Cia: a rischio la campagna irrigua, convocata un’assemblea pubblica
In provincia di Palermo circa quindicimila ettari di terreno agricolo rischiano di restare a secco nei prossimi mesi, con gravissime conseguenze sul piano economico che metterebbero definitivamente in ginocchio migliaia di produttori agricoli e lascerebbero senza lavoro decine di migliaia di braccianti. A rischio, quindi, la coltivazione sia degli orti che dei vigneti e degli impianti arborei: dal pomodoro all’uva, dalle pesche ai mango. E’ l’allarme lanciato dalla delegazione provinciale di Palermo della Confederazione italiana agricoltori, che per venerdì 11 aprile alle ore 18.00, al palazzo del Carmine a Partinico, ha convocato un’assemblea pubblica per discutere le azioni da mettere in campo per far partire la campagna irrigua, messa in dubbio dal mancato trasferimento da parte della Regione di fondi ai consorzi di competenza.
“Giuseppe Dimino, Commissario Straordinario Unico per i Consorzi di Bonifica della Sicilia dell’assessorato regionale Risorse Agricole e Alimentari ci ha riferito che la Regione, per non sforare il Patto di stabilità, non ha ancora trasferito ai consorzi quei fondi necessari per avviare la campagna irrigua”, spiega Antonino Cossentino, presidente della Cia Palermo. “Si tratta – aggiunge – di fondi destinati ai lavoratori trimestrali che dovranno occuparsi della manutenzione e funzionamento della rete idrica che dagli invasi Poma e Rosamarina riforniscono di acqua, rispettivamente, le zone di Partinico, Balestrate e Trappeto e quelle di Bagheria, Casteldaccia, Campofelice di Roccella, Cerda, Sciara, Campofelice di Roccella. Ci siamo attivati per chiedere a quale destino andrà incontro il settore agricolo palermitano questa estate. Davanti a queste incertezze, al fatto che l’argomento sia stato messo da parte e al rimpasto del Governo Crocetta, chiediamo cosa debbano fare gli agricoltori che, ad esempio, in questo periodo, devono piantare il pomodoro e gli ortaggi estivi senza la prospettiva di poter irrigare i campi. E’ una situazione dalla quale occorre uscire al più presto, il tempo sta per scadere”.
All’incontro di venerdì a Partinico, ha assicurato la sua presenza il commissario Dimino. Era stato invitato anche l’ormai ex assessore Cartabellotta, al suo posto ci auguriamo possa essere presente almeno un rappresentante dell’assessorato.