Regione e comune di Misilmeri insieme per una due giorni dedicata al Kaki

Il 30 e 31 gennaio 2018, la Condotta agraria e il comune di Misilmeri dedicano due giornate al Kaki, la prima con un convegno e la seconda alla conoscenza delle tecniche di gestione degli impianti gestione post-raccolta dei frutti e prova dimostrative di potatura.

In Sicilia l’areale di elezione del kaki è il territorio della cittadina di Misilmeri (dall’arabo “Menzel Al-Amir”, che in italiano significa “casale dell’Emiro”) posizionata a 10 Km da Palermo, nella valle del fiume Eleuterio, cittadina ricca di storia e di tradizioni costituisce la parte estrema di quel che resta della mitica “Conca d’oro” tanto cara al popolo arabo e non solo.

Il legame Misilmeri con il kaki nasce allorquando, nel 1692 con il supporto morale ed economico di Giuseppe del Bosco, principe della Cattolica, il religioso Francesco Cupani fonda a Misilmeri il più grande orto botanico d’Europa nel Giardino Grande, oggi completamente scomparso.

Lo scopo di questo orto botanico era abbastanza nobile, cioè, coltivare erbe e piante per nutrire la gente povera di Misilmeri.

Proprio al religioso Francesco Cupani, intorno alla fine del secolo XVII. viene riconosciuto l’introduzione del kaki nel costituendo orto botanico cittadino.

Il kaki ha trovato in Sicilia condizioni adatte alla sua vegetazione e viene coltivata in consociazione con gli agrumi o in coltura specializzata.

La varietà coltivata predominante nell’agro di Misilmeri è la Farmacista Honorati innestata su Dyospiros virginiana.
La produzione commercializzata è costituita dai frutti (bacche) di colore arancio – rosso, apireni non eduli alla raccolta, di forma quadrangolare -solcata leggermente appiattita, dal peso medio di 150-200 gr.
La superficie investita alla produzione del Kaki o Diospiro o Loto nel comprensorio di Misilmeri è di circa 250 ettari con una produzione di circa 40 mila quintali annua.

Il kaki di Misilmeri è stato inserito nello speciale elenco dei prodotti agro-alimentari tipici siciliani del Ministero delle politiche agricole.

Il Kaki per l’intera comunità dell’Eleuterio ha un’elevata valenza economica, storica, culturale e soprattutto identitaria, infatti costituisce il prodotto bandiera, insieme alla zucchina friscarella.

La produzione è destinata al consumo familiare o alla vendita al mercato ortofrutticolo locale.

La due giorni nasce da un impegno ventennale dei tecnici della Regione siciliana, Lillo Napoli ed Enzo Giordano che da sempre hanno creduto sulle opportunità economiche di questa coltivazione.

La presenza di Vito Vitelli, uno dei maggiori esperti di frutticoltura italiana, darà spunti e suggerimenti all’arricchimento tecnico dei produttori di Kaki di Misilmeri e siciliani.

Il programma:
Martedì 30 gennaio ore 9,00 – Sala consiliare di Misilmeri
Registrazione partecipanti
Ore 9,30 – Apertura dei lavori
• Rosalia Stadarelli – Sindaco del Comune di Misilmeri
• Claudio Monfalcone – Dirigente Responsabile U.O. – Palermo
• Lillì Napoli – Dirigente Responsabile U.I.A. di Misilmeri
Ore 10,00 – Proposte tecniche per la realizzazione e gestione dei moderni impianti di kaki in pieno
campo e in coltura protetta a cura di Vito Vitelli Agronomo libero professionista
Ore 12,30 – Interventi dei partecipanti
Ore 13,00 – Pausa pranzo
Ore 15,30 – Gestione del post-raccolta dei frutti, frigoconservazione, lavorazione, packaging,
rimozione dell’astringenza (detannizzazione) e distribuzione sui mercati della
produzione. A cura di Vito Vitelli Agronomo libero professionista
Ore 19,00 – Interventi dei partecipanti
Mercoledì 31 gennaio
Ore 9,00 – Raduno presso Campo Sportivo Piano Stoppa – Misilmeri (PA)
Ore 9,30 – Prove dimostrative di potatura piante kaki presso Az. La Scala c/da Piano Stoppa
a cura dell’Agronomo Vito Vitelli.