Martina: piano di azione straordinario per i giovani nel settore agroalimentare
“Dobbiamo mettere in campo un piano d’azione straordinario per i giovani nel settore agroalimentare, per dare risposte a chi cerca futuro nel nostro Paese in un comparto dove ci sono importanti opportunità. Penso, infatti, che possiamo costruire attorno alla questione giovanile un punto saldo per il rilancio del Paese, perché la nostra generazione deve dare il proprio contributo ora. Tocca a noi, abbiamo una grande responsabilità, perché nelle nostre mani c’è il nostro futuro. E dobbiamo dire forte che non è vero che questo Paese sia destinato al declino. Ci sono margini importanti di recupero e di vero e proprio rilancio. Voi, giovani imprenditori agricoli, ne siete la dimostrazione”.
Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, è intervenuto oggi all’Assemblea di Giovani Impresa di Coldiretti a Roma.
“Nei prossimi giorni – ha proseguito il Ministro – inizieremo a entrare nel merito dell’attuazione della nuova Pac e a lavorare a quel necessario progetto nazionale per il settore primario. In questo senso il Collegato agricoltura alla Legge di Stabilità è un’importante opportunità di costruire una normativa organica per il comparto, che possa accompagnare anche la crescita dell’imprenditorialità sotto i 40 anni. Si tratta di una buona base di partenza, che sono convinto migliorerà con il contributo decisivo del Parlamento”.
“Expo è una grande possibilità – ha concluso Martina – e nel lavoro quotidiano fatto in questi mesi mi sono reso conto di quanto l’Italia possa valere e possa dare, in termini di voglia di fare, di creatività, di voglia di futuro. L’agricoltura sarà un tema centrale e dovremo cogliere quell’occasione anche per decidere quale modello di sviluppo vogliamo seguire in Italia. Vedo nel nostro mondo prospettive importanti e voglio che il Ministero sia a disposizione per costruire una grande operazione di squadra dove le istituzioni facciano la loro parte, attraverso un dialogo costante e un confronto aperto con le organizzazioni per il bene dell’azione comune. Serve un’operazione concreta e di sistema. Dobbiamo dare opportunità nuove a chi abbia voglia di provarci e dobbiamo farlo ora”.