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Nominati gli esperti del Consiglio scientifico del CREA

È stato firmato dal Ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli il decreto che ricostituisce il consiglio scientifico del CREA. Il Consiglio scientifico è l’organo di coordinamento e di indirizzo scientifico del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, e resta in carica per quattro anni.

Il Consiglio scientifico sarà presieduto dal Prof. Carlo Gaudio, Presidente dell’Ente, e composto da dodici esperti nominati dal Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, di cui un terzo espressione elettiva dei Centri di ricerca nell’ambito dei ricercatori e tecnologi dell’Ente, e i restanti scelti dal Ministro tra scienziati italiani e stranieri di alta qualificazione a livello internazionale, con professionalità ed esperienza nei settori di competenza del CREA.

I componenti del Comitato scientifico sono il dott. Gino Bella, il Prof. Giorgio Calabrese, la Prof.ssa Hellas Cena, il Prof. Enrico Garaci, la Prof.ssa Manuela Giovannetti, il Prof. Giulio Malorgio, la Prof.ssa Ilaria Pertot, il Prof Michele Pisante, il Dott. Giulio Bonati, il Dott. Stefano Fabiani, il Dott. Giuseppe Mazza e il Dott. Catello Pane.

Inoltre, “è stato portato a compimento il percorso di razionalizzazione della spesa del Crea, l’ente di ricerca del Ministero delle Politiche agricole, iniziato lo scorso maggio. Si è concluso, infatti, il trasloco dell’Amministrazione centrale e del Centro di Politica e Bioeconomia nelle sedi di proprietà dell’istituto sul territorio di Roma, chiudendo definitivamente la stagione degli affitti d’oro che costavano al Crea 4 milioni di euro l’anno, con una spesa che negli ultimi sei anni si aggira sui 24 milioni di euro”. Lo dichiara la deputata Chiara Gagnarli, capogruppo M5S in commissione Agricoltura alla Camera.“Una decisione che ha sempre trovato la nostra piena approvazione – prosegue – e che ha evitato un dispendio di risorse non ottimale. Da gennaio, dunque, il Crea avrà così in bilancio 4 milioni di euro disponibili per il potenziamento della ricerca, la manutenzione delle apparecchiature, la stabilizzazione dei precari e il passaggio di livello dei dipendenti. Obiettivi su cui non faremo mai mancare il nostro impegno parlamentare”.

“Augurandoci che il lavoro di rilancio dell’Ente prosegua con scelte di gestione da ‘buon padre di famiglia’ come queste, rivolgiamo al presidente, il professor Carlo Gaudio, e al Consiglio d’Amministrazione, che stanno guidando il nuovo corso, un plauso per l’esempio di buona amministrazione nonché per il coraggio e la determinazione nella scelta più opportuna e utile” conclude.