L’Istituto Sperimentale Zootecnico per la Sicilia (ISZS), ha celebrato il traguardo dei suoi 140 anni, in collaborazione con Slow Food Sicilia verso il Mediterraneo
L’Istituto Sperimentale Zootecnico per la Sicilia (ISZS) ha recentemente celebrato il traguardo dei suoi 140 anni di attività, un evento significativo che ha visto una stretta collaborazione con Slow Food Sicilia verso il Mediterraneo. La manifestazione, articolata in tre giornate, ha messo in evidenza il ruolo fondamentale dell’ISZS nel promuovere lo sviluppo del territorio siciliano, nella salvaguardia della biodiversità e nella diffusione di pratiche sostenibili.
Fondato nel 1884 con un Regio Decreto di Umberto I, l’ISZS è da sempre un simbolo di eccellenza per la regione siciliana e una delle principali realtà a livello nazionale nel campo della zootecnia e della ricerca agricola. Le celebrazioni si sono svolte dal 29 novembre al 1° dicembre, coinvolgendo vari luoghi simbolo del territorio: la storica sede dell’Istituto a Palermo e, nella giornata conclusiva, la frazione di Marcatobianco a Castronovo di Sicilia, una delle realtà pastorali più rinomate d’Europa.
L’evento ha ricevuto il patrocinio di numerose istituzioni pubbliche e regionali ed è stato caratterizzato da una partecipazione qualificata, con la presenza di rappresentanti di enti pubblici e privati, studiosi e ricercatori provenienti da università e centri di ricerca nazionali e internazionali. Il programma ha offerto l’opportunità di confrontarsi su diverse tematiche legate al settore, rafforzando il dialogo tra le diverse realtà produttive e istituzionali.
In particolare, la sede di Palermo ha ospitato una giornata dedicata alla biodiversità siciliana, con un focus sulle principali razze autoctone della regione. Tra queste, sono state messe in luce la Vacca Cinisara, la Vacca Modicana, la Capra Girgentana, la Pecora Barbaresca, nonché gli equini di pregio come i cavalli Sanfratellani e gli asini ragusani. Un’attenzione particolare è stata dedicata alla valorizzazione di questi patrimoni zootecnici, simbolo della tradizione e dell’identità siciliana.
In parallelo, il programma scientifico e divulgativo ha incluso tre “Tavole rotonde tematiche”, con la partecipazione di esperti locali e internazionali, che hanno trattato questioni cruciali per il settore, come la salute animale e le emergenze sanitarie legate ai cambiamenti climatici, il benessere animale e l’innovazione sostenibile nella produzione zootecnica, e le ricerche innovative applicate alle specificità delle realtà produttive siciliane.
A completare il ricco programma, le giornate sono state arricchite da attività culturali e dimostrative. Tra queste, spettacoli equestri con cavalli Sanfratellani e asini ragusani, e uno show cinofilo curato dai Vigili del Fuoco. Slow Food Sicilia verso il Mediterraneo ha realizzato laboratori della biodiversità, rivolti ai consumatori, con la presentazione di eccellenze culinarie e produttive regionali e degustazioni di prodotti tipici locali. Questi eventi hanno rappresentato un’occasione per sensibilizzare il pubblico sull’importanza della biodiversità come risorsa ecologica, culturale ed economica.
Il sabato ha visto la presenza del tradizionale mercato a Km “0” della “Truscitedda”, occasione che ha richiamato tanti estimatori delle produzioni d’eccellenza siciliane.
La terza giornata delle celebrazioni si è svolta a Marcatobianco (Castronovo di Sicilia), un territorio di grande valore pastorale, dove sono stati presentati progetti di miglioramento e conservazione genetica per razze ovine e bovine, con interventi di esperti nazionali e internazionali. Questa giornata ha offerto anche momenti di confronto tra istituzioni, allevatori e ricercatori, con l’obiettivo di tracciare nuove rotte per la valorizzazione delle risorse locali, integrando l’innovazione con le tradizioni storiche del territorio.
Il legame tra l’ISZS e Slow Food Sicilia è emerso come uno degli aspetti più rilevanti dell’evento, poiché questa collaborazione rappresenta un incontro tra la ricerca scientifica e la tradizione alimentare, promuovendo la consapevolezza dell’importanza delle razze autoctone nel rafforzamento dell’intero sistema agroalimentare. Attraverso le degustazioni e gli incontri con i produttori locali, è stato dimostrato come la valorizzazione di queste risorse possa avere un impatto positivo a livello economico, sociale e ambientale.
Oggi, l’Istituto Sperimentale Zootecnico per la Sicilia non è solo un centro di eccellenza nella ricerca e nell’innovazione, ma anche un punto di riferimento per la sostenibilità ambientale e la valorizzazione delle risorse locali. Inoltre è proiettato ad essere un Centro di sperimentazione pre-clinica. “Una struttura cofinanziata dallo Stato e dalla Regione vede come partner scientifico la Fondazione Rimed. Il progetto, nel suo complesso, prevede la realizzazione di due laboratori: all’Istituto zooprofilattico e al Centro clinico Ismett. A regime, l’Ispemi (Istituto di sperimentazione pre-clinica e molecular imaging) avrà un ruolo fondamentale nella promozione delle attività e delle finalità degli enti fondatori e darà impulso all’attività produttiva regionale in campo biomedico e veterinario, con potenzialità industriale di elevato contenuto tecnico-scientifico e possibilità di diffusione e commercializzazione di prodotti e servizi a livello nazionale ed internazionale”.
Le celebrazioni per il 140° anniversario sono state non solo un’occasione di festa, ma anche una straordinaria opportunità per rilanciare il ruolo dell’Istituto come protagonista dello sviluppo sostenibile, contribuendo alla conservazione e alla promozione del patrimonio sociale, culturale e naturale della Sicilia.