Manifestazione a Ditaino: si allarga la protesta dei pastori siciliani

E’ prevista per domenica 17 febbraio alle ore 11.30 una manifestazione di protesta dei pastori siciliani, in completa solidarietà con i colleghi sardi, per il crollo dei prezzi del latte e dei prodotti agricoli.

La manifestazione si terrà a Dittaino, presso il Sicilia Outlet Village. Nell’occasione è previsto uno sversamento del latte a terra, oramai diventato simbolo della protesta dei pastori di tutta Italia.
Per Carmelo Rando Galati dell’Unione Allevatori Sicilia, “Gli accordi fatti dalla Comunità Europea con Stati Africani e dell’Est Europeo, i quali prevedono export di “prodotti tecnologici” in cambio di import di prodotti agricoli, di fatto, ha massacrato le nostre aziende agricole, rimaste prive della tutela minima che potesse garantire la loro sopravvivenza”. Inoltre, “La tassazione italiana del 67%, rimane ben lontana dal 10% medio della Romania e del 3% del Nord d’Africa. Questo pone le nostre aziende in netto svantaggio concorrenziale, eppure, a tutt’oggi non vediamo un impegno serio da parte del Governo a risolvere questa disparità”.

Le rivendicazioni degli allevatori siciliani, legate anche al prezzo del latte nell’Isola, saranno al centro anche di un incontro che il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha organizzato, nel Palazzo d’Orleans a Palermo, martedì 19 febbraio alle ore 19. Per l’amministrazione regionale saranno presenti l’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera, il dirigente generale del dipartimento Agricoltura, Carmelo Frittitta e i responsabili della sanità veterinaria. Sono stati invitati a partecipare l’Associazione italiana allevatori, Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri. «Condivido – evidenzia il governatore Nello Musumeci – la preoccupazione del comparto zootecnico e ritengo sacrosanta la civile protesta. Martedì vorrò raccogliere le loro istanze e trasferirle su un Tavolo di confronto con il ministero per le Politiche agricole. Serve fare squadra ed evitare che nella filiera si possano determinare comportamenti sleali, a danno dei produttori onesti».

“In Sicilia come in Sardegna c’è massima attenzione da parte del Movimento 5 Stelle e del governo sulla protesta dei pastori per il prezzo del latte. Oggi (ieri, ndr) sono andato a Poggioreale, in provincia di Trapani, proprio sui luoghi della protesta per ascoltare i pastori siciliani e raccontare loro il lavoro che stiamo facendo in commissione Agricoltura, di sponda con il ministero”, spiega Antonio Lombardo, portavoce siciliano del MoVimento 5 Stelle in Commissione Agricoltura alla Camera. “La crisi del prezzo coinvolge migliaia di aziende in Sicilia e anche in questo caso stiamo lavorando contemporaneamente su due fronti: affrontare in tempi brevissimi la crisi attuale e sciogliere i nodi strutturali e le storture della filiera che hanno prodotto le gravi difficoltà in cui operano migliaia di allevatori e le loro famiglie. In commissione Agricoltura, in particolare, stiamo portando avanti una risoluzione sulla tracciabilità che verrà approvata, ci auguriamo, la settimana prossima. È fondamentale avere una stima certa della produzione e delle giacenze dei prodotti, così da poter disporre di un quadro completo, scongiurando il rischio di frodi” conclude il deputato del Movimento 5 Stelle.

Intanto, sale la tensione tra pastori e Governo nazionale sul prezzo del latte ovino, dopo il rifiuto dei pastori sardi dell’ ultima proposta al tavolo nazionale di filiera sul pecorino, convocato al Viminale, che prevedeva il prezzo di 70 centesimi al litro, con l’auspicio che con il ritiro delle forme in eccedenza entro tre, quattro mesi il listino si alzi a un euro. Il prezzo però non soddisfa ancora i lavoratori che stanno esprimendo rimostranze.

Il vice premier Matteo Salvini, intervenuto alla presentazione del Rapporto di Agromafie 2018, a proposito della riunione convocata questo pomeriggio al Viminale con tutte le parti interessate alla protesta degli allevatori in Sardegna ha detto che: “Da 60 centesimi a un minimo di 1 euro al litro, è questo dove spero di arrivare questa sera e non mi alzerò dal tavolo sul latte fino a quando non lo ottengo”. In Sardegna, ha detto ancora il ministro: “si deve poter tornare a mungere, vendere e viaggiare in macchina e non tollero che per altre settimane ci siano strade bloccate”. Quanto al contrasto alle agromafie, Salvini ha aggiunto: “occorre verificare la filiera, la tracciabilità, tutelare le aziende sane che sono il 99% e andare a beccare i delinquenti. A monte di tutto, poi, c’è la difesa del made in Italy in sede Ue, perché la contraffazione è un incentivo alla criminalità organizzata”. Per l’Italia, “l’agricoltura – ha aggiunto – è come il petrolio per l’Arabia Saudita”. Nel frattempo è fumata nera al tavolo di filiera convocato dalla Regione Sardegna a Cagliari per cercare una soluzione per il crollo del prezzo del latte ovino pagato ai produttori. Nessun accordo raggiunto tra industriali, consorzi e pastori dopo oltre quattro ore di riunione, mentre in Sicilia, la politica impegnata a mettere assieme i cocci della maggioranza, resta disinteressata e silenziosa.

“Il 21 al mio Ministero, quando ci sarà il tavolo di filiera sempre su questo argomento, perché ci sposteremo al Ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Ice si è resa disponibile a ragionare con noi per vedere cosa si può fare per promuovere questo prodotto in giro per il mondo e quindi l’obiettivo finale è quello di far vendere il più possibile”. E’ quanto ha dichiarato il Ministro Gian Marco Centinaio intervistato all’uscita del tavolo indetto al Viminale sull’emergenza latte di ovino in Sardegna. “I consorzi vengono commissariati nel momento in cui c’è un illecito e io a chi ha parlato di commissariamento la domanda che faccio è “se sapete che c’è un illecito fatemelo sapere”. Abbiamo proposto un Perfetto che controlli tutta la filiera, per vedere se ci sono stati errori e illeciti, è normale se ci saranno errori o illeciti, chi ha sbagliato paga”., ha continuato il Ministro Centinaio. “Saro in Sardegna sabato mattina a ragionare con chi era qua questa sera per cercare di capire se la notte o qualche giorno avrà portato un po’ di consiglio a tutti. Il tavolo prosegue a oltranza. Ho invitato i pastori a tornare sul territorio e confrontarsi con i loro colleghi e ho invitato gli industriali a tornare in azienda e capire fin dove possono arrivare, partendo da un presupposto. Che questo governo ci ha messo la faccia, ci ha messo tanto, anche la disponibilità di mettere a disposizione dei fondi. Faremo, e voglio ringraziare i colleghi del Cinque Stelle e il Sottosegretario Alessandra Pesce che era oggi insieme con me alla manifestazione degli agricoltori pugliesi, un decreto sulle calamità eccezionali e quindi l’obiettivo che abbiamo è quello di metterci a disposizione di queste filiere che in questo momento sono in estrema difficoltà”, ha concluso il Ministro.