La mandorla al centro dell’attenzione a Vicari

Vicari, piccola cittadina estrema propaggine dei Monti Sicani, è terra d’elezione della mandorla, prodotto che da sempre le ha dato lustro grazie ai suoi 14 ecotipi locali (Kuti, Favarò, Tessitura o Fellamasa, Muddisa, Regina, ecc.).

Ecotipi che avevano uno stretto rapporto con la popolazione locale, infatti assumevano il nome della famiglia che li custodiva e produceva. Altri, invece, prendevano il soprannome del suo aspetto esempio ‘a rigina, o anche il nome della contrada.

Le condizioni pedoclimatiche vicaresi non saranno sfuggite alle attenzioni di quei saggi di campagna che alcuni secoli addietro piantarono questa pianta frutto che ricorda l’esocità. Questa comunità, utilizzando la mandorla ha saputo creare il suo gioiello gastronomico: il passavolante una leccornia unica nel panorama della tipicità dolciaria nazionale. Ma con le mandorle i vicaresi realizzano la pantofola che per motivi diversi è trasmigrata nella vicina Lercara Friddi.

Un altro dolce patrimonio delle famiglie della popolazione di Monte Sant’Angelo è il primo amore, tipicità sempre a base di mandorle. Per non far morire la coltivazione, e credendo nelle opportunità di sviluppo della mandorla, Francesco Bruscato e l’Amministrazione comunale di Vicari hanno organizzato insieme alla Rete degli Operatori dei Monti Sicani una giornata di campagna riguardante la potatura del mandorlo. Ospite d’eccezione è stato il professore Renato Pavia dell’Istituto di Frutticoltura di Roma.