Eurotrainer  

Aloe vera, una coltivazione per diversificare la propria produzione

Negli ultimi anni sempre più persone sono interessate alla coltivazione di l’Aloe Vera e/o l’Aloe Arborescens, un successo conquistato grazie alle mille qualità che questa pianta dispone.

Una crescente domanda, soddisfatta per la sua quasi totalità dalle importazioni estere, che scaturisce da esigenza salutistiche, e non solo, da parte di consumatori desiderosi di prodotti capaci di dare benessere alla persona.

Quindi, coltivare Aloe da immettere sul mercato può diventare un’interessante opportunità di reddito. Dell’Aloe si conoscono circa 250 differenti specie. Le varietà più conosciute ed utilizzate sono l’Aloe Vera e l’Arborescens. Esistono altre varietà di Aloe che meriterebbero anche un certo interesse della ricerca.

Storia

L’areale di origine dell’Aloe è l’Africa centrale, anche se il suo habitat si è esteso in altri paesi dei continenti in particolare il bacino del Mediterraneo, l’ USA, l’America latina e l’Australia. Nell’antico Egitto si era soliti piantare una pianta di Aloe di fronte alla propria abitazione come simbolo di salute. L’uso dell’Aloe era conosciuto anche nell’Antica Grecia e nell’Impero Romano, sapere, che è arrivato fino ai giorni nostri.

Differenze tra Aloe Vera e Arborescens

L’ Aloe Vera e l’Arborescens, appartengono alla famiglia delle Liliaceae. Entrambe, si differenziano, sia per la struttura, sia per la concentrazione dei principi nutritivi e benefici: l’Aloe Vera, seppur di forma simile, ha una foglia di maggiori dimensioni, risulta più carnosa e succulenta rispetto all’Arborescens. La parte commerciale è costituita dal gel che si ottiene dalla lavorazione delle foglie, mentre la corteccia esterna è scartata dall’utilizzo perché contiene sostanze come l’antrachinoni, addirittura dannose per l’uomo. Inoltre, le due specie si differenziano per il sistema di estrazione del gel. L’Arborescens avendo una corteccia di spessore maggiore così anche le foglie per estrare il gel i costi di estrazione sono maggiori rispetto all’Aloe Vera. Si differenziano anche per il fatto che Aloe arborescens tende a svilupparsi verso l’alto, mentre l’Aloe vera, cresce in larghezza.

Coltivazione dell’Aloe vera: clima

L’Aloe predilige i climi caldi e aridi perché la pianta non sopravvive a temperature inferiori lo zero, ma sono da evitare anche quelle inferiori a 9-10°. La temperatura ideale è compresa nel tra i 20-25°. La Sicilia e il Meridione d’Italia costituiscono il clima ideale per tale coltivazione. L’Aloe deve essere esposta al sole perché i raggi solari migliorano la composizione chimica del gel da vendere. E’ possibile coltivare Aloe sia in vasi sia in terreno aperto.

Coltivazione dell’Aloe vera: Terreno

L’aloe cresce spontanea sui terreni secchi e calcarei, purché permeabili, infatti, la pianta mal sopporta i ristagni d’acqua. Quando cresce spontanea, l’Aloe nasce nei terreni leggermente inclinati dove non si formano ristagni idrici. Non è necessario irrigare la coltivazione durante i mesi invernali, mentre durante i periodi di siccità estivi è opportuno apportare una sufficiente quantità d’acqua.

Riproduzione – Propagazione

Le Aloe si riproducono per seme e per talea.

  1. A) Talea Durante l’ estate si recidono i germogli laterali lasciandoli asciugare per due tre giorni, mettendoli se si vuole al buio, oppure utilizzare degli ormoni radicanti e poi si invasano in contenitori con composta per talee (40% sabbia sterile di fiume, 40 % torba e 20 terriccio professionale
  2. B) Moltiplicazione da seme A marzo si mettono in vasi o cassoni con terriccio per piante grasse. Attenzione la temperatura ambiente deve essere di 20 – 21° gradi altrimenti i semi non germineranno.

Fiore

Al centro della pianta è presente un fiore (infiorescenza che si sviluppa nella tarda primavera e in estate) dalla forma tubulare e dai molteplici colori tra cui il più diffuso è il rosso e l’aranciato. Per produrre richiede molta luce, e concimi ricchi in potassio.

Proprietà e benefici dell’Aloe Vera

L’utilizzo dell’Aloe vera da parte dell’uomo è abbastanza radicata per le sue proprietà benefiche conosciute sia dalle popolazioni occidentali e orientali. Dalle foglie dell’Aloe è possibile ricavare due diversi prodotti, il succo condensato e il gel vero e proprio. Il succo di Aloe viene estratto dalla parte più esterna, quindi più vicina alla corteccia, mentre il gel è il cuore centrale della foglia. Dato il contenuto di antichinoni, il succo viene utilizzato nella stipsi mentre il gel viene applicato per uso esterno o come integratore alimentare. Il principale uso del gel è appunto l’utilizzo esterno per guarire dermatiti, scottature solari, eritemi ed escoriazioni. Avendo anche un filtro contro i raggi solari, l’Aloe viene inserita nelle creme solari. Se il gel viene ingerito secondo le dosi consigliate dai medici, è possibile beneficiare delle notevoli proprietà benefiche ma non si deve esagerare nel tempo e nelle dosi di somministrazioni. I benefici dimostrati scientificamente hanno azioni: depurante formando una patina protettrice nell’intestino; protettivo della flora intestinale batterica; lenitivo in quanto aiuta nelle punture d’insetti e nelle scottature; rinforzante del sistema immunitario; estetico in quanto rinforza i capelli e i denti; alimentare vista la composizione chimica del gel. Interessanti ricerche mediche-scientifiche cercano di dimostrare il potenziale utilizzo nella lotta contro il cancro. Un uso eccessivo di succo di aloe può provocare gastrite, colite, dolori addominali e rari casi di reazione allergica.  Nel caso siamo sottoposti ad una cura farmacologica, consultare sempre il medico prima dell’assunzione di qualsiasi prodotto a base di Aloe vera.  E’ importante sottolineare che nella foglia è presente una sostanza, l’Aloina, un lassativo molto potente che risulta nocivo per l’organismo e che, di solito, i produttori di succhi e gel all’aloe eliminano; è quindi importante non consumare le foglie direttamente dalla nostra pianta di casa. Per uso esterno il GEL estratto in maniera casalinga non presenta controindicazioni.

Potatura.

Le Aloe non hanno bisogno di interventi di potatura. Quando diventa necessario, bisogna recidere le foglie più prossime alla base man mano che diventano secche. Gli attrezzi utilizzati (cesoie o coltelli) devono avere le lame disinfettate e bene affilate, in modo da assicurare tagli netti.

I consigli utili del web

Se le foglie della pianta diventano completamente verdi, perdendo le naturali screziature, vuol dire che l’illuminazione è scarsa: è opportuno spostare l’aloe in un luogo più luminoso. Se le foglie ingialliscono o appaiono macchiate di marrone, probabilmente la pianta è attaccata dagli acari: in questo caso è necessario aumentare l’umidità nell’habitat della pianta; se il problema dovesse persistere, dotarsi di uno specifico prodotto antiacaro. La raccolta e la lavorazione deve essere fatta principalmente a mano per evitare danni o graffi alla delicata struttura della foglia. Se la pianta comincia ad avere le foglie marroni, anziché il loro colore naturale verde, è perché bisogna proteggerla dalla luce diretta dei raggi solari disponendole sotto alcuni piccoli alberi oppure in alcuni posti con un po’ d’ombra dove il sole non sia presente per tutta la giornata”. (aloeverainfo.it)

Rinvaso

Per le coltivazione in vaso: il terriccio di Aloe vera deve essere rinvasata annualmente o ad anni alterni. Con il rinvaso si provvede a sostituire il vaso, con uno leggermente più grande. Bisogna utilizzare terriccio sufficientemente drenato, in grado di evitare ristagni idrici. Prima di riempire il vaso col terreno, bisogna provvedere a proteggere i fori di drenaggio con una griglia o con della ghiaia. In questo modo si crea una barriera agli attacchi parassitari (ragnetto rosso e patologie fungine) e si evita che l’acqua di drenaggio possa trascinare piccole quantità di terriccio in occasione delle innaffiature.

Concimazioni

Una volta al mese è consigliabile concimarle con concime organico che verrà sciolto in un secchio per metà letame ed il rimanente con acqua, dopo una macerazione lasciate macerare (all’aria aperta) il composto per 7-8 giorni. Il liquido penetra immediatamente nel vaso portando nutrimento in profondità a tutto l’apparato radicale della pianta. La coltivazione dell’aloe vera dovrebbe essere organica, per cui durante l’intero processo di coltivazione non si deve usare alcun fertilizzante, pesticida o diserbante chimico.

Considerazioni

In Sicilia ci sono delle piccole industrie di trasformazione del prodotto, sarebbe opportuno contattarle per avere consigli più diretti, ma soprattutto le modalità per confluire il prodotto.