Tipicità

A tavola con la ninfa Calipso nella fascinosa isola di Malta

Immaginate una sera a cena con la bellissima ninfa Calipso in un magnifico ristorante adagiato sul mare maltese. La celebre Calipso (dal verbo greco kalyptein coprire, celare) la cui mitologia greca la indica come figlia di Atlante residente in una grotta nell’isola di Ogigia, attuale isola di Gozo (Malta).

Rimanere sette lunghi anni, come racconta Omero (Odissea, canto V), con Calipso, degustando quella meravigliosa cucina maltese mediazione delle culture alimentari delle “terre e mari” del Mediterraneo, e magari, fare la scelta, a differenza di Ulisse, di rimanere sull’isola per sempre.

Purtroppo, queste “offerte” fanno parte della mitologia, a noi comuni mortali, non ci resta che apprezzare l’immenso patrimonio enogastronomico che quest’ arcipelago offre.

Un popolo, che dei suoi 7000 anni di storia, è stato più marcatamente influenzato: dalla dominazione araba (870 al 1090), dai cavalieri dell’Ordine di San Giovanni, che occuparono le isole (1530 al 1798), dando vita un impronta maggiore dal punto di vista artistico, sociale e culturale, ed infine dalla dominazione britannica (1801 al 1964), che ha portato il paese verso la modernità, attraverso l’introduzione di un unico codice di leggi per la democrazia e l’amministrazione, pilastri portanti della loro cultura nazionale.

Un incontro di culture

Malta si caratterizza per essere il luogo d’incontro delle culture Mediterranee. Storia, arte, gastronomia, ecc. sono abilmente amalgamate tanto da costituire uno scrigno dove si conserva la cultura maltese. Un modo inconscio, ed inconsapevole di assorbimento di ciò che ha caratterizzato la vita dei suoi dominatori sull’isola.

Un popolo che, nonostante secoli di conquista, non ha perso la propria identità, anzi, in ogni occasione manifesta il proprio orgoglio che lascia tutti sbigottiti. E’ presente nella lingua, un dialetto arabo (famiglia semitica), imparentato con i dialetti parlati nella regione del Maghreb, caratterizzato per i numerosi elementi fonetici, morfologici e grammaticali propri delle lingue romanze, e in particolare del siciliano acquisiti nel corso della storia, e soprattutto durante il dominio dei Cavalieri dell’Ordine di San Giovanni. Il maltese è l’unica lingua semitica che si scrive normalmente con caratteri latini.

Alla scoperta della cucina maltese

Al pari della lingua la cucina maltese è un intrigante miscuglio tra la cucina siciliana, italiana, africana, inglese, un affascinante ed aggrovigliato incontro di sapori che riflettono delle produzioni tipiche di grande pregio: pomodori, olive, fichi, zucchine, vite, formaggi, ma anche del suo abbondante pescato.

Gli ingredienti tradizionali della cucina maltese sono soprattutto, pesce e verdure; naturalmente la dominazione britannica ha lasciato nella cucina la sua impronta con l’ uso frequente di cotolette alla griglia o arrosto.

Questa diversità alimentare consente di non restare a pancia vuota in questo paradiso del Mediterraneo, basta scegliere e coniugare i vari tipi di piatti.

Una cucina che fino al 1964 ha obbedito ciecamente all’imposizione gastronomica inglese fatta di arrosti e lessi di manzo, al punto di far dimenticare agli isolani l’uso del pesce, insomma un’intera popolazione che lavorando a servizio di una classe dominante imponeva una cultura alimentare del nord-Europa.

Oggi la cucina maltese “dimenticata” sta riscoprendo la propria identità e vuole imporsi, soprattutto al confronto di un turismo enogastronomico internazionale, che trova in questo settore uno dei suoi filoni aurei economicamente più redditizi.

Una cultura enogastronomica che ha negli appuntamenti più importanti: la festa di Natale e di Pasqua i piatti più tradizionali: il tacchino che ricorda il passato inglese e l’agnello pasquale e la figalla, quest’ultimo un cugino del nostro panettone, ripieno di frutta e un dolce ricoperto di mandorle tritate tipicamente siciliano e italiano.

La kuccia, a differenza della vicina Sicilia, non ricorda un piatto tipico ma un modo per precedere l’inclinazione professionale del neonato, il quale, posto in compagnia di alcune attrezzi inerenti i vari mestieri, scegliendo il giocattolo preferito darà indicazione del lavoro che vorrà svolgere da grande.

Curioso è anche il piatto “zuppa della vedova” “Soppa ta’l-armla, un piatto di verdure miste arricchite da uova, cipolle, patate, 100 g corgettes bietola, carote, aromi zucchine, pomodori pelati, 200 g ricotta, 125 g peas piselli, cavolfiore, 50 g tomato concentrato di pomodoro, 4 eggs uova e formaggio, forse per deglutire meglio la dipartita del proprio coniuge. A chi non piace la zuppa, può assaggiare il hobz biz-zeijt preparato con tonno, cipolla, aglio, pomodori o capperi. Spesso si farcisce con pomodori ripieni, peperoni (Bzar ahdar mimli) o zucca.

Per un’isola è scontato avere una cucina di mare e una di terra. Rispetto al numero si ritiene che le varie specialità si equivalgano, inoltre, annovera anche una quantità di piatti internazionali che possono soddisfare i palati più reconditi. Resiste anche una cucina tradizionale che nei secoli si è preservata, soprattutto nelle famiglie, e che oggi incomincia ad essere riproposta come forte identità locale.

Gli antipasti

La zuppa di quarabaghli da inizio ai pasti maltesi. E’ una minestra che unisce verdure fresche e di uno o più leguminose come fagioli, ceci e piselli spezzati, accompagnata da una fetta di pane croccante maltese, ħobża. Questo piatto si mangia tutto l’anno, ma di solito si preferisce d’inverno col freddo e consumato a cena; parente del potage, piatto della reinvenzione o dei poveri, d’origine francese, è riscontrabile anche nella cucina dei Monsù siciliani. Le zuppe possono essere anche di asparagi, funghi, ecc. Le fave all’aglio, i ful bit-tewm, è associato con il Venerdì Santo che coincide con la produzione delle fave.

I primi

Tra i primi, d’origine siciliana, primeggia le timpana, Mqarrun il-Forn (timballi di maccheroni, con carne di bue e di maiale, fegatini di pollo, piselli, pancetta, cotto nel forno in crosta di pasta sfoglia formaggio e uovo) che dal nome e dai componenti ricorda il famoso “timballo del Gattopardo” che mandava in visibilio Padre Pirrone. D’origine italiana sono anche il Ravjul, (sing. ravjula) la variante maltese dei ravioli, fatti di pasta all’uovo, che a differenza di quelli italiani si servono senza carne con il ripieno di ricotta conditi con salsa di pomodoro salsa di pomodoro guarnito con sedano e basilico. Il piatto è servito con il formaggio. In alternativa, il ripieno può essere costituito da spinaci o carne macinata. A Gozo, Ravjul sono riempiti con formaggio di pecora locale (Ġbejniet). Il Ravjul può anche essere caramellato e servito come dessert. Il nome dei ravioli è Nanna che deriva dal siciliano “nanna” che significa nonna. Dunque, ravioli prodotti secondo una vecchia ricetta della nonna, pardòn, della nanna. Di origine inglese è il Ross Fil-Forno, un risotto cotto con lardo, con carne trita e pancetta affumicata, cipolla, spiedini e pomodori al forno dorato in timballo. Vi è anche un meno noto Timpana tar-Ross, in cui il riso pasticceria racchiude mescolato con fegatini di pollo tritati brasati ammorbidito con cipolle e aglio, brodo mescolato con pomodoro e zafferano, formaggio grattugiato e uova. E’ consumata anche la Bigilla, una pasta con fagioli e aglio. E’ possibile anche degustare i Pastizzi e Qassatat sono delle pastelle ripiene di ricotta, carne, spinaci o piselli, che ricordano i pastizzi e i cassateddi, sia nella forma che nel contenuto, della gastronomia della vicino provincia siciliana di Ragusa. Per i maltesi il Kusksu, piatto per antonomasia magrebino, è costituito da piccole sfere di pasta chiamate cucinato con cipolla e pomodoro; alcune famiglie aggiungono un altro elemento (piselli freschi o di patate o gbejniet o piccoli calamari). La pasta è molto simile alla fregula sarda, e alla frascatula sicilina; naturalmente, il Kusksu si discosta dal tradizionale piatto magrebino del nord Africa.

Di particolare gradimento è la pasta con salsa di acciughe Ghaġin bl-inċova, di origine siciliana (angiova), con la variante dell’aggiunta della salsa piccante di pomodoro, acciughe salate e aglio è fritto al fresco, piatto che in Sicilia è rigorosamente preparata in bianco.

La Ghaġin Grieg, pasta “ditali”, con carne di maiale macinata e formaggio è anche conosciuta con il nome di “pasta greco” – o da parte di alcuni “pasta turco” o addirittura “greco riso”, non si riesce a capire le analogie con le terre menzionate. Il piatto è preparato nelle città e precisamente a Valletta e Sliema.

Verdure

M alta si contraddistingue anche per mitezza del suo clima che consente la coltivazione di diverse specie di ortaggi che danno vita a decina di piatti in grado di sostituire il pesce e la carne, visibilio d ei palati vegetariani. La kapunata è la versione maltese della Ratatouille o della caponata siciliana, (assemblaggio sapiente in agrodolce di alcuni ortaggi, in particolare di melanzane è una pietanza tipica tornagusto retaggio della cucina nobile siciliana dei Monzù), a base di pomodori, capperi, olive, sedano, melanzane e peperoni verdi. This is a summer dish and can be eaten hot or cold. Questo è un piatto estivo e può essere mangiato caldo o freddo. The ingredients are more of a general guideline than a strict recipe, as the thrifty Maltese housewife will use whatever spare veggies she may have.

I Qarabali sono zucchine ripiene di carne tritata e prezzemolo, naturalmente cucinate in forno. Spesso vengono trasformate in una zuppa cremosa. Tra le fritture troviamo i fritturi tal-pastard (frittelle di cavolfiore). Le olive possono essere servite ripiene (ricordano la cultura greca), Zebbug Mimli, verdi snocciolate riempite con una miscela di piccante tritato acciughe, capperi e pangrattato. I fagioli con prezzemolo, aglio e olio d’oliva si chiamano Fażola BAJDA tewm u bit-it-tursin, mentre le frittelle di carciofo Fritturi Tal-Qaqoċċ sono preparate dopo essere state infarinate e fritte precedentemente affogati con olio e aglio, immerse in una pastella di farina mescolata con il prezzemolo e l’aglio o acciughe salate e fritto. Vengono preparate inoltre delle frittelle di verdure Qara ‘twil: di zucca, cavolo rapa, zucchine, melanzane, nonché di cavolfiore, di indivia riccia o lattuga.

La Bigilla è una tradizionale pasta di fagioli. E’ fatta con un tipo di fagioli secchi chiamati do tal-Ġirba. Viene anche realizzata con le fave. Dopo essere stati messia a bagno per 24 ore, sciacquati e cotti fino a quando non sono molto morbidi. Successivamente, vengono ridotti a purè e mescolate con sale, pepe, olio d’oliva, l’aglio schiacciato e il prezzemolo tritato.

Le salse

Molto fantasiose sono le salse Zalza. Oltre alle comuni zalza tat-taddam (salsa di pomodoro), tal-perżut (con prosciutto cotto con l’osso), tal-bringiel (salsa di melanzane pasta), tal-klamari (uno di pasta con sugo di calamari), troviamo la Zalza Pikkanti (peperone e salsa di capperi), aceto, peperoni stufati con pomodoro, aglio e menta o maggiorana, a volte anche con olive verdi o nere, capperi e cipolle, spesso accompagnano il pesce. La Zalza tal-Kappar (Cappero salsa) Capperi, è costituita da olive, prezzemolo e menta, oppure stufata con pomodori freschi e cipolle; accompagna le grigliate di pesce ed il pesce spada.

La Zalza Ħadra (salsa verde) è preparata con il prezzemolo, mollica di pane fresco, aglio e filetti di acciughe salate o con aceto o succo di limone. La Arjoli o Ajjoli (salsa d’aglio), molto simile a quella siciliana, si ottiene con basilico, menta, prezzemolo, aglio, capperi, olive e filetti di acciughe, olio, spesso con l’aggiunta di pomodoro fresco.

Carni

Il piatto nazionale è il coniglio (fenek), che trova diverse varianti: fenek bizzalza, coniglio al vino con cipolle ed erbette, generalmente fritto o cotto in padella; il pasticcio di coniglio torta talfenek. La cena tipica a base di coniglio si chiama fenkata e comprende: spaghetti al sugo di coniglio, lo stesso animale arrostito, in umido o grigliato, noci e fichi per dessert. Un altro piatto caratteristico è il (Fenek Bit-Tewm U Bl-Inbid), cucinato a fuoco lento con pomodori e aglio. Il coniglio è legato a L-Imnarja, la festa dei Santi Pietro e Paolo, le famiglie maltese nell’occasione il coniglio. Il coniglio può essere preparato leggermente rosolato con aglio e erbe aromatiche, e poi lasciato a marinare per diverse ore in un casseruola di terracotta, con vino rosso o in una ricca salsa di pomodoro.

I ristoranti di solito lo servono con patatine fritte e insalata Laham Fuq il-fwar (carne cotta a vapore). Tra le carni (Laham) oltre naturalmente quelle di manzo inglese, si distingue l’ottima carne di maiale, seguita da coniglio, dal pollo e del tacchino. Tra i volateli troviamo la quaglia di allevamento (summien), le colombe (gamiem) e i piccioni selvatici (bċieċen). Carni e frattaglie di organi come il fegato e i reni di maiale, la trippa, cervello, lingua, cuore, stomaco e coda fanno parte anche della cucina e sono molto amati dai buongustai e tradizionalisti. In passato erano molto consumati soprattutto quando la carne non erano alla portata di tutti. Le sottili fette di carne bovina possono essere ripiene di pangrattato, pancetta, uova ed erbe fresche; il riempimento può comprendere anche una fetta di prosciutto cotto, uovo sodo, formaggio grattugiato e un pizzico di curry in polvere. Particolarmente gustoso è il brasato al vino rosso o in salsa di pomodoro. Fette di carne bovina sono collocati su di un piatto con olio, aglio, erbe aromatiche (maggiorana tritata e prezzemolo), mollica di pane e spinaci cotti, a più strati, ricoperti da un secondo piatto o con carta oleata e viene lasciata a cuocere dolcemente e lentamente sopra la zuppa. Analogamente possono essere cotti fette sottili di fegato, salsicce sottili o braciole di maiale, pesci o dei filetti di pesce. Il maiale è fortemente utilizzato in cucina. Un piatto simile a quello siciliano è la Falda Mimlija. Una spessa fetta di maiale viene incisa quasi a formare una tasca entro la quale viene riempita con una trita a base di carne di maiale macinata, formaggio grattugiato e prezzemolo legati con uovo. Il ripieno a base di carne può essere evaporato, affogati in brodo o al forno su letto di patate. La salsiccia maltese (Zalzett tal-Malti), incredibilmente buone e deliziose, è in realizzata carne con maiale, sale marino, pepe nero, semi di coriandolo e prezzemolo. Ma esiste un’altra versione che include aglio. Viene cucinata alla griglia, fritta, in umido, al vapore o anche cruda. I bragjoli o bragioli sono degli involtini di carne tritata brasati in una salsa di vino rosso. Esistono due piatti particolari misti di carne e verdure: la Qarabali, zucchine ripiene con aggiunta di carne di maiale e la Kawlata carne di maiale con zuppa di cavolo. Nella cucina britannica le ostriche avvolte in pancetta alla griglia sono chiamati “Angeli a Cavallo”, mentre “Diavoli a cavallo” sono le prugne avvolti dalla pancetta dolce salato per eccellenza. La versione locale maltese gli “Angeli a cavallo”, consistono in grigliato di bacon avvolto da pezzetti di fegato.

La carne di cavallo è molto apprezzata, soprattutto in passato. Si consumano anche le chiocciole (Bebbux): marinate nel vino rosso, o nella Lacto (birra locale), e Kinnie con menta, basilico e maggiorana.

Pesce

Il pesce primeggia nella cucina maltese in diverse versioni: al forno, affogati, alla griglia e fritti. Il pesce è spesso cotto semplicemente, ma può anche essere farcito, stufato o messo nei pasticci. La zuppa di pesce nazionale è l’Aljotta (zuppa di pesce), con pomodoro, aglio a volontà, erbe aromatiche: menta o maggiorana. Di solito contiene il riso, anche se le varianti possono sostituire bene la pasta lungo la pasta o piccole stelle.

Il pesce preferito dai maltesi è il Lampuka, un tipo di sarda, meglio conosciuto al di fuori di Malta col nome di mahi-mahi; leggermente dorado, ha la carne fine e bianca, si pesca in abbondanza nel mare tra la Sicilia e la Tunisia. Da agosto a dicembre passano vicino alla costa grandi branchi di pesci di questa specie. Uno dei molti modi per prepararlo è il Lampuki Pie, una torta salata ripiena di pesce e verdura, oppure fritto in salsa in una salsa di pomodori, cipolle, olive nere, capperi, spinaci, uva e noci.

Secondo la stagione ci sono diversi tipi di pesci. I calamari (Qarnit) si servono soprattutto in casseruola.

Ottima è anche la Fritturi Tal-Makku (Bianchetto di frittelle) immersi nella farina con prezzemolo tritato e aglio tritato e quindi fritti in piccole manciate. Servito con fette di limone.

Stuffat tal-Qarnit (Slow brasati Octopus) Polpo, cipolla, pomodoro, olive, piselli, le foglie di alloro, noci e uvetta tritata lentamente nel vino rosso. Molte famiglie esistono variazioni: in uno è tritata in rosso vino, olive, pomodori, pepe nero e menta, in un altro con i piselli, pomodori, zest di limone o arancia, una foglia di alloro e un pizzico di curry in polvere. Può essere utilizzato come un sugo per la pasta o servito accompagnato da pane maltese. Stuffat tal-Bakkaljaw (baccalà Stew) recedentemente ammollati baccalà tritata con tocchi di patate e carote a dadini, così come le cipolle, aglio, pomodori, acciughe salate, uva passa e noce moscata. La ricetta può essere modificata in base alla disponibilità di verdure di stagione. Una versione invernale ha pezzi di zucca e cavolfiore ornamenti e olive nere con le patate, i pomodori e le cipolle e la foglia di alloro e timo sono utilizzati per aromatizzare.

Polpo cotto nel suo liquido con prezzemolo, aglio e limone Sawrell Mimli l-Forn (forno ripiene Sgombro) Riempito con una miscela di pangrattato, olive, acciughe salate e prezzemolo e cotto tra strati di patate, cipolle e pomodori cosparsi di sale e pepe, foglie di maggiorana fresca, olio d’oliva. Klamari Mimli fl-Vino (rosso vino brasati calamari ripieni) Calamari alla griglia Il ripieno è composto di pangrattato, prezzemolo, aglio e capperi talvolta con una fetta di uovo sodo al centro. I calamari ripieni sono poi delicatamente stufati nel vino rosso con uva sultanina e noce moscata. Di solito servito con patate bollite condite con olio d’oliva e prezzemolo tritato. Braġjoli tat-tonn (tonno fresco roll-up) Fettine di tonno fresco (o di altri grandi pesci come Accola (ricciola), Denċi (una grande rosa, orata), Cerna (cernia) o Pixxispad (pesce spada) sono rotolate circa un ripieno di pangrattato, menta o maggiorana, i capperi, le olive, filetti di acciughe salate e tritate uovo sodo. rosolato i rotoli sono quindi brevemente e molto delicatamente profumato di aglio tritata in olio d’oliva deglazed con un po ‘di aceto. Pixxispad Mixwi Mħawwar (tranci di pesce spada alla griglia con erbe fresche predistillazione) Bistecche sono spesse di pesce spada alla griglia e il dolce calore quando appena fatto sono sormontate da una miscela di erbe aromatiche tritate, buccia di limone, capperi e olive e drizzled con l’olio d’oliva. Grigliate di pesce è servito di solito con un fresco fresco con insalata oppure kapunata. Fiocchi di tonno in scatola (tonn taz-żejt) o sale cured tonno (tonn mielaħ) e olive nere possono essere aggiunti.Ottimo anche il polpo stufato al vino rosso, stufatt tal-qarnit”. Molti sono anche i piatti a base di pesce come i Qarnit (calamari),

Dolci

Analogamente alla Sicilia i Kannoli (dolci con ricotta, pezzi di cioccolato e frutta candita) costituiscono il dolce per antonomasia dell’arcipelago maltese ciò non sorprende, poiché Malta è stato effettivamente parte della Sicilia dal 1090 al 1530. Una variante sono i Kannoli tal-Krema, panna fresca dove sostituisce la ricotta e sfoglia o pasta sfoglia forme tubo.
I biscotti ripieni alle mandorle si chiamano Figolla, mentre Helwa tat-Tork è un miscuglio dolce a base di mandorle intere e tritate, servito dopo cena con il caffè. Quabbajt, è il tipico torrone maltese, aromatizzato con mandorle o nocciole, d’origine araba che che ricorda la cubaita siciliana.

Mqaretsono paste fritte a forma di diamante, ripiene di pezzetti di datteri speziati. Sfineġ sono delle frittelle di pasta soffice, venduti, nel passato, dai venditori ambulanti su strada freddi giorni di pioggia, le piazze di fresco pasticceria riempito con piccoli pezzi di baccalà o acciughe, devono essere mangiato caldo. Una simile piatto chiamato “Sfinja” (il maltese è singolare sfinġa) si trova in Tunisia, e sfingia in siciliano di sicutop d’origine arabo. La Qassatat che ricorda nel nome quella siciliana è ripiena di acciughe, ripieni di ricotta, piselli, o gli spinaci e le acciughe. Chi ha voglia di qualcosa di dolce può assaggiare le Qaqhaq Ta’l-Ghasel. Queste ciambelle sono farcite con zucchero, cacao e semola e ricoperte di miele. Chi è a Malta per il Carnevale, avrà l’opportunità di assaggiare la Prinjulata, dolce tradizionale che si prepara a Pasqua e che ricorda la pignulata siclina o pignoccata.

Non mancano le torte il Helwa tat Tork, di mandorle il Imqaretè fatti di tapas ripieni di datteri, Torta tat-Tamal (Data e cacao Tart) Anice profumati aperto data torta con il cacao, noci tritate, succo d’arancia e arancio gioia, Torta tal Marmorat (mandorle, frutta candita e torta di cioccolato) Sinizza (ricotta dolce e frutta candita) , Pasta sfoglia o, talvolta, pan di Spagna con ricotta, canditi e scorza diacciate ciliegia riempimento arrotolata come un rotolo svizzero. Figolla Questo piatto è un tempo di Pasqua-preferito. E ‘un libro di dimensioni dorato, rivestita con glassa biscotti farciti con un impasto di mandorle dolci (chiamato intrita). Trovato in varie forme. Le forme più tradizionali sono quelli di un ragazzo, una ragazza e un cesto di uova, che sono antichi simboli di fertilità, e quelle di un agnello e quella di un pesce, i simboli della religione cristiana. Altre forme sono Hearts comune, anatre e le Sirene, e, più recentemente, Auto, Conigli (Easter Bunny) e molte altre forme che possono ricorso ai bambini. Helwa tat-Tork (dolci del Turco) Si tratta di produzione locale Halva, fatta di terra e semi di sesamo zucchero e simile al Nord Africa, Medio Oriente, greco e turco varietà (da qui il nome). Tradizionalmente con mandorle croccanti e qualche pistacchio intero, una versione moderna sfortunato ora contiene anche cioccolato. Kwareżimal (dolci quaresimale) Kwareżimal è un biscotto di mandorle profumato con la scorza di arancia, limone e mandarino, profumata con cannella e fiori d’arancio tradizionalmente consumato durante la Quaresima. La superficie è insaporita con miele di Malta e cosparsa di pistacchi tritati. Dolci simili si trovano anche in alcune zone della Sicilia. L-hobz Pudina ta ‘(budino di pane) Dolce a base di pane raffermo che viene imbevuto di acqua durante la notte per ri-inumidire, e poi mescolato con latte, cacao, zucchero uova, frutta secca e noci. A volte liquori come anice o sherry sono aggiunti. Croccante dentro alto e umido, è comunemente consumati durante tutto l’anno come un ottimo modo di utilizzare fino pane. Tradizionalmente è stato fatto il lunedì in modo da non sprecare il pane raffermo rimasto del fine settimana. Qagħaq ta ‘l-Ghasel o tal-Qastanija (dolci a forma di anello Treacle)    Qagħaq ta ‘l-Ghasel da Toronto Malta Village Anelli di melassa fatta da un dolce leggero con un ripieno a base di melassa, semolino, la scorza citurs, cannella e chiodi di garofano. Quelli che di allevamento delle api ha usato il pettine del miele per il ripieno anche se il nome dimenticato completa in lingua maltese – Qagħaq ta’l-Ghasel-Iswed – rende chiaro che si basano su melassa non miele. Oggi spesso servito in piccoli pezzi come accompagnamento un dopo-cena al caffè. Originariamente una prelibatezza Natale, ma li troverete nella maggior parte delle pasticcerie di tutto l’anno. Qaghaq tal-Hmira Prinjolata (Pasqua pinoli dolci) [11] Una cupola bianca o Carnevale a forma di piramide dolce a strati di savoiardi o pan di spagna e una meringa morbida crema al burro e dado misto pino, decorata con ciliegie candite, noci e più sbavature di cioccolato fuso. Mandorle affettate a volte vengono usati al posto dei pinoli per il quale è chiamato il dolce (da italiano “pinoli” [12].

Formaggi

Selezione di fresco e curato Ġbejniet Queste sono piccole, tonde formaggi, composto da pecore o da latte di capra a volte, spesso come parte di un pranzo leggero, o come parte di una ricca cena. Questi cheeselets venire in quattro varietà, freschi (friski ilma tal-o), domenica secchi (moxxi), sale cured (maħsula) o pepato (tal-bżar). La nuova varietà ha un buon tessuto e una sottile, sapore di latte cremoso e sono conservati nel proprio siero di latte in modo analogo a fresco mozzarella. La varietà sundried avere un più preciso, nocciola quasi muschiato, il gusto, e sono abbastanza difficile, ma può mantenere per un lungo tempo senza refrigerazione. Il pepe cured varietà rientrano nel schiacciato pepe nero e curato, dopo i quali essi possono essere conservati in olio, a volte OT decapato con l’aggiunta di aceto. Questi ultimi sono più gustosi. e il loro gusto forte diventa più piccante, quanto più l’età. Essi hanno inoltre sviluppare una bella trama friabile. La varietà essiccate sono tradizionalmente servito con Galletti un antico tipo di locale della nave di biscotti e un bicchiere di vino rosso robusto. ”Ġbejniet sono spesso indicati come un formaggio di capra, così come essi sono stati originariamente, anche se oggi sono quasi sempre a base di latte di pecora. Nei primi 20 ° secolo utilizzando Non pastorizzato, il latte ha portato ad una epidemia di peste Undulant nelle isole maltesi. Undulant febbre è indicato anche come febbre maltese, poiché il legame tra la malattia e Non pastorizzato, il latte è stato identificato da eminenti maltese medico, archeologo e studioso Sir Temi Zammit. Oggi grazie ad un rigoroso regime di certificazione di latte degli animali e un uso diffuso di pasturisation la malattia è stato completamente eliminato dalle isole Ġbejniet e non solo sono completamente sicuri per mangiare, sono ampiamente utilizzati e molto apprezzata specialità locale. Ancora più maltese preferisco il gustoso Non pastorizzato, artigiano-imprenditore prouced cheeselets per la produzione di massa a vuoto sigillato versione! Vedi sotto: Gbejniet(palline di formaggio per accompagnare gli aperitivi), Il l Gbejniet, un piccolo formaggio di latte di capra che si produce a Gozo, può essere preso come ricostituente. Gbejniet

Oggi vi parlerò di un formaggio maltese molto buono che si chiama Gbejna (plurale Gbejniet).
La gbejna e’ un tipo di formaggio che viene fatto dal latte di capra o pecora, e’ un formaggio abbastanza secco e avvolte sono anche un po’ duri da tagliare ma poi si sciolgono in bocca, originariamente si trovano due tipi di gbejniet quelli al pepe nero come questi in foto e gli altri salati ma si possono anche trovare altri tipi come alle erbe ecc , questo perché poi ci sono molte piccole industrie casalinghe che li fanno e ognuno di loro li vuole fare diversamente per fare la sua specialità’.Gli gbejniet sono una specialità’ maltese e si trovano soltanto qui a Malta (forse anche in qualche’ parte in Australia visto che li ci sono tanti maltesi)quindi se un giorno venite a Malta vi consiglio di provarli insieme ai galletti (tipo di cracker rotondi maltesi). Oltre che da soli li potete trovare anche in qualche ricetta tradizionale maltese ad esempio dentro la “soppa ta’ l’armla” (zuppa della vedova) , Avvolte anche sulla pizza chiamata “Maltese” ,in alcuni ristoranti li usano anche al posto della ricotta nei ravioli.

Pane

Ad accompagnare la cucina squisitezza maltese è il pane, hobz”, dalla crosta croccante e la mollica molto soffice cucinato nei forni a legna un intelligente compagno per i prodotti locali, come i pomodori freschi o kunserva (pomodoro), e ġbejniet, oppure, Ħobż biz-żejt u it-tadam (pane con olio e pomodoro) . Si prepara inoltre un pane meno compatto e più croccante denominato Ftira.
Ftira è un luogo basso, a forma di anello, di dimensioni inferiori e meno croccante pane di solito in un forno molto caldo forno. [9] che può essere riempito per Ħobż-biz Zejt (pane con l’olio). A Gozo, ftira pieni di sardine o acciughe è una tipica cena spuntino veloce giorno durante la Quaresima, quando mangiare carne non è stato consentito. Non mancano nella tavola i “Galletti” (Acqua biscotto) biscotti salati in commercio in piccole e grandi versioni. Accompagnano stuzzichini e pasti come la Bigilla. Possono essere lasciati a bagno per ammorbidire e utilizzati come base di pesce e verdure o aggiunti a minestre. Si tratta comunque di un retaggio marinaro del classico pasto dei carcerati delle galere.

Vino

La viticoltura ha una lunga tradizione sull’isola. Ha accompagnato da sempre la sua storia millenaria. Con l’arrivo dell’Ordine di Malta la viticoltura ebbe un impulso non indifferente. Tra i vini maltesi, il migliore è il rosso secco La Vallette Vin Rouge, così come il Verdala Bianco Secco e il Verdala Moscato. Il Verdala Rose è un vino rosato secco e fruttato. Sotto la denominazione “Special Reserve si riuniscono diversi vini. Originariamente questo significava solo che non erano venduti nelle botti (come si era soliti anticamente), oggi viene venduto anche in bottiglie. Si vendono anche vini dolci.

I vini maltesi, occorrono essere migliorati, hanno gusto corposo ed alta gradazione; le lunghe estati calde dell’isola fanno maturare molto presto le uve permettendo di degustare prima del solito i vini novelli.

A Malta si produce anche il vino dalle tipiche uve della Girgentina e della Gellewza che dalle quali si realizzano dei vini veramente buoni il Marsovin e la Delicata. Tra le birre prodotte sull’isola possiamo ricordare la Hop Leaf, la Blue Label è scura e dolce e la Cisk. Tra le bibite analcoliche la Kinni, una limonata amara alle erbe.