Si allarga la protesta degli agricoltori: nord e sud Europa per la prima volta con un’unica strategia comune

La protesta degli agricoltori partita dalla Germania qualche settimana addietro è arrivata anche in Sicilia. Da ogni angolo dell’isola, gli agricoltori si stanno mobilitando e organizzando. La colonna dei mezzi agricoli, che si muove in diversi principali snodi viari, ha l’obiettivo di rallentare il traffico, una strategia mirata a catturare l’attenzione della politica e delle istituzioni.

Gli agricoltori, che dedicano le loro vite a nutrire l’Europa, si sono uniti in una protesta per far sentire la propria voce e ottenere il riconoscimento e il supporto necessari.

Il settore agricolo, pilastro della nostra economia, si trova ad affrontare una serie di problemi che vanno oltre la semplice coltivazione del suolo.

Le cause della protesta riguardano la necessità di misure di sostegno urgente. Tra le richieste, spicca la necessità di strategie concrete per affrontare i costi di produzione che oramai sono arrivate alle stelle, l’ammorbidimento della politica legata al Green Deal. Un’attenzione ai cambiamenti climatici che stanno colpendo duramente il settore agricolo, con eventi meteorologici estremi e fluttuazioni imprevedibili che minacciano la produzione alimentare. Inoltre, difficoltà nell’accesso ai mercati in modo equo, spesso ostacolati da complessi meccanismi di distribuzione e negoziazione; molte aziende sono sull’orlo del fallimento; tutto ciò sta comportando l’abbandono dell’ attività agricola, si stima che negli ultimi anni hanno abbandonato l’attività primaria più del 20% di agricoltori.

L’unità è la forza trainante di questa protesta, con la consapevolezza che solo insieme si possono affrontare e superare le sfide attuali. La protesta degli agricoltori è una chiamata all’azione per riconoscere il valore fondamentale dell’agricoltura nella nostra società. È un’opportunità per promuovere un dialogo aperto, incoraggiare cambiamenti significativi e garantire un futuro sostenibile per coloro che lavorano instancabilmente per nutrire il mondo.

Dopo la marcia dei trattori sulla Palermo-Sciacca, la protesta trova un nuovo palcoscenico nella capitale siciliana. Un presidio è previsto davanti alla sede della Prefettura in via Cavour, dove gli agricoltori e gli allevatori siciliani faranno udire la loro voce, protestando contro le politiche dell’Unione Europea, del Governo e della Regione, accusate di favorire la vendita di prodotti non salubri a discapito di quelli locali.

La protesta degli agricoltori in Sicilia è un grido di disperazione contro le avversità che minacciano la sostenibilità del settore. La richiesta di ascolto e azioni concrete diventa sempre più urgente. Il destino dell’agricoltura siciliana poggia nelle mani delle istituzioni, che devono rispondere alle legittime preoccupazioni di chi lavora la terra per nutrire la società.