Unesco: la Dieta Mediterranea trionfa nel 2024 e sostiene la candidatura Italiana

La Dieta Mediterranea, basata sullo stile alimentare studiato inizialmente dallo scienziato americano Ancel Keys, ha ottenuto un punteggio straordinario dell’85,1%, superando altre 30 alternative. Al secondo e terzo posto, rispettivamente, si collocano la dieta Dash, efficace contro l’ipertensione, e la dieta Mind, progettata per prevenire e ridurre il declino cognitivo. Al quarto e quinto posto si trovano la dieta Mayo, un programma di 12 settimane incentrato sulle proteine ed escludente i farinacei, e la dieta Flexariana, un approccio flessibile all’alimentazione.

Il successo della Dieta Mediterranea è attribuibile alla sua facilità di adozione, adattabilità alle esigenze familiari e semplicità organizzativa con ingredienti di base. La dieta incoraggia un consumo moderato di grassi sani, come l’olio d’oliva, e scoraggia i grassi malsani, con meno del 30% delle calorie totali provenienti da grassi. La sua versatilità la rende adatta anche a coloro che seguono prescrizioni religiose halal o kosher.

La Coldiretti sottolinea che la Dieta Mediterranea è salutare per il cuore, associata a una riduzione della pressione sanguigna, del colesterolo e del peso corporeo. Inoltre, offre benefici per la salute cardiovascolare e riduce il rischio di malattie cardiache e ictus. Gli alimenti presenti in questa dieta, come frutti di mare, noci, semi, olio extravergine, fagioli, verdure a foglia verde e cereali integrali, sono vantaggiosi anche per la salute cerebrale.

La Coldiretti evidenzia che la Dieta Mediterranea rappresenta una risposta positiva a tentativi di promuovere diete uniche basate su cibi ultraprocessati o ottenuti in laboratorio, difendendo così il suo status di tesoro del Made in Italy. Questa dieta, fondata su pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine e un bicchiere di vino tradizionale, è stata resa celebre dagli studi di Ancel Keys, che ha vissuto per oltre 40 anni ad Acciaroli in provincia di Salerno.

Tuttavia, la Coldiretti avverte che il cambiamento climatico mette a rischio la Dieta Mediterranea, con oltre 6 miliardi di danni all’agricoltura italiana nel 2023. Eventi climatici estremi hanno causato crolli significativi nei raccolti, minacciando gli alimenti base di questa dieta. La produzione di vino è diminuita del 20%, pesche e nettarine del 30%, pere addirittura del 63%, mentre la produzione di miele è stata praticamente dimezzata. La Coldiretti enfatizza l’importanza di preservare questa tradizione alimentare, che ha contribuito a rendere l’Italia uno dei paesi con la longevità più elevata al mondo.