Economia e Lavoro

Il prezzo del grano duro non si ferma, quotazioni in aumento a settembre 2021

La fiammata del prezzo del grano duro è arrivata così come era stata annunciata. Le quotazioni di settembre 2021, infatti, mostrano un prezzo del grano duro con rialzi da record rispetto alle ultime rivelazioni dei primi di agosto e il sostanziale vuoto di informazioni che ha caratterizzato le ultime tre settimane.

In Sicilia i dati sono i seguenti: a Palermo e Catania il grano duro viene quotato a circa 44 centesimi al chilo (442,50 alla tonnellata per il frumento duro mercantile, rilevazione dell’1 settembre: in un primo momento l’Ismea aveva pubblicato dati inferiori che si attestavano sui valori di 39 centesimi al chilo e che poi sono stati corretti). Significa in percentuale circa il 40% in più rispetto all’ultima quotazione disponibile di Ismea che era di 32 centesimi al chilo il 4 agosto. Mentre all’inizio della mietitura i prezzi si aggiravano dai 26 centesimi in Sicilia ai 30 di Foggia.

Ma su tutti i mercati il prezzo del grano duro già nei primi giorni di settembre 2021 mostra aumenti consistenti: a Bari si parte da 42,5 centesimi al chilo (425 euro a tonnellata, rilevazione del 23 agosto); a Foggia 43 centesimi al chilo (432,50 euro a tonnellata, rilevazione al 25 agosto). Stupisce in questo caso il dato più basso rispetto alla Sicilia ma in realtà la settimana di differenza incide molto in questo caso.

Occorre poi verificare a quanto liquidano i singoli commercianti: questi, infatti, sono prezzi medi mentre i prezzi reali possono discostarsi di qualche centesimo al chilo (in più o in meno) quando si va dal commerciante.

Cosa sta succedendo col prezzo del grano duro a settembre 2021

Come detto in passato e così come indicato anche da Ismea “a generare gli aumenti, il calo del raccolto prospettato in Canada e negli Stati Uniti colpiti della persistente siccità, accanto alla contrazione delle scorte globali per effetto di una domanda ormai stabilmente posizionata su livelli superiori all’offerta”. Le stime di produzione del grano canadese sono di 4 milioni di tonnellate come ampiamente previsto e quindi consolidano il dato in calo della produzione Nordamericana. Altre nazioni, a fronte di questa riduzione globale dei raccolti, hanno deciso di ridurre l’export (come per esempio l’Australia). Così per la semplice legge dell’economia, meno offerta equivale a maggior prezzo.

Le prospettive

Fin dove potrà spingersi il prezzo del grano duro? Settembre 2021 sarà un mese cruciale per capire quale sarà l’andamento e se continuerà il trend al rialzo. In molti non escludono ulteriori aumenti, ma è davvero impossibile dire fino a che punto potrà spingersi la quotazione. Riccardo Felicetti, ceo dell’omonimo pastificio e presidente dei Pastai di Unione italiana food, si è espresso in questo modo sul Corriere.it: “Nel 2021 il prezzo del grano duro è salito del 60%, anche fino a 500 euro a tonnellata. E ci sono stime di un picco a 600 entro dicembre”.