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Avocado, come coltivarlo e le sue proprietà

Questo articolo fornisce informazioni sull’avocado e come coltivarlo. Consumare avocado ormai è una mania. Nelle più importanti città d’Europa e d’America, da qualche anno, imperversa la moda dell'”avocado bar”. In ogni città, Amsterdam, New York, Milano, Roma, ecc. troviamo un ristoro dove si può consumare avocado, o combinato con germogli ad insalata o frullato verde.

Il successo di questo frutto è legato anche alle cento opportunità di utilizzo dal salato dei burger al dolce dei frullati (avocado e cioccolato).

Da dove nasce la mania dell’avocado?

Dietro tutto ciò ci sono sempre le solite note “industrie del business” che con un’azione di comunicazione pressante e con il bene placido credibile e influente di alcuni nutrizionisti influencer americani hanno fatto di questo frutto il vero toccasana per prevenire tutti i nostri mali, ma anche a renderci più belli, giovani e scattanti.

Ad amplificare le meraviglie dell’avocado hanno contribuito i social che in breve tempo hanno allargato l’areale produttivo e di consumo. A questo si aggiunga una operazione riuscitissima di marketing e il gioco è fatto.

L’avocado in Sicilia, da qualche anno, è prodotto nelle zone costiere del catanese e in quelle trapanese. Le mutate condizioni ambientali, aprono delle opportunità per le regioni del Sud per poter coltivare questa coltura, così come anche un altro frutto tropicale: il mango. Oggi la popolarità di questo frutto la si deve alla molteplicità d’utilizzo e la internazionalizzazione dei gusti; l’avocado può essere identificato come il frutto della globalizzazione.

Comunque, il consiglio è sempre quello di affidarsi a tecnici esperti che possano consigliare in maniera intelligente e tecnicamente valida l’eventuale coltivazione. Ma ecco alcuni consigli sull’avocado e come coltivarlo.

L’avocado (Persea americana Mill.), appartiene alla famiglia delle Lauracee, è una pianta sempreverde d’origine dall’America Centrale, in particolare del Messico, del Guatemala e delle Isole Antille.

 

Storia

Gli Aztechi lo chiamavano ahuacalt, termine che gli spagnoli trasformarono in ahuacate e poi in aguacate, e che mutò alla fine in avocado. I primi esploratori spagnoli trovarono questo frutto coltivato dal Messico al Perù. Oggi l’areale produttivo si è allargato raggiungendo gli Stati Uniti, la Repubblica Dominicana, il Brasile e la Colombia.

 

Notizie botaniche e caratteristiche morfologiche

La pianta si caratterizza per avere un fusto eretto con una chioma particolarmente densa e fitta, la forma è tondeggiante, di colorazione verde scuro, molto lucido e liscio, con un aspetto decisamente ceroso. Grazie alla sua buona capacità vegetativa può arrivare fino ad un’altezza che può superare anche i 20 metri.

I fiori dell’avocado hanno dimensioni estremamente ridotte, poco appariscenti e si sviluppano a migliaia all’interno di racemi dalla stagione primaverile fino al quella tarda estiva. I frutti di avocado sono delle drupe, con forma simile a quella della pera, ma con una dimensione maggiore. La loro lunghezza è compresa tra 10 e 25 centimetri, con una colorazione che può variare notevolmente, a partire dal verde scuro fino al porpora scuro; la buccia, può essere lisca o rugosa, mentre la polpa è sempre piuttosto compatta, particolarmente dolce, con una spiccata colorazione giallastra, che in alcuni casi tende al verde chiaro.

I frutti di avocado maturano non sulla pianta lentamente dalla stagione estiva fino alla stagione autunnale inoltrata. Da noi l’avocado fu introdotto nel 1920.

L’avocado è un frutto curioso, dovuto al fatto che un quarto del suo peso è costituito dal seme. Il nocciolo germoglia facilmente se tenuto a contatto con l’acqua. Le cultivar di avocado si caratterizzano poiché l’autofecondazione, nella maggior parte dei casi, è impossibile o quasi, nonostante spesso possano contare su dei fiori ermafroditi.

Per quanto concerne la biologia floreale, le cultivar di avocado si differenziano sostanzialmente in due categorie: nel primo gruppo possiamo trovare, tra le caratteristiche principali, il fatto di avere una recettività del pistillo nel corso della mattinata, mentre le antere risultano piegate e il polline non è in grado di eseguire la fecondazione. All’interno del secondo gruppo, invece, si verifica esattamente la situazione contraria, dal momento che per ottenere la produzione, è necessario che siano presenti delle varietà appartenenti ad entrambi i gruppi.

 

Avocado, come coltivarlo: areale di produzione

L’avocado è coltivato soprattutto nella parte tropicale e subtropicali del mondo in particolare America settentrionale e meridionale, Africa, Australia, Asia, Nuova Zelanda e nel bacino del Mediterraneo.

 

Avocado, come coltivarlo: terreno

L’avocado necessita di un terreno a medio impasto. Sono da evitare i terreni argillosi che favoriscono la stagnazione dell’acqua, poiché possono compromettere la corretta crescita delle radici.

La pianta di avocado è in grado di svilupparsi con buoni risultati sulla maggior parte dei terreni, a condizione, però, che abbiano un ottimo drenaggio. Queste piante non prediligono terreni troppo acidi o argillosi, amano invece, terreni piuttosto sciolti e con una buona quantità di materia organica.

 

Avocado, come coltivarlo: clima

Essendo un albero da frutto tropicale preferisce un clima mite con temperature elevate e soleggiate, mal si adatta ad un contesto freddo e piovoso.

 

Cultivar

Esistono diverse varietà con frutti che variano per forma, dimensioni, colore e peso. Tra le specie più conosciute troviamo l’avocado Hass, di forma ovale, con buccia rugosa nera o bruno violaceo brillante a maturazione. Corrisponde a questa varietà oltre il 75% della produzione americana e la varietà Nabal con forma decisamente più tondeggiante, con uno spessore maggiore della buccia e una polpa che può contare su un sapore particolarmente delicato.

Gli avocado Fuerte, Zutano, il Bacon e l’ Ettinger, sono di forma ovale, buccia verde e brillante. Esiste inoltre un piccolo avocado senza nocciolo, chiamato avocado cetriolo o avocado cocktail. Tutte le altre varietà possiedono, racchiuso nella polpa, un grosso nocciolo centrale, facilmente asportabile, ricoperto di un succo lattiginoso che vira al rosso a contatto con l’aria e può macchiare i tessuti.

 

Avocado, come coltivarlo: impianto e sesto

Le piantine di avocado innestate con fitocella possono essere poste a dimora sia nel corso della stagione autunnale che durante gli ultimi giorni della stagione invernale e i primi di quella primaverile. Il sesto d’impianto preferito è quello dinamico 5 x 4 metri, che permettono di ricavare dei sesti definitivi da 5 metri x 8.

 

Avocado, come coltivarlo: concimazione

La concimazione della pianta di avocado deve prevedere l’apporto di azoto, soprattutto in forma di cessione modulata che accompagni lo sviluppo vegetativo, orientativamente si può apportare da 100 – 120 kg per ettaro, da aprile fino a giugno e si ripeterà ogni anno.

 

Avocado, come coltivarlo: irrigazione

“Il livello di salinità dell’acqua che viene scelta per irrigare la pianta di avocado va a caratterizzare soprattutto la decisione su quale portainnesto puntare: è importante evidenziare che, nel momento in cui ci sia una bassa salinità, si deve puntare su una razza messicana, mentre con un grado elevato di salinità, si dovrà scegliere una razza antillana.

Per quanto concerne la quantità di acqua necessaria, in media, è necessario riferirsi alle esigenze d’acqua che caratterizzano un agrumeto e sfruttare le medesime quantità anche per un avocadeto. La pianta di avocado è in grado di svilupparsi con buoni risultati sulla maggior parte dei terreni, a condizione, però, che abbiano un ottimo drenaggio”. (da Giardinaggio.net)

 

Potatura dell’avocado

Dopo 3 anni, quando la pianta sarà diventata forte e con molti rami bisogna effettuare la potatura di formazione per dare all’avocado la forma desiderata e fortificare i rami che produrranno frutti. Si consiglia di effettuare il taglio dei rami con delle cesoie affilate e disinfettate tagliando i tronchi obliquamente per evitare che filamenti attraggano insetti pericolosi per la pianta.

 

Avocado, come coltivarlo: propagazione

La moltiplicazione avviene, nella maggior parte dei casi, per seme: infatti, i semi, dalle dimensioni piuttosto notevoli, sono contenuti nei frutti e possono contare su una breve germinabilità.

 

Avversità

Tra i principali avversità di questa pianta, troviamo senza ombra di dubbio il marciume radicale e la possibilità che sul colletto si diffondano muffe o funghi, soprattutto per via dell’eccesso di annaffiature e dell’acqua stagnante.

Nella maggior parte dei casi, gli attacchi più pericolosi derivano da insetti defogliatori e dalla mosca della frutta.

 

Avocado, come coltivarlo: raccolta

La raccolta dei frutti della pianta di avocado parte nel momento in cui termina il mese di ottobre e coincide spesso anche con i primi giorni del mese di novembre e prolungarsi per tutte le raccolte tardive.

Le produzione nel caso della varietà Hass la produzione può raggiungere le 20 tonnellate ad ettaro, con pezzature comprese tra 200 e 500 grammi. L’avocado giunge ad una maturazione completa nel momento in cui, una volta che viene semplicemente toccato con le dita, è di consistenza morbida.

 

Utilizzazione e conservazione del prodotto

Per maturare, l’avocado deve essere conservato a temperatura ambiente. Un buon metodo è quello di chiuderlo all’interno di un sacchetto di carta, se si desidera farlo maturare più in fretta, perché’ l’etilene che si sprigiona durante la maturazione vi rimarrebbe imprigionato, accelerando il processo. Una volta maturo, l’avocado si conserva 2-3 giorni in frigorifero. Se già aperto si mantiene in frigorifero per 1-2 giorni, con la polpa irrorata di succo di limone per impedirne l’ossidazione. L’avocado si può congelare ridotto in purea e irrorato di succo di limone si conserverà per un anno circa.

 

Consumo

Gli avocado sono dei frutti che vengono consumati, nella maggior parte dei casi, quando sono ancora crudi, dal momento che spesso si possono trovare all’interno di insalate e salse, ma vengono sfruttati anche in molti casi per la preparazione di speciali ricette originarie dal Centro America. La polpa, giallo-verdastra, ha sapore di mandorle, pistacchi e pinoli.  Il frutto si taglia a metà poi si estrae il seme o nocciolo e si aggiunge un po’ di sale e si scava nel frutto col cucchiaino.

Il frutto deve essere privo di macchie o ammaccature. L’avocado è maturo al punto giusto quando risulta cedevole a una leggera pressione delle dita.

Per evitare l’annerimento della polpa, che si ossida a contatto con l’aria, irrorarla con succo di limone o aceto perché mal sopporta la cottura. Aggiungerlo dunque ai piatti cucinati solo a fine cottura ed evitare di farlo bollire, perché perderebbe il suo sapore. Spesso lo si serve al naturale, semplicemente tagliato in due, riempiendo le cavità ove era alloggiato il nocciolo con vinaigrette, maionese o succo di limone sbattuto con sale e pepe. L’avocado si aggiunge a sandwich e insalate, a minestre calde e fredde e a dessert (gelato, mousse, macedonie ecc.). Si può farcire con pollo o frutti di mare. Il guacamole, una purea d’avocado insaporita con peperoncino, cipolle, spezie e succo di lime che si serve con le tortillas, è una famosa preparazione messicana.

 

Aspetti salutistici

L’avocado è molto nutriente ed energetico e di facile digestione nonostante l’elevato tenore di grassi, perché contiene enzimi che ne facilitano la digestione. È ritenuto benefico per lo stomaco e l’intestino ed è ricco di potassio e acido folico, è una buona fonte di vitamina B6 e contiene magnesio, acido pantotenico, vitamina C, rame, niacina, ferro, vitamina A e zinco.

L’avocado ha un profilo nutrizionale davvero unico: 100 grammi di avocado sviluppano circa 160 calorie e la presenza di fibre, grassi buoni, vitamine del gruppo B, vitamina K, potassio, vitamina E e vitamina C, conferiscono all’avocado proprietà eccellenti per la salute e il suo consumo è associato a diversi effetti benefici come la riduzione del rischio cardiovascolare, l’aumento del senso di sazietà con conseguente perdita di peso e l’aumento della fertilità.

Il grasso più abbondante che contiene l’avocado è l’acido oleico che è anche il componente principale dell’olio d’oliva. Presente anche la vitamina E, potentissimo antiossidante, la vitamina C antiossidante importante nelle funzioni immunitarie, nella salute della pelle e delle ossa, favorisce l’assorbimento del ferro, prevenendo l’anemia, i caroteinoidi come la luteina e la zeaxantina che sono importanti per la salute degli occhi e per combattere lo stress ossidativo.

Il consumo regolare di avocado favorisce la riduzione del colesterolo cattivo e dei trigliceridi, aumentando il colesterolo buono (HDL) e mantenendo così in salute il cuore; contrariamente a quanto si pensa, l’avocado non fa ingrassare, anzi, diversi studi hanno dimostrato che è sufficiente aggiungere mezzo avocado ai nostri pasti per aumentare il senso di sazietà tra un pasto e l’altro e di conseguenza regolare anche il peso corporeo. Questo frutto è ricco di folati, sostanze nutritive che promuovono la sviluppo dei tessuti e di nuove cellule, particolarmente importanti in alcune fasi della vita come la gravidanza, l’allattamento e i primissimi anni di vita. Riduce i sintomi dell’artrite poiché contiene composti ad azione anti-infiammatoria: fitosteroli, carotenoidi, polifenoli, flavonoidi, vitamina C, vitamina E, zinco, selenio e, in ultimo, gli acidi grassi omega-3. E’ considerato anche il frutto dell’amore e della fertilità, non è un caso che oltre a ricordare un utero, la traduzione azteca di avocado sia “albero del testicolo”.

L’avocado è ricco di antiossidanti come la luteina e la zeaxantina, specializzati nel proteggere gli occhi dai danni provocati dallo stress ossidativo, la cataratta e la degenerazione maculare.

Inoltre pare che i grassi che contiene l’avocado favoriscono la riduzione del peso corporeo in quanto provvedono a una quasi immediata sensazione di sazietà e in più mantengono basso il livello di insulina nell’organismo. In tal modo il grasso viene bruciato molto più efficacemente.

Le proteine presenti nell’avocado conferiscono ai muscoli una buona base così da permettere ai tessuti muscolari di bruciare calorie anche in stato di quiete.

L’elevato contenuto di fibre favorisce la digestione in modo che a lungo termine l’organismo disponga di una buona dose di energia. Le fibre legano l’acqua e si gonfiano, saziano e quindi riducono il rischio di un aumento eccessivo del peso.

 

Cosmesi

Essendo anche ricco di vitamina E, un potentissimo antiossidante che protegge contro l’azione dei radicali liberi, l’avocado è un perfetto alleato non solo per la pelle ma anche per i capelli, proteggendoli dall’invecchiamento e dalla secchezza causata dai raggi solari.La polpa di avocado tritata è molto apprezzata nel settore estetico. Posizionandola sulla pelle e lasciandola agire per 10-15 minuti la idrata, rendendola morbida e vellutata. Adatto alle pelli particolarmente secche e disidratate.

L’avocado è un vero e proprio “cibo di bellezza” con un effetto anti-aging. Rende belli anche all’interno perché rafforza le vostre membrane cellulari. Allo stesso tempo provvede affinché abbiate una pelle elastica e meravigliosa nel suo aspetto esteriore, come pure capelli lucidi e forti. Con il suo elevato contenuto di acidi grassi Omega 3 l’avocado è un rimedio naturale contro la caduta dei capelli.

 

Fonte: Usda et al