Vite e vino

Diritti al reimpianto dei vigneti, oltre 3.000 ettari siciliani in vendita

Un decreto per bloccare la compravendita dei diritti al reimpianto dei vigneti dell’Isola, che secondo le stime di Acli Terra Sicilia ammonterebbero a circa tremila ettari: lo chiede l’associazione professionale agricola all’Assessore regionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea, Dario Cartabellotta.

“Occorre salvaguardare il patrimonio vitivinicolo siciliano evitando la perdita di diritti e quindi di produzione e di quote di mercato significative – dice il presidente regionale di Acli Terra, Nicola Perricone –. In passato non abbiamo condiviso la “vendemmia verde”, fonte di danni irreparabili per le strutture associative che in questi anni hanno subito una diminuzione di prodotto conferito con conseguente difficoltà della copertura dei costi di gestione e nella commercializzazione. Oggi – prosegue Perricone – se da un lato dobbiamo promuovere il prodotto “principe dell’Agricoltura siciliana” che ha dato grandi soddisfazioni agli imprenditori, dall’altro non possiamo permettere  la “fuga” delle quote fuori dalla Sicilia. Si stima infatti che circa 3 mila ettari possano essere trasferiti fuori dalla regione e sarebbe un danno irreparabile. Non dimentichiamo che per evitare questo già nel 2002 l’allora Assessore, Giuseppe Castiglione, emanò un decreto per il blocco dei trasferimenti dei diritti di reimpianto, imponendo che le eventuali transazioni avvenissero solo all’interno della Regione. Ancora oggi – conclude Perricone – è richiesto alla politica di salvaguardare le produzioni siciliane per il futuro della nostra agricoltura”.

Un pensiero su “Diritti al reimpianto dei vigneti, oltre 3.000 ettari siciliani in vendita

  • ma 140.000 ettari sono tantissimi per la produzione di vini siciliani!!!
    per salvaguardare il patrimonio vitivinicolo siciliano evitando la perdita di diritti e quindi di produzione e di quote di mercato significative bastano anche 120.000 ettari. fatene andare un pò dove (sempre italia)questi mancano e la produzione di vini ha un enorme mercato mondiale.

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