rappresenta il marchio di punta della produzione. “L’appuntamento all’Open Colonna – spiega il Presidente Varvaro – riassume e promuove un modo di essere della Sicilia del vino di qualità. Portiamo a Roma un Territorio, una Comunità, la nostra identità e la nostra passione per un progetto produttivo che ha in Mandrarossa, il suo motore propulsivo. Viviamo una contemporaneità dove tutto sembra omologarsi, confondersi, snaturarsi, anche nel vino. Noi vogliamo, al contrario, rappresentare un motivo di scoperta di una Sicilia da amare, una prova di autenticità che sposa la modernità della sperimentazione e della ricerca. La civiltà della vite e del vino è fatta di continua evoluzione ma anche di grandi conferme. Mandrarossa, in Sicilia, rappresenta questa filosofia e ne vuole essere un  porta bandiera motivato e appassionato”.

Un territorio incontaminato

I vini Mandrarossa, nascono a Menfi, in provincia di Agrigento, nell’estremo sud della Sicilia, in un territorio ancora incontaminato, di grande tradizione agricola e antica sapienza contadina. Menfi è un lembo di terra lungo la costa della Sicilia sud occidentale che si affaccia sul continente africano: un habitat unico e un territorio di una bellezza rara e sorprendente, particolarmente vocato alla coltivazione della vite. Vigneti a perdita d’occhio, uliveti, orti, pascoli e piccoli giardini costituiscono il paesaggio. Il lavoro in vigna qui è da sempre l’attività prevalente, grazie alle condizioni climatiche e morfologiche del territorio, ideali per una viticultura di qualità. Il clima è secco e asciutto, mitigato in inverno dai venti di scirocco ed in estate dalle brezze marine. I venti arieggiano le piante, mantenendole sempre sane. Grazie alla particolare latitudine, la luce, altro alimento fondamentale della pianta, è forte e intensa. Le colline che delineano il paesaggio favoriscono poi una ancora maggiore esposizione alla luce, grazie all’orientamento dei vigneti verso sud.

I vini del territorio Mandrarossa

Il territorio dove sorgono i vigneti Mandrarossa è caratterizzato dalla presenza di colline che determinano altitudini, esposizioni, pendenze, tipologie di terreni diversi. Ciò ha permesso di avviare un processo di sperimentazione in vigna che ha consentito di definire, nel tempo, il migliore habitat per ogni cultivar, favorendo lo sviluppo di una viticoltura di qualità e il diffondersi sul territorio di tante cultivar differenti. Così, a fianco delle più tradizionali uve di Grillo, Grecanico e Nero d’Avola, sono coltivati Syrah, Merlot, Cabernet Sauvignon, Chardonnay e i più sperimentali Sauvignon Blanc, Fiano, Viognier, Chenin Blanc, Petit Verdot e Alicante Bouschet che in questo territorio hanno trovato le condizioni ideali per la loro crescita.

Da queste uve nascono i vini Mandrarossa, in purezza o in blend, caratterizzati da grande piacevolezza e da una forte personalità, espressione chiara ed innovativa del territorio.
Il legame più stretto con il territorio è espresso dai vini Territoriali, Urra di Mare, Timperosse, Santannella, Bonera, Cavadiserpe, Cartagho, Caladeitufi, le cui uve provengono esclusivamente da piccole e specifiche contrade vocate che danno vita a vini figli di una Sicilia mai vista.

I vini Mandrarossa saranno in degustazione continua presso il Banco d’Assaggio dei vini allestito in un grande spazio, nelle 2 degustazioni tecniche dedicate ai vini da mare e di terra, e nei 2 laboratori terra-cibo-vino, oltre che essere proposti presso i 6 Banchi degustazione cibo-vino in abbinamento ai piatti preparati dalle Signore di Menfi.

Una grande brigata di Cucina

Un territorio dalla spiccata vocazione agricola come quello di Menfi è depositario di una forte tradizione gastronomica contadina fatta di odori e sapori semplici, basata sui prodotti della terra preparati da mani infaticabili ed esperte. Un patrimonio inestimabile, che Mandrarossa vuole preservare e tutelare. É con questi fini che nasce la Brigata di Cucina Mandrarossa, composta da 25 Signore di Menfi, mamme e nonne, grandi esperte di cucina, che hanno messo a patrimonio comune tutto il loro antico sapere gastronomico. A guidarle è la mano esperta della chef Bonetta Dell’Oglio. Grande è l’attenzione posta alla scelta della materia prima, in modo da proporre pietanze più sane, naturali. Le Signore di Menfi esaltano la cucina del territorio, sempre diversa a seconda della stagione. Non si può non restare affascinati dalla loro abilità, magari assaporando la frittata di patate senza perdere di vista le infigghiulate o le sciavate. Nella tavolozza dei sapori, grande spazio anche alle verdure, al pane nelle sue innumerevoli versioni, ma anche a biscotti e paste fresche, vera gloria di una manualità femminile.

Gli ingredienti e le pietanze della cucina povera contadina sono i protagonisti dei 6 Banchi organizzati in un grande spazio dell’Open Colonna, dove assistere alla preparazione e poter effettuare la degustazione dei piatti realizzati delle Signore di Menfi, da assaggiare ciascuno in abbinamento ad un diverso vino del territorio: Il Banco dell’Orto; Il Banco Dell’Olio e delle Erbe; Il Banco del Pane e degli impasti; Il Banco della Pasta; Il Banco dei Formaggi; Il Banco dei Dolci.

I piatti della tradizione contadina sono protagonisti, inoltre, insieme ai vini del territorio, dei 2 laboratori terra-cibo-vino dedicati rispettivamente alle pasta da grano duro di Sicilia, agli impasti tradizionali del territorio ed ai dolci di ricotta e ai 2 Show Cooking in programma, dedicati alle paste maccarruna e tagliatelle ed ai dolci rote e ova incannulate

Una location d’eccezione – Open Colonna di Roma

Nel 2007 Antonello Colonna raccoglie l’invito di Palazzo delle Esposizioni, a gestire con la propria filosofia di ristorazione ed ospitalità, lo spazio progettato dall’architetto Paolo Desideri al roof garden del palazzo: una serra di 2000 metri quadrati. É l’inizio di una nuova sfida che prende il nome di Open Colonna, un’ avventura in cui lo Chef riversa tutta la sua sconfinata passione e la sua visione rivoluzionaria del concetto di ospitalità.

Uno spazio bianco, su cui disegna forme nuove di ristorazione che ben si raccordano con l’anima classica e contemporanea del Palazzo. L’Open diventa il più grande contenitore di cultura ed enogastronomia e il primo spazio eventi contemporaneo in una cornice di fine Ottocento.
La partecipazione a “Viaggio a Mandarossa” è a inviti.  Sarà possibile ritirare il proprio pass di ingresso, per un massimo di 100 persone,  presso l’Open Colonna, il giorno stesso della manifestazione.