“Ficuzza nel cuore”: alla ricerca di Gildram a Messina

La nuova destinazione del gruppo di lavoro di Ficuzza nel cuore: “Alla ricerca di Gildram” è sbarcato a Messina, nel Polo Universitario dell’Annunziata nella zona Nord della città, dove ha sede l’imponente struttura: il Dipartimento di Scienze Veterinarie un tempo Facoltà di Medicina Veterinaria.

Oggi questa struttura è l’unico centro di formazione universitaria nell’ambito della Medicina Veterinaria e delle Scienze delle Produzione Animali della Sicilia. Centro che ha da poco ha ottenuto il Certificato di Accreditamento Europeo del Corso di Laurea in Medicina Veterinaria. Una eccellenza dunque.

Ad accogliere il gruppo di “Ficuzza nel cuore” c’erano il professore Vincenzo Chiofalo, Ordinario di Nutrizione e alimentazione animale, il professore Luigi Liotta Ordinario di Scienze e Tecnologie animali e Zootecnica Speciale e il genetista prof. Enrico D’Alessandro. All’incontro erano presenti Pucci Maiorana e la dott.ssa Isabella Reina.

Antonio Paladino, agronomo e dottore in Scienze Forestali, insieme agli amici Filippo Sciara, veterinario e Giuseppe Genovese, agronomo, hanno presentato il lavoro fin qui svolto: la ricerca storica, gli incontri effettuati, ecc. Il gruppo ha chiesto alla Comunità scientifica peloritana, di ampliare la ricerca della Real Razza di Ficuzza, riferendo delle molteplici disponibilità di collaborazione sinora raccolte. Nella discussione si è rimarcata l’importanza di concentrarsi sull’aspetto morfologico poiché taluni caratteri che possono essere oggetto di rilevazione potrebbero avere un rilevante impatto sui diversi standard di selezione. Una valutazione appropriata del cavallo ideale a livello morfologico rappresenta, quindi, una delle fasi cruciali nello sviluppo di strategie e piani di miglioramento genetico che rispondano alle attuali esigenze di salvaguardia e di mercato spiegandoci come storicamente la valutazione morfologica, pur presentando forti connotazioni soggettive in quanto fortemente legata al valutatore degli animali, avveniva per confronto fra il soggetto in esame e il tipo di animale ideale. Si trattava, quindi, di esprimere giudizi di desiderabilità o indesiderabilità di un carattere rispetto ad un modello.

I docenti universitari, dopo aver preso atto dell’interessante proposta, hanno aderito ad intraprendere il percorso di ricerca, rendendosi disponibili a configurare nuovi studi “Alla ricerca di Gildram”.

“Da qui tutte le ipotesi progettuali. Insomma, un gran lavoro da intraprendere e condividere, – dicono gli amici di “Ficuzza nel cuore” – certi che con il gioco di squadra che stiamo giorno dopo giorno definendo e organizzando arriveremo al fantastico risultato sperato. Non ci lascia la piena consapevolezza che non possiamo tornare indietro e cambiare l’inizio di ciò che non è stato fatto, ma sicuramente possiamo iniziare con la responsabilità ed il dovere di migliorare ciò che abbiamo trovato”. Ed ancora:” Le evidenze storiche ci danno nuove suggestioni e alimentano la passione. Si continua per arrivare a nuove certezze e a nuovi obiettivi di conoscenza che vanno al di la dell’analisi storica che, da sola, non è sufficiente a definire concretamente il cavallo tipo, quello ideale della Razza Reale di Ficuzza”.