Economia e Lavoro

Pasta Barilla: accordo di filiera col grano coltivato in Emilia Romagna

Barilla sceglie il grando duro emiliano-romagnolo, per una pasta interamente made in Emilia-Romagna. E’ quanto prevede il nuovo accordo di filiera, promosso dalla Regione, per la fornitura di grano duro di alta qualità coltivato in Emilia-Romagna al Gruppo Barilla. L’accordo, è  valido per la campagna cerealicola 2013-2014. Lo scrive l’Arga Bologna sul proprio sito web.
Tra le novità di quest’anno: un decalogo di sostenibilità che permetterà di promuovere produzioni sempre più  rispettose dell’ambiente.
La firma e la presentazione alla stampa sono previste per venerdì 10 gennaio alle ore 11,30 presso la sala stampa della Giunta regionale (viale Aldo Moro, 52 – 12° piano).
Interverranno Tiberio Rabboni, assessore regionale all’agricoltura, Luca Virginio, responsabile Relazioni esterne Barilla, i rappresentanti di Op Cereali,  CerealCap,  Grandi colture italiane, Capa Ferrara, Consorzio Agrario di Parma e Società Produttori Sementi.

“Quello firmato tra l’Emilia Romagna e la Barilla non solo è un buon accordo, ma è anche una buona idea che credo possa essere ripercorsa in altre filiere e anche a livello nazionale. Bisogna incoraggiare ogni iniziativa che valorizzi le produzioni agricole del nostro Paese e che, allo stesso tempo, tenga conto della questione della sostenibilità ambientale. Tutto ciò coniugando tradizione e innovazione, due parole chiave del nostro patrimonio agroalimentare”.

Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo, in merito all’intesa siglata oggi dall’Emilia Romagna con Barilla per la fornitura di grano duro di alta qualità coltivato nei territori regionali.

“È fondamentale, viste anche le condizioni legate all’attuale crisi economica, sostenere iniziative che possano avere ricadute positive sul nostro agroalimentare, sui nostri agricoltori e sul territorio stesso. L’agroalimentare italiano rappresenta un settore centrale e strategico per l’intera economia nazionale. Dobbiamo mettere in campo ogni strategia utile per valorizzare e supportare tutti quelli che ogni giorno lavorano duramente per affrontare le grandi sfide dei nostri giorni. Dobbiamo puntare sul nostro Made in Italy che rappresenta una risorsa preziosa e insostituibile, che tutto il mondo ci invidia”.