Comunicare l’Agricoltura: l’AIC sottolinea l’importanza di informare sui processi produttivi e sulle innovazioni nel settore
L’agricoltura è uno dei settori più vitali per la nostra economia, ma spesso è anche uno dei più fraintesi. La percezione pubblica, alimentata da una comunicazione spesso negativa o superficiale, rischia di allontanare le nuove generazioni da questo mondo, facendole percepire l’agricoltura come un settore antiquato e poco innovativo. In questo contesto, diventa fondamentale fare chiarezza, superare i cliché e comunicare l’agricoltura per quello che è: un settore dinamico, in continua evoluzione, capace di offrire opportunità concrete di lavoro e sviluppo.
Giuseppino Santoianni, presidente dell’Associazione Italiana Coltivatori (AIC), ha recentemente sottolineato, durante l’incontro “La comunicazione come strumento per la divulgazione e l’innovazione in agricoltura”, svoltosi presso la sala Cavour del Ministero dell’Agricoltura, che è urgente cambiare il modo in cui parliamo di agricoltura. “L’agribashing, ovvero la comunicazione negativa sul rapporto tra agricoltura e ambiente, insieme a una narrazione obsoleta degli operatori del settore, rischiano di allontanare le nuove generazioni da questo mondo. Occorre una comunicazione che vada oltre i cliché bucolici, valorizzando l’agricoltura e le sue innovazioni come una vera opportunità di lavoro”, ha dichiarato Santoianni.
La modernizzazione dell’agricoltura non è una novità, ma troppo spesso passa inosservata. Santoianni ha osservato che, nonostante un aumento dell’attenzione mediatica verso il settore agricolo negli ultimi anni, si parla poco delle sue innovazioni. “Unite alle pratiche tradizionali che continuano a rigenerarsi, le innovazioni tecnologiche e i processi produttivi avanzati sono il cuore pulsante dell’agricoltura moderna. Questo settore offre numerose possibilità, dalla digitalizzazione alla biotecnologia, dove competenze avanzate trovano applicazione concreta e duratura”, ha affermato.
L’agricoltura, quindi, non solo è essenziale per la sostenibilità e la sicurezza alimentare, ma rappresenta anche una fonte importante di occupazione di qualità. I numeri parlano chiaro: oltre il 90% degli studenti che escono dagli istituti agrari trovano un impiego, con una crescita esponenziale delle opportunità occupazionali per chi ha seguito percorsi universitari in agraria, che possono arrivare fino al 300%. Questo dimostra quanto il settore agricolo sia in grado di offrire prospettive solide e promettenti, specialmente in un contesto che punta su sviluppo sostenibile, innovazione e ricerca.
“È necessario cambiare il linguaggio utilizzato per parlare di agricoltura, far comprendere che il settore agricolo è uno dei pilastri fondamentali per il futuro, non solo sotto il profilo ambientale, ma anche in termini di sviluppo economico e occupazionale”, ha concluso Santoianni.
Per questo motivo, la sfida di comunicare l’agricoltura in modo più efficace e completo è non solo un’opportunità, ma una necessità per garantire un futuro migliore per il settore e per le nuove generazioni, che potrebbero trovare in esso non solo una carriera, ma una passione e una concreta possibilità di contribuire al benessere della società.