Dal G7 Agricoltura l’impegno a cooperare su sicurezza alimentare

Il G7 straordinario sull’Agricoltura, che si è tenuto in videoconferenza, ha visto la presenza dei ministri agricoli di Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Giappone e Canada.

La riunione si è conclusa con una “Dichiarazione” congiunta che, ancora un volta, condanna l’invasione russa dell’Ucraina, promette azioni concrete per prevenire e per rispondere a ogni possibile crisi alimentare e riafferma l’importanza di lavorare insieme per mantenere il flusso di cibo, il lavoro e gli input essenziali per la produzione agroalimentare attraverso i confini.

Contribuire ad alleviare le ripercussioni del conflitto fra Russia e Ucraina sui sistemi agroalimentari locali e globali, sostenendo in particolare la ripresa del settore agricolo in Ucraina, e cooperare con i Paesi più vulnerabili che subiranno conseguenze dalla guerra in termini di sicurezza alimentare.

Il ministro Stefano Patuanelli, in particolare, si è soffermato sulla grave ripercussione che il conflitto sta generando sui mercati mondiali, sia a livello di reperibilità che di aumento incontrollato dei prezzi. Soprattutto, a destare preoccupazione è il mancato approvvigionamento di cereali e semi oleosi, di cui l’Ucraina è uno dei maggiori esportatori, e il rischio di uno stop alle esportazioni di fertilizzanti e carburanti da parte della Russia, in risposta alle sanzioni economiche ricevute.

Il G7 Agricoltura ha anche affrontato la questione dei divieti sull’export, invitando tutti i Paesi a mantenere aperti i loro mercati agroalimentari e a guardarsi da qualsiasi misura restrittiva ingiustificata sulle esportazioni. Il riferimento, ovviamente, è alle ultime decisioni prese dall’Ungheria. Inoltre, i ministri hanno espresso “tolleranza zero” per le possibili ulteriori speculazioni sui prezzi che potrebbero diminuire la disponibilità di prodotti alimentari e agricoli e hanno ribadito l’impegno a lottare contro qualsiasi comportamento di tipo speculativo che metta in pericolo la sicurezza alimentare o l’accesso al cibo per Paesi o popolazioni vulnerabili.

Durante la riunione del G7, infatti, il direttore generale della FAO, Dongyu Qu, ha presentato un report dal titolo “Global Food Markets & Prices”, dove si evidenzia che fino a 13,1 milioni di persone in più potrebbero rimanere a corto di cibo per le conseguenze della guerra russo-ucraina. Il capo della FAO ha avvertito che il conflitto può avere molteplici implicazioni per i mercati globali e per la sicurezza alimentare, sottolineando che ci sono 26 Paesi che dipendono dalla Russia e dall’Ucraina per oltre il 50% delle loro importazioni di grano, mentre 25 Paesi dipendono, per un tasso del 30% o più, dalle forniture russe di fertilizzanti.