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A Cianciana Sagra del raccolto, dei grani antichi, cereali e legumi e presentazione del “Cece rosso”

Dal 29 al 31 luglio, la cittadina di Cianciana (AG) ospiterà una tre giorni dedicati alla promozione dei prodotti dell’agroalimentare di alta qualità del suo territorio e dei paesi limitrofi.

Nel corso dell’evento si potrà partecipare a degustazioni, masterclass, momenti di intrattenimento, produttori, ospiti ed artisti. L’evento arrivato alla seconda edizione celebra l’alta qualità delle produzioni agroalimentari del territorio: i grani antichi siciliani, i cereali e i legumi isolani e in particolar modo quelli prodotti nell’areale agrigentino di Cianciana. Momento centrale della kermesse sarà lunedì 31 con la presentazione del “Cece rosso”.

Finalmente Cianciana si riappropria, grazie ai suoi contadini custodi, del dimenticato genotipo locale anticamente conosciuto come “Cece rosso”. Il Cece rosso, dopo anni di ricerche e studi è tornato ad arricchirsi di uno spazio nella platea della biodiversità siciliana. Si tratta di un genotipo locale, che si distingue da quello comune per alcuni caratteristiche morfologiche ed organolettiche particolari. Federico Pace, agronomo e ricercatore, nella qualità di capofila, insieme alle aziende di Matteo Riggio, Antonio Giannone, e Caterina D’Angelo, sono i custodi di questo preziosissimo legume che per anni è stato coltivato negli orti di famiglia. Il Cece rosso di Cianciana, in dialetto, Ceciru russu, è coltivato nel medesimo territorio e in quello della vicina Alessandria della Rocca. La popolazione contadina del Comune di Cianciana (AG), dal secondo dopo guerra ad oggi, ha coltivato il Cece rosso di Cianciana, come prodotto per l’autoconsumo nei propri orti, non raggiungendo mai una coltivazione estensiva.

Questo genotipo è tra i legumi antichi che rischiavano di scomparire per sempre dalla nostra biodiversità. Una perdita inestimabile, che paventava di privarci per sempre di un prodotto eccezionale per proprietà e gusto. Il cece rosso è stato infatti in grado di adattarsi alle condizioni pedo-climatiche di questo lembo di Sicilia, dove lo zolfo è stato da sempre l’elemento che ha caratterizzato un curioso sviluppo.

La sopravvivenza del cece rosso si deve a questi agricoltori devoti alla terra e ai suoi frutti. Senza di loro, la presenza del cece rosso rugoso sarebbe scomparsa, nonostante fosse ritenuta meno pregiata rispetto al classico cece bianco. Solo negli ultimi anni, grazie all’impegno dei produttori locali, ma anche perché rientrato nell’aiuto comunitario, questo meraviglioso legume è stato recuperato e torna nuovamente a tavola per regalare, ora come allora, il suo sapore e le sue proprietà.
Il Cece rosso di Cianciana è stato iscritto nell’elenco del Ministero dell’agricoltura tra i prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) (Elenco previsto dall’art. 8 del Decreto Lg.s 173/98 e dal successivo Decreto Ministeriale applicativo (350 del 8 settembre 1999), ora bisogna fare qualcosa in più.

Il convegno di presentazione è previsto per lunedì 31 luglio alle 18,30 sul tema: “Cece rosso e cultivar tipiche di Cianciana. Dai prodotti tradizionali a progetti di sviluppo” con gli interventi del sindaco Francesco Martorana, dell’assessore comunale all’agricoltura Paolo Manzullo, dell’agronomo Federico Pace, del giornalista Mario Liberto di Siciliagricoltura, Gal Sicani Unipa, del Professor Francesco Cannatello ed infine di Pino D’Angelo del Movimento “Terra è vita”. Alle ore 20.00 lo showcooking sarà tenuto da Salvo Terruso, in arte Il Pastaio Matto e non mancherà anche la pizza con lo chef pizzaiolo ciancianese Andrea Giannone che porterà in scena la sua Pizza Sikana. Alle 22.00 spazio all’appuntamento immancabile con “La mangiata di fave, ceci e sfinge” a cura della locale Pro Loco e chiusura della serata in musica con lo spettacolo della band SP19.

La seconda edizione della Sagra, voluta dall’Amministrazione comunale in carica e dalla Regione Siciliana, organizzata dal Movimento Terra è Vita con la partnership della locale Pro Loco, della Fondazione con il Sud e del Movimento Di Acqua e di Terra, di Fuoco e di Aria, si articolerà infatti in tre intense giornate di eventi a partire dal 29 e fino al 31 di luglio.