“Pasticceria Oriens” di Lercara Friddi per il Gambero Rosso tra i migliori bar d’Italia, un trionfo di gusto e tradizione

Non è assolutamente una sorpresa ritrovare tra i migliori bar d’Italia l’arcinota “Pasticceria Oriens” di Lercara Friddi in provincia di Palermo. Era nell’aria. Salvatore e Maurizio Garofalo, stacanovisti per passione, da trent’anni deliziano i palati di mezza Italia al punto che la loro pasticceria è diventata una destinazione del gusto. Un luogo magico, qualcuno l’ha ribattezzato “farmacia del gusto e del piacere”, capace di allietare il corpo ma anche lo spirito.

Salvatore è l’animatore delle papille gustative, Maurizio coordina le vendite e la cassa. Una perfetta macchina da guerra.

“Dove c’è Oriens c’è festa”. Lo sanno i tanti estimatori che percorrendo la Palermo Agrigento deviano per qualche minuto per degustare le innumerevoli e suadenti dolcezze.

Salvatore è il creatore del gusto, un mix di tradizione e innovazione. Quando le due cose si equivalgono allora parliamo di cultura. Un lascito che ha appreso dal papà ma che ha voluto ampliare attraverso un centinaio di corsi, seguiti negli anni della sua attività e frequentati in tutta Europa, di cui oggi mostra un bagaglio professionale davvero ragguardevole.

Salvatore è conosciutissimo tra i suoi colleghi regionali ma anche nazionali. Cura ottimi rapporti con i suoi maestri e i suoi colleghi. Per ogni leccornia che viene fuori cita la tecnica appresa e il mentore da cui ha afferrato i segreti.

Dolce, salato, nel tempio del piacere si trova di tutto. Una produzione che si caratterizza anche per la stagionalità e soprattutto il rispetto del calendario profano che parallelamente cammina con quello religioso. Ogni santo ha il suo dolce, così come comanda la tradizione e ogni dolce appartiene ad un santo, guai a dispiacerlo.

Creazioni d’alta qualità preparati con prodotti d’eccellenza. Il territorio e le tipicità entrano nelle sue creazioni, come il sapore unico del pistacchio o delle mandorle, il primo (Pistacchio Igp) proviene dell’agrigentino, le mandorle del territorio di Vicari, il burro italianissimo, il migliore sul commercio, i canditi rigorosamente del catanese, le marmellate di albicocche devono provenire da Scillato, prosciutti essiccati all’aria, insomma, la qualità per Salvatore è maniacale.

Questa è terra di frontiera, non è un luogo di passaggio o vocazione turistica, Salvatore grazie alla sua creatività fa da elemento di attrazione.

Salvatore è preparato e talentuoso. Per fare un esempio basta assaggiare l’antico “Trionfo di gola”, che nonostante, la bontà e l’originalità è caduto in disuso, diventando spesso un solo oggetto narrativo, sia per le difficoltà nella preparazione, sia perché è una delizia abbastanza corposa adatta a più commensali. Un dolce molto elaborato e occorre tempo per prepararlo, quel tempo che le suore dell’Origlione di Palermo avevano a iosa, segreti di preparazione che custodivano gelosamente. A favore dell’esistenza di questo dolce spesso, messo in discussione, ci perviene un aiuto da parte di Giuseppe Tomasi di Lampedusa nell’affascinante rappresentazione del buffet offerto al ballo dei Ponteleone del famoso banchetto de “Il Gattopardo”: “Trionfi della Gola” col verde opaco dei loro pistacchi macinati, […]” Salvatore dopo una lunga ricerca lo ha riportato in auge, al punto che è diventato uno dei manicaretti più ambiti.

Nello sfavillante bancone a vetro, somigliante ad una oreficeria, sfilano creazioni dalle forme geometriche perfette e coloratissime, dalla pasticceria mignon alle monoporzioni, dai pasticcini ai macaron, senza dimenticare la frutta Martorana, creazioni classiche e di gusto contemporaneo che svelano grande tecnica, ottime materie prime, ricerca e creatività.

Splendide le cassate, le torte, i cannoli, le sfince, ecc. Il dolce per antonomasia, quello che ti manda in visibilio, è la pantofola, la riproposizione degli antichi pastizzotti; la pantofola lercarese, glassata o spolverata ripiena di mandorle e canditi, bagnata col profumo di zagare, un dolce da riposto che i nonni di Frank Sinatra trasferirono dall’altra parte dell’oceano Atlantico e di cui il The Voice, pare, era golosissimo. Ed ancora i panettoni artigianali, spediti a mezzo mondo, goduria raffinata, che primeggia sul podio del gusto. Da non trascurare il Pandolce creazione al sapore di arancia che diventa micidiale per i più intransigenti palati.
Non mancano naturalmente i lievitati del mattino, preciso del mattino, perché prima che arriva metà mattinata è difficili trovarli, tra cui spiccano i fagottini, croissants salati, krapfen, arancine, ravazzate, ecc. Vi giuro che ho provato a contare le praline e cioccolatini, in ripieni classici e originali che adornano che riempiono la parte superiore del bancone, sono più di ottanta e di tipologie differenti.

Ai primi tepori del caldo il gelato diventa il dominatore della pasticceria, da gustare con morbidissime brioche adornate col tuppo.

Salvatore è un mago del piacere riesce a combinare come un alchimista i selezionati componenti per dare vita a piacevolissime meraviglie dolciarie; è anche uno a cui piace comunicare le tecniche delle sue esuberanti creazioni, e rispettare il cliente e le sue preferenze. Questo perfezionismo lo ha trasferito, dal qualche decennio, in una cittadina dello stato di New York vicino a Buffalo dove ha aperto un’analoga pasticceria e delizia i palati dei Yankee anche con i dolci e il salato a marca Oriens. In programma c’è anche una prossima apertura di una gelateria e pasticceria nelle strade assolate della Florida.

Per chiudere questo articolo prendo in prestito un rigo del libro di Dacia Maraini: “La lunga vita di Marianna Ucria” e lo riadatto a modo mio: Sai cos’è l’inferno a Lercara Friddi? Il mercoledì quando la pasticceria Oriens è chiusa per il turno infrasettimanale.