Nessun dato aggregato sulle denominazioni Dop e Igp in Sicilia

Non c’è una raccolta di dati sulle produzioni a marchio Dop e Igp in Sicilia. Di conseguenza non è possibile stabilire il reale impatto a livello aggregato di queste denominazioni. È quanto è emerso nel corso del Festival del giornalismo enogastronomico che si conclude oggi a Galati Mamertino. Il dibattito ha preso spunto da una prima embrionale ricerca di datajournalism avviata da Salvo Butera, direttore di Siciliaagricoltura.it, che ha mappato la distribuzione territoriale delle produzioni Dop e Igp siciliane. «Non si trovano, invece, – spiega Butera – i dati a livello regionale e provinciale relativi alla produzione e alla commercializzazione. Per reperirli occorre fare dei riscontri con i singoli Consorzi di tutela». Per Nino Amadore, giornalista e organizzatore del Festival, «si tratta di una grave carenza che non permette di fare politiche pubbliche adeguate». Al dibattito è intervenuto anche Ferdinando Calaciura, della società di comunicazione GranVia, che si è chiesto a chi possa giovare questa mancanza di dati, evidenziando che «la chiarezza va sempre a vantaggio dei consumatori e dei produttori».
In tale direzione anche la testimonianza di Salvatore Giarratana, attualmente dirigente dell’Arpa Sicilia, che ha raccontato l’esperienza avviata quando era all’Aziende foreste «dove – dice – la raccolta e la comunicazione di dati relativi al settore ha portato a miglioramenti organizzativi e gestionali interni».