Turismo Enogastronomico: i trend del 2024

Il turismo enogastronomico sta guadagnando sempre più popolarità, segnando un cambiamento nelle preferenze dei viaggiatori. Il rapporto 2023 sul turismo enogastronomico, a cura di Roberta Garibaldi, docente di Tourism management presso l’Università di Bergamo, fornisce interessanti insight sui trend che caratterizzeranno le prossime stagioni turistiche. Una comparazione con il monitoraggio della World Food Travel Association evidenzia differenze significative tra italiani, statunitensi, francesi, britannici, canadesi, messicani e cinesi.

Gli italiani, pur amando la ristorazione, si distinguono per la bassa propensione verso i ristoranti gourmet. Solo il 16% dei turisti italiani ha dichiarato di aver sperimentato un ristorante gourmet negli ultimi due anni, in contrasto con il 46% degli americani, il 42% dei francesi e il 35% dei britannici. Sorprendentemente, il 74% degli italiani trascorre almeno una serata al ristorante durante le vacanze, ma la preferenza va a locali più tradizionali e meno sofisticati. Gli italiani mostrano un particolare interesse per i mercati contadini e le fiere agricole, con una percentuale del 30%, superiore ai turisti statunitensi (30%) e britannici (24%).

I food festival sono una delle attrazioni preferite dai turisti italiani, con il 35% di partecipazione. Questa cifra supera le percentuali di francesi (13%) e britannici (20%). Al contrario, lo street food non è altrettanto popolare tra i turisti italiani, con solo il 29% che sceglie l’esperienza al food truck o al chiosco-bancarella. Questo dato è inferiore rispetto al 44% dei nordamericani e al 45% dei messicani, nonché ai cinesi (31%), britannici (41%) e francesi (34%).

Le visite ad aziende agricole e cantine e le lezioni di cucina locale sono le esperienze meno frequentate dai turisti italiani. Solo il 28% dei viaggiatori italiani ha visitato un’azienda agricola, mentre la partecipazione a lezioni e corsi di cucina è stata registrata solo al 6%. In confronto, i cinesi sono in testa alla graduatoria con il 40% delle visite ad aziende agricole, mentre le lezioni di cucina sono più frequenti tra francesi e cinesi (12%) rispetto agli italiani.

In conclusione, il turismo enogastronomico del 2024 si caratterizza per una preferenza italiana per l’autenticità, i food festival e una minore attrazione verso il gourmet e lo street food. La diversità di approcci tra le nazionalità evidenzia l’importanza di adattare le offerte turistiche alle preferenze specifiche dei vari mercati.