Prosecco e Cavalli: il Montello!
di Antonio Paladino
Alla scoperta del Montello, a Nervesa della Battaglia (Tv), rimaniamo inimmaginabilmente affascinati dal connubio tra Prosecco e Cavallo che assume una particolare connotazione: ambiente, colori, profumi, gusto, paesaggi, sport, un mondo animale nobile e tanta passione.
In un’oasi dell’alto trevigiano incontriamo Lisiana Lazzarotto, un personaggio poliedrico votato alla passione per le eccellenze enologiche e sua sorella Daniela, un’amazzone che t’incanta quando ti racconta delle escursioni equestri nel territorio del Piave. Ci descrivono la via dettata dal territorio per uno sviluppo sostenibile basato sulle sue indiscusse potenzialità. Tutto ciò in uno dei primi pomeriggi caldi dell’anno e nella struttura equestre sede l’Associazione Sportiva Dilettantistica “Cavalieri delle Zorle”, dove le sorelle Lazzarotto sono nate e cresciute tra i cavalli dell’azienda di famiglia.
Argomento dell’incontro è l’idea di sviluppo sostenibile del Montello e dei Comuni pedemontani del trevigiano. Lisiana è fermamente convinta che l’area, ricca di eccellenze gastronomiche, sapientemente proposte dall’associazione dei ristoratori “Montello a tavola”, può trovare un’ottima via di sviluppo nella combinazione tra cibo, prosecco e turismo equestre.
Subito concordiamo nella necessità di chiarire cosa s’intende per “prosecco”, denominazione spesso utilizzata genericamente per qualsiasi vino bianco con le bollicine.
Lisiana, con una lunga carriera di Sommelier, sottolinea che “Prosecco” è il prodotto ricavato dalla lavorazione delle uve del vitigno “Glera” che, inizialmente, colonizzò i Comuni della collina pedemontana dell’alto trevigiano. Veniva piantato nelle rive, versanti terrazzati con un clima particolare e ottimi suoli dove, con molta fatica e nel tempo, si sono affinate specifiche tecniche di lavorazione e metodi di produzione. Successivamente, grazie alle crescenti richieste del mercato, gli impianti di Glera si diffusero nelle pianure contermini con metodi e tecniche di produzione sempre più rispondenti ad un mercato in forte crescita.
Il prosecco è diventata una bevanda scelta da una sempre più larga fetta di consumatori, adatta a diverse tipologie di occasioni ed eventi.
Nel tempo sono nati e si sono sviluppati diversi consorzi di produttori fortemente legati al territorio che possono fregiarsi di riconoscimenti quali Prosecco Superiore, DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) e DOC (denominazione di origine controllata), a tutela di produzioni di assoluto prestigio.
Lisiana sottolinea, inoltre, che nelle aree di produzione del Prosecco, qualità maggiori sono assicurate da alcune particolari tecniche quali:
- la potatura verde con la quale viene ridotto il numero di grappoli destinati alla migliore maturazione;
- la cura delle piante più vecchie capaci di produrre un prodotto contenuto ma di alto valore;
- l’adozione di trattamenti con prodotti biologici per l’ottenimento di una produzione sana, rispettosa dell’ambiente e del consumatore.
L’incontro prosegue, quindi, con gli affascinanti racconti di Daniela sui percorsi proposti dall’”Associazione” per il turismo equestre. Ci parla in particolare del “percorso tra Montello e Piave” dove si visitano luoghi storici della Grande Guerra e del “percorso del bosco” che attraversa boschi di castagno e querce.
Daniela ci parla anche delle altre attività del centro equestre dove vivono 65 cavalli di diverse pregiate razze che, oltre ad essere impiegate per la specifica tipologia di turismo, si provano anche in altre discipline sportive con preminenza del salto in alto. Con un po’ di rammarico ci parla di un importante cavallo da tiro veneto oramai scomparso, la Razza Piave.
Riprende le fila dell’incontro Lisiana che ci fa visitare il Centro equestre. Luogo da sogno dove una splendida e signorile pecora vive accanto a dei simpatici pony, Aprile e Maggio, qualche dolce asino e poi tanti, tanti splendidi cavalli. Insomma, un posto dove bambini, giovani e persone di tutte le età possono ritemprarsi, vivendo esperienze sane a contatto con la natura con il solo problematico pensiero di doversi allontanare, prima o poi, da quel parco stupendo. Pensiero che coglie anche noi, ma solo dopo aver gustato un buon calice di prosecco scelto da Lisiana e aver conosciuto altri due magnifici cavalli curati da Daniela.