Vite e vino

Vino Doc Valledolmo: lanciata la proposta per avviare l’iter per il riconoscimento

doc valledolmoNel corso del convegno tenutosi a Valledolmo dal titolo “L’Evoluzione dell’impiego dei vitigni autoctoni per una vinificazione di qualità” che si è svolto giorno 4 maggio 2014 – presso la Cantina Castellucci-Miano, Fabio Sireci della cantina Feudo Montoni ha annunciato l’avvio dell’iter per la nascita della “DOC di Valledolmo”. Un lungo applauso ha salutato l’annuncio che da qualche mese echeggiava nell’agro valledolmese.

Un modo intelligente di valorizzare i nostri vitigni locali: Catarratto, Perricone e Nero d’Avola; vitigni che stanno dando dei risultati eccellenti confermandosi vini di grande pregio a forte caratterizzazione territoriale – .

Il sindaco di Valledolmo Favari e l’intera cittadina hanno accolto con favore la proposta, un riconoscimento per tanti anni di lavoro per una popolazione rurale che ha saputo mediare gli aspetti tradizionali con quelli innovativi.

La “Quattro giorni” ha richiamato oltre 10mila persone da diverse parti della Sicilia, curiosi d’assaporare le prelibatezze territoriali.

La kermesse unisce gli aspetti divulgativi e tecnici, presenti con una serie di attrezzature agricole innovative, e i sapori dell’intero territorio Valledolmese.

Presenti inoltre 151 espositori, dell’agroalimentare, dell’artigianato e una miriade di macchine agricole per tutte le tasche e l’esigenze. Presenti inoltre diverse razze di bovini, ovini e caprini.

Valledolmo è un esempio per il territorio regionale. Una popolazione che ha saputo rinnovarsi nella tradizione. La sua emarginazione territoriale, cioè fuori dalle grandi strade di comunicazione, non ha dato vita ad un isolamento, ad un sistema chiuso, autarchico, ma ha scaturito una consapevole reazione di riscatto, che nel tempo ha favorito la nascita di diverse imprese produttive.

Una comunità che investe quotidianamente per la riuscita di una manifestazione che a detta di tutti, costituisce il punto di riferimento del panorama agricolo regionale.

Popolazione in sintonia con le politiche europee, con produzioni locali che completano la filiera, presenza di imprenditori multifunzionali, che da tempo diversificano le loro produzioni e manifestano una spiccata specializzazione professionale.

Comunità a forte caratterizzazione rurale che ha saputo far coincidere l’antico e il moderno, innescando in agricoltura la ricerca scientifica e le produzioni biologiche.

Grande entusiasmo, nell’ambito delle “Giornate dell’agricoltura” ha suscitato l’iniziativa “L’officina del gusto organizzata dalla Soat di Lercara Friddi” e diretta da Mario Liberto, un modo intelligente per recuperare la cultura gastronomica territoriale.

La manifestazione ha visto anche l’organizzazione di due convegni il primo tenutosi giorno 3 maggio presso l’Ex centrale San Giuseppe dal titolo “Attuazione della filiera corta per lo sviluppo economico del comprensorio di Valledolmo”.
Oltre al sindaco di Valledolmo Luigi Favari, sono intervenuti Giuseppe Affrunti – Dirigente dell’Assessorato Regionale dell’ Agricoltura dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, Patrizia C. Di Franco – Docente Università degli studi di Palermo, Aspetti generali della filiera agroalimentare siciliana, Giuseppina Migliore – Docente Università degli studi di Palermo (su “Il consumatore della filiera corta, caratteristiche e motivazione”), Mario Liberto – Funzionario SOAT di Lercara Friddi – (su “Esempi di filiere corte per lo sviluppo economico”), Giuseppe Morello – Docente Università degli Studi di Palermo (su “Le nuove frontiere del commercio: L’E-Commerce”), Salvatore Longo – Agronomo libero professionista, (su “Esempi applicativi di filiera corta: pomodoro siccagno”).

Il secondo convegno dal titolo “L’ Evoluzione dell’ impiego dei vitigni autoctoni per una vinificazione di qualità” che si è svolto giorno 4 maggio 2014 – presso la Cantina Castellucci-Miano di Valledolmo. Hanno partecipato Luigi Favari – Sindaco di Valledolmo, Giuseppe Affrunti – Dirigente U.O. 33 Assessorato Regionale dell’ Agricoltura dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, Gaetano Guzzo – Enologo Cantina Castellucci-Miano (su “Tecniche di vinificazione dei vitigni autoctoni”), Fabio Sireci – Cantina Feudo Montoni (su “Valorizzazione delle produzioni dei vitigni siciliani”), Gianfranco Lombardo – Resp. Agronomico Dell’ Azienda Conte Tasca D’ Almerita (su “Tecniche produttive dei vitigni autoctoni”). Alle 15 la seconda parte hanno visto protagonisti Emilia Di Sclafani – libero professionista che ha svolto una relazione su “Internazionalizzazione delle imprese vitivinicole” e a seguire un interessante esposizione di Salvo Butera – giornalista e direttore “Sicilia Agricoltura” che è intervenuto su “Strategia della comunicazione del vino nell’ era del Web 2.0″.

Presente l’Istituto comprensivo di Alia, Roccapalumba, Valledolmo e Vicari con a capo il dirigente scolastico Adriana Iovino, che si è reso indispensabile nell’animazione delle 4 giorni valledolmese.