“Puntare sul latte fresco e sulle produzioni tipiche siciliane per la difesa della nostra zootecnia”
Convocato e presieduto da Enzo Cavallo si è riunito a Ragusa (presso la sala conferenze della Provincia Regionale) e , in video conferenza con Cammarata (presso l’aula consiliare del Comune con l’intervento, fra gli altri, del Sindaco Vito Mangiapane e col coordinamento del Vice Presidente Totò Tuzzolino) il Comitato Direttivo regionale del Diprosilac. E’ stata una riunione intensa ed alquanto operativa. Molteplici i punti trattati, diverse le decisioni adottate tese a valorizzare il ruolo del Distretto quale “cabina di regia” di una filiera, quella lattiero-casearia, il cui ruolo, nonostante la crisi, rimane un riferimento di fondamentale importanza per l’economia, per il territorio e per la società della regione Siciliana. Col dibattito che si è sviluppato sugli argomenti in discussione, è stato confermato l’impegno di tutti a lavorare per la massima valorizzazione del latte fresco, delle produzioni lattiero casearie e dei formaggi siciliani e per la loro difesa dalla spietata ed incontrollata concorrenza dei prodotti importati senza alcuna certezza circa la loro effettiva origine e senza garanzie in ordine alla loro qualità ed alle loro caratteristiche organolettiche. Il tuto anche a garanzia dei consumatori. Ed è in tale direzione che il Comitato ha elaborato un proprio progetto per la pronta applicazione in Sicilia della legge 19/13 sul “Born in Sicily” e per la predisposizione dei “Patti di Filiera” mirati a salvaguardare gli interessi dei produttori e dei consumatori attraverso la completa tracciabilità di ogni prodotto ed il conseguente contrasto di ogni contraffazione . Il Distretto ha deciso di avviare un serrato confronto con la Regione e con l’assessore dell’agricoltura, Reale, sul “pacchetto latte” già consegnato in occasione dell’incontro avuto subito dopo il suo insediamento, sulla cui attualità ed urgenza si sono pronunciati i presenti. E non solo, ma anche per concertare e definire i percorsi individuati ed avviati dal Distretto a favore e per il sostegno della filiera ed in particolare delle imprese impegnate a produrre trasformando esclusivamente latte siciliano ed etichettando le loro produzioni in maniera chiara e facilmente decifrabile, tale da evidenziare l’origine e la tracciabilità di ciascun prodotto. Il Comitato si è quindi ulteriormente soffermata sulla programmazione per l’utilizzo dei fondi comunitari nel periodo 14/20 elaborando una proposta che prevede anche misure a favore degli allevatori che ottimizzano i loro comportamenti in materia di benessere animali. Si è deciso inoltre di incontrare i “vertici regionali” delle Organizzazioni Agricole e della Cooperazione per la conduzione di azioni comuni sui progetti distrettuali e nella non facile interlocuzione con gli apparati politici e burocratici della Regione. Altro punto trattato ha riguardato la ormai prossima cessazione del regime delle “quote latte” e la necessità di prevederne le conseguenze che non saranno certamente positive per i produttori di latte vaccino. Ed è per questo che il Distretto punta alla riorganizzazione della produzione di tutti i prodotti lattiero-caseari ottenuti col latte siciliano e non solo attraverso la promozione ed il rilancio produttivo e commerciale delle DOP dell’isola ed il coordinamento distrettuale dei Consorzi di Tutela del Ragusano, della Vastedda del Belice, del Pecorino Siciliano e del Piacentino, tutti con marchio comunitario, ma anche con l’utilizzo e la massima valorizzazione del marchio “Qualità Sicura Sicilia” realizzato dall’Assessorato Regionale dell’Agricoltura per facilitare la identificazione e la promozione dei prodotti tipici siciliani. Il Comitato ha infine ratificato l’operato della Presidenza per il sostegno del Corfilac e dell’Aras ed ha deciso di reiterare la posizione del Distretto all’Assessore Reale in occasione dell’incontro chiesto e del quale si attende la chiamata.
Fonte: comunicato stampa del Diprosilac