Agroalimentare e Zootecnia

Un prezzo equo ed accettabile per il latte siciliano incontro tra il Diprosilac e l’assessore Scilla

Una delegazione del Distretto Produttivo Siciliano Lattiero Caseario, guidata dal presidente Enzo Cavallo e dal Vicepresidente Sebastiano Tosto, ha incontrato a Palermo l’assessore regionale dell’agricoltura Toni Scilla. Al rappresentante del governo regionale sono state manifestate le particolari difficoltà che quotidianamente i produttori di latte, sia vaccino che ovino, sono costretti, ormai da tempo, a produrre in perdita a causa degli esasperanti ed inarrestabili costi di produzione (materie prime, mangimi, energia elettrica, carburanti, concimi, sementì, ricambi ecc.) e del fatto che, nonostante qualche lieve aumento, il prezzo del latte rimane abbondantemente inferiore alle spese sostenute per la sua produzione.

All’assessore è stato ufficialmente chiesto di intervenire per facilitare la trattativa in corso, e ciò al fine di determinare un prezzo equo ed accettabile.

All’assessore è stato fatto presente che ci sono regioni dove il latte vaccino viene fatturato ad un prezzo di quarantotto centesimi (più parametri qualitativi è più iva) e quello del latte ovino nel centro Italia viene pagato un euro e venti iva compresa. Valori questi che costituiscono la soglia minima per assicurare la sopravvivenza dei produttori. L’assessore in tal senso si è dichiarato disponibile ad esercitare il proprio ruolo nell’interesse della filiera convocando le parti in causa (produttori, cooperatori e trasformatori) per fare chiarezza e per raggiungere una intesa utile a tutti. Per l’occasione la delegazione ha chiesto che si affermi il principio che il prezzo di un prodotto non può essere inferiore al costo sostenuto per la sua produzione ed ha sollecitato un intervento per l’avvio del monitoraggio del latte prodotto è trasformato in Sicilia per assicurarne una sicura tracciabilità. L’assessore ha fra l’altro confermato la volontà del Governo Regionale di voler intervenire con una misura straordinaria che verrà definita nelle prossime settimane a favore delle aziende zootecniche da latte in grande sofferenza per i consistenti aumenti subiti negli ultimi mesi.