Approvvigionamento idrico all’agricoltura, question time del ministro al Senato

Signor Presidente, onorevoli Senatori, la carenza d’acqua sta mettendo a dura prova vaste aree del territorio italiano, con gravi disagi per cittadini e aziende. In particolare, in agricoltura tale carenza ha un diretto impatto su quantità e prezzi degli alimenti sul mercato. La siccità non è fenomeno nuovo; negli ultimi venti anni sono già stati registrati in diverse aree del nostro Paese ampi periodi di siccità (nel periodo 2011-2019 il Po ha registrato una riduzione della sua portata pari al 17% rispetto al periodo precedente, e lunghi periodi di siccità si sono già verificati nel 2003 e nel 2006); la dispersione idrica e la mancanza di approvvigionamenti per famiglie e imprese sono problemi endemici del nostro Paese.

Al di là delle enunciazioni, interventi strategici non sono stati realizzati. È giunto il momento di affrontare questi problemi in un’ottica di medio-lungo termine, pianificando interventi strutturali e soluzioni di sistema e procedendo ad una significativa semplificazione amministrativa per alleggerire gli oneri burocratici che, ad ogni livello, rallentano ed impediscono le più efficaci iniziative dei privati. I recenti programmi di finanziamento (fondi europei e nazionali), hanno previsto ingenti risorse per gli interventi sulle infrastrutture irrigue collettive, per l’ammodernamento e l’efficientamento del servizio di irrigazione collettiva, per l’incremento delle disponibilità di acqua, per l’efficientamento delle reti e relativi sistemi di gestione e monitoraggio. Questi fondi sono diretti in particolare, a misure di intervento nella fase del trasporto dell’acqua irrigua e di efficientamento del servizio idrico di irrigazione collettiva. Alle risorse già stanziate si aggiungono 520 milioni di euro dell’investimento 4.3 della misura M2C4 del PNRR – “Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti”.

Con riferimento a tale ultimo investimento, in presenza di criticità segnalate dalle strutture deputate all’attuazione del PNRR, il Ministero si impegna a porre in essere tutte le iniziative affinché gli interventi selezionati e finanziati possano essere realizzati nella loro interezza. In conformità al Piano Strategico della PAC 2023-2027, per tutelare le colture, riteniamo utile inserire negli strumenti di pianificazione disposizioni che permettano la costruzione di nuove strutture – come i piccoli invasi interaziendali da realizzare ad opere di aziende agricole o da Enti irrigui in zone collinari – e prevedere la riqualificazione e il potenziamento di quelli esistenti in modo da disporre di una rete infrastrutturale più performante e idonea a ridurre gli sprechi di acqua. Per incrementare la produzione di acqua ad uso agricolo intendiamo lavorare sulla tecnologia degli impianti di desalinizzazione del mare e intervenire sugli sprechi di acqua presso gli invasi di collina e di pianura, tramite l’implementazione di impianti di irrigazione a goccia e di tutte le nuove tecnologie che permettono di razionalizzare il consumo di acqua.

Il Ministero ha, inoltre, collaborato attivamente con il Ministero delle Infrastrutture alla redazione del Piano nazionale idrico (già Piano nazionale di interventi nel settore idrico-Sezione Invasi), contribuendo a definire le priorità di intervento. L’emergenza idrica in corso dimostra la necessità di ulteriori investimenti per i prossimi anni, con particolare attenzione al potenziamento delle infrastrutture di stoccaggio e valutando il ricorso a fonti idriche non convenzionali (es. riutilizzo di acque reflue).