Garanzia Ismea per i 25 mila euro, finora benefici per 13.163 imprese agricole e della pesca

In soli due mesi, 13.163 imprese agricole e della pesca hanno potuto beneficiare della garanzia ISMEA per accedere ai 25.000 euro di credito bancario, per un importo complessivo di 251 milioni di euro impegnati.

Numeri importanti che testimoniano, commenta la Ministra Teresa Bellanova, un impegno consapevole della enorme posta in gioco: “dare risposte immediate a un settore strategico per il Paese, e consentire alle imprese quella liquidità necessaria a mantenere il posizionamento di mercato e a garantire i livelli occupazionali”.

La misura si inserisce infatti nel quadro degli interventi emergenziali adottati dal Governo per assicurare liquidità alle imprese agricole e della pesca in crisi finanziaria a causa del COVID-19. Il Decreto Legge liquidità aveva previsto un primo stanziamento di 100 milioni di euro per il fondo di garanzia ISMEA, che con il Decreto Legge Rilancio è stato potenziato con ulteriori 250 milioni di euro, per complessivi 350milioni.

La maggior parte delle richieste di garanzia ha riguardato il settore dell’agriturismo e i settori florovivaistico, ortofrutticolo e vitivinicolo; ma anche zootecnia e pesca hanno potuto beneficiare delle misure di liquidità.

Come si nota dalle tabelle riassuntive, il 55% delle imprese beneficiarie sono concentrate nelle prime 5 Regioni (Emilia Romagna, Piemonte, Toscana, Puglia e Lombardia).
“Valuterei con attenzione”, prosegue Bellanova, “anche la geografia delle imprese beneficiarie, perché restituisce uno spaccato molto interessante, da Nord a Sud, sulla composizione del settore. Soprattutto ci conferma sulla vitalità e determinazione di agricoltura, pesca, filiera alimentare. Anche in questo momento così difficile, le aziende non arretrano e, anzi, con caparbietà e determinazione costruiscono piani di investimento e programmi di futuro. Su 350 milioni disponibili, restano ancora altri 100 milioni di euro da utilizzare che, grazie al lavoro di Ismea, consentiranno ad altre 5.000 imprese di avere accesso al credito bancario”.