Francesco Ferreri: Il valore della Sicilia del vino – Speciale “Sicilia en Primeur”

Francesco Ferreri – presidente Assovini Sicilia Francesco Ferreri

Assovini Sicilia è il “club delle aziende vitivinicole siciliane”. Nato nel 1998 dalla volontà di tre imprenditori illuminati, Diego Planeta dell’azienda Planeta, Giacomo Rallo dell’azienda Donnafugata e Lucio Tasca d’Almerita della Conte Tasca d’Almerita, oggi riunisce le principali imprese presenti nella regione. Ci definiamo “club” perché siamo un gruppo unito, una squadra di produttori vitivinicoli di piccole, medie e grandi dimensioni, uniti dalla stessa filosofia e dalla volontà di affrontare, insieme, le sfide del mercato.

Proprio per merito dell’impegno di Assovini Sicillia in oltre venti anni di attività, da regione dei brand aziendali la Sicilia è diventata sinonimo di territorio vitivinicolo altamente vocato, capace di esprimere caratteri diversi e complementari.

Tra le iniziative più efficaci realizzate da Assovini Sicilia per comunicare il territorio vi è la manifestazione Sicilia en Primeur.

L’evento ospita la presentazione ufficiale della nuova annata ma costituisce anche un’opportunità straordinaria di incontro fra le aziende ed i giornalisti che, attraverso gli enotour, possono conoscere in prima persona il “continente vitivinicolo” Sicilia.

Colgo quindi l’occasione per ringraziare tutti voi per il contributo che date alla riuscita di questa manifestazione.

Sicilia en Primeur è, inoltre, una preziosa occasione per fornire una fotografia aggiornata dei numeri, dei programmi e dei progetti. Durante questo convegno, i relatori parleranno delle sfide future, prima fra tutte l’impegno di produrre sempre meglio ed in armonia con l’ambiente, ma anche la volontà di accrescere l’impegno sul fronte internazionale, che vedrà in Expo 2015 un’opportunità straordinaria. Parleremo poi dei numeri dell’enologia siciliana ed, infine, della qualità della vendemmia 2014, che nella nostra regione ha riservato non poche sorprese. Se, infatti, a livello nazionale l’andamento climatico ha destato non poche preoccupazioni, in Sicilia ha consentito di ottenere una qualità a cinque stelle. Proprio la qualità 2014 sarà protagonista delle degustazioni che si apriranno alle ore 11.

Prima di passare la parola ai relatori, desidero darvi ancora qualche informazione sulle aziende che compongono Assovini Sicilia.

Assovini Sicilia è l’unica realtà associativa regionale che rappresenta un fatturato di 250 milioni di euro ripartito su circa 70 soci di ogni classe dimensionale, da aziende piccole, che sono il numero prevalente, a quelle grandi e molto grandi, a dimostrazione che la nostra regione offre un vero e proprio mosaico di caratteri.

Questa eterogeneità scaturisce anche da una nutrita biodiversità varietale, dimostrata dai numeri: mediamente ogni azienda associata coltiva e valorizza circa 9 vitigni diversi, dagli internazionali a quelli autoctoni. Questi ultimi rappresentano il vero patrimonio regionale, ancora in gran parte inesplorato. Per tale motivo circa il 38 % dei soci di Assovini Sicilia conduce sperimentazioni in vigneto, riguardanti nell’86% dei casi alle varietà autoctone. Proprio il valore che i vitigni autoctoni custodiscono è stato riconosciuto pochi mesi fa dall’UNESCO, che ha attribuito alla pratica agricola della vite ad alberello di Pantelleria il titolo di patrimonio dell’Umanità.

IL MERCATO

L’export rappresenta il 57 % delle vendite. Mediamente le aziende vendono in 22 Paesi, sebbene alcune sfiorino i 110 mercati. Agli stati tradizionali come Stati Uniti, Germania, Svizzera, e Giappone si affiancano oggi quelli emergenti come Brasile, Cina, Corea.

L’ENOTURISMO

In questi anni le nostre imprese hanno investito molto nell’enoturismo e nell’accoglienza, creando infrastrutture, percorsi, eventi, tanto che ben il 93% dei soci dispone di spazi dedicati ai visitatori ed il 40 % di ricettività alberghiera, mentre il 68% offre servizi di ristorazione. Oggi il numero medio di visitatori per azienda sfiora le 3700 unità, con una percentuale del 55% italiana e del 45% straniera.