Psr Sicilia, pagati 32 milioni a 3.339 aziende per le misure 10 e 11

Continua il lavoro dell’assessorato Agricoltura della Regione Siciliana sullo sblocco dei pagamenti del Psr Sicilia, da parte dell’organismo pagatore Nazionale Agea, a favore degli agricoltori siciliani. Nel solo mese di giugno sono stati erogati, infatti, ben 32 milioni di euro (€ 32.139.774) a 3.339 aziende agricole siciliane, a valere sulle Misure agro ambientali del Programma di Sviluppo Rurale.

Ne dà notizia l’assessore regionale per l’Agricoltura Edy Bandiera: “Al momento dell’insediamo del Governo Musumeci la cifra erogata era di 348 milioni di euro, con questi ulteriori 32 milioni, siamo alle soglie del miliardo di euro di somme effettivamente erogate alle aziende agricole”.

Per quanto attiene il report di giugno, i 32 milioni di euro di finanziamenti erogati riguardano, nello specifico, le Misure 10 e 11 del Psr Sicilia 2014 – 2020, ovvero i “Pagamenti agro-climatico-ambientali” a sostegno delle pratiche agricole a basso impatto ambientale, atte a preservare il suolo e migliorare la fertilità dei terreni ed il mantenimento dell’agricoltura biologica, strategica per la tutela dell’ambiente e la salute dei consumatori.

Cos’è il Psr Sicilia
Il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) Sicilia 2014-2020 rappresenta lo strumento di finanziamento e attuazione del Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale (FEASR) dell’Isola. Nell’ambito della Programmazione delle risorse FEASR alla Regione Siciliana sono state assegnate risorse pari a 2.212.747.000 di euro, con un incremento di oltre 27 milioni di euro rispetto alla dotazione iniziale del PSR Sicilia 2007-2013. Questo dato, da cui partire per pianificare la programmazione del periodo 2014-2020, fa della Sicilia la regione d’Italia a cui è stata assegnata la maggior dotazione finanziaria a livello nazionale. Il Psr Sicilia è suddiviso in misure che riguardano: 1. Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione; 2. Servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione delle aziende agricole; 3. Regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari; 4. Investimenti in immobilizzazioni materiali; 5. Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali e da eventi catastrofici e introduzione di adeguate misure di prevenzione; 6. Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese; 7. Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali; 8. Investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste; 10. Pagamenti agro-climatico-ambientali; 11. Agricoltura biologica; 12. Indennità Natura 2000 e indennità connesse alla direttiva quadro sulle acque; 13. Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici; 15. Servizi silvo – climatico – ambientali e salvaguardia della foresta; 16; Cooperazione; 19. Sostegno allo sviluppo locale LEADER – (SLTP – sviluppo locale di tipo partecipativo); 20. Assistenza tecnica negli Stati membri (articoli da 51 a 54 del Reg. (UE) n.1305/2013)