Grano del Kazakistan respinto, Confagricoltura: “Intensificare i controlli”
“Il blitz al porto di Pozzallo – scrive la Confagricoltura siciliana – ha portato alla luce quanto da tempo andiamo denunciando circa la commercializzazione di prodotti di dubbia provenienza ed il più delle volte spacciati come nazionali o comunitari. Il pericolo maggiore per i consumatori è quello di acquistare derrate che non rispettano le ferree regole dettate dall’Unione Europea in materia di sicurezza alimentare”.
“L’auspicio – sottolinea il presidente dell’organizzazione agricola, Ettore Pottino – è che quest’opera di controllo possa essere intensificata ed allargata a tutte le strutture che operano nell’ambito della filiera, anche in quelle della trasformazione. Non è sicuramente una coincidenza il tracollo del prezzo del grano in questo periodo e ciò anche in presenza di previsioni non ottimistiche sulla prossima campagna cerealicola nazionale. Quello che più ci rattrista come agricoltori – continua Pottino – è la considerazione di cui godono i nostri prodotti, al di sotto dello scarto degli altri Paesi. Se dall’est arriva grano inquinato da micotossine, dall’emisfero opposto il pericolo è invece rappresentato dai residui di glifosate, il potente diserbante utilizzato per anticiparne la maturazione. Nel dare atto al nuovo governo regionale di avere immediatamente attivato questa forma di controlli mirati – conclude Pottino -il rammarico maggiore, visti i primi risultati, è quello di aver disatteso per lungo tempo la richiesta in tal senso formulata da tutto il mondo agricolo”.