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Permacultura: i ragazzi del “Porto di Terra” di Polizzi Generosa

Si chiama “Porto di Terra” l’associazione costituita da 7 giovani provenienti da diversi parti della Sicilia che, animati dall’amore per la natura, hanno scelto di tornare a vivere nel loro luogo di origine: la Sicilia e di occuparsi di Permacultura e Agroecologia.

Una scelta motivata dal desiderio di riscoprire una cultura millenaria di un popolo multietnico e multiculturale aderendo, con il loro progetto, alle reti nazionali e internazionali di Permacultura e Agroecologia.

Sono tornati e hanno attivato tutte le loro energie per intraprendere quella guerra della “restanza” che Vito Teti qualche decennio addietro, preventivamente, aveva lanciato contro la fuga dei giovani dal Meridione d’Italia.

I ragazzi di “Porto di terra” contrariamente alla tendenza dei loro coetanei corregionali sono tornati con la voglia e l’amore che li lega alla loro terra d’origine, abbandonando professioni ed attività per cui avevano studiato, per intraprendere una nuova fase lavorativa della loro vita: l’agricoltura sostenibile.

Nella loro scelta incondizionata e consapevole hanno optato per la “filosofia” internazionale della Permacultura e dell’Agroecologia.

Il termine “Permacultura” è stata creata da Bill Mollison e da David Holmgren a metà degli anni ‘70 per descrivere un sistema integrato ed evolutivo di specie vegetali ed animali perenne o auto-perpetuante, ed utile all’uomo. Tutto parte dalla convinzione che “una cultura umana non può sopravvivere a lungo senza la base di un’agricoltura sostenibile e una gestione etica della terra: questa geniale intuizione ha ispirato Bill Mollison nel coniare il termine Permacultura, una sintesi teoria e pratica che sistematizza ed sviluppa gli elementi di diverse scienze ecologiche, aprendo nuovi orizzonti progettuali”.

Questa progettazione oggi si è evoluta in una cultura permanente o sostenibile, che dà come risultato un ambiente possibile, equilibrato ed estetico, applicando i principi e le strategie ecologiche che ripristini l’equilibrio di quei sistemi che sono alla base della vita.

La Permacultura è la progettazione, la conservazione consapevole ed etica di ecosistemi produttivi che hanno la diversità, la stabilità e la flessibilità degli ecosistemi naturali.

Allo stesso modo si applica a strategie economiche e alle strutture sociali. La Permacultura si può definire una sintesi di ecologia, geografia, antropologia, sociologia e progettazione.

Ma torniamo ai nostri ragazzi. “Porto di Terra” rispecchia questa progettualità. E parlando di natura, luogo più straordinario per scegliersi la loro dimora non poteva essere che il Parco Naturale delle Madonie. La struttura operativa è ubicata in campagna a ridosso dal bosco a un tiro di schioppo del borgo medievale di Polizzi Generosa.

Federico Coppola portavoce del gruppo dice che:” Il progetto di – Porto di Terra – cerca di seguire uno stile di vita sostenibile collegato alla natura. Tutte le nostre produzioni, la linea di cosmesi e rimedi naturali nascono dalla volontà di conciliare le nostre attività agricole e conoscenze botaniche alla creatività artigiana, in un’ottica di cura della persona e salvaguardia di quel sapere che rappresenta ed esprime una cultura antica”.

Elemento di pregio della loro produzione è l’olio extravergine d’oliva. Alimento, dalle mille virtù, conosciuto e valorizzato sin dalle antiche civiltà del Mediterraneo e facente parte di quella triade alimentare grano-olio-vino alla base della “Dieta Mediterranea”.

Per Teo Caronia: “l’olio di oliva rappresenta oggi un bene prezioso da difendere dalla mercificazione del sistema agro-alimentare, che incentiva le grandi produzioni a discapito della qualità garantita dalle culture locali e dalle cultivar territoriali: espressione di adattamento, diversità, ricchezza, sostenibilità”.

“Porto di terra” produce anche erbe officinali, “altra espressione emblematica di una cultura, di saperi ancestrali tramandati e riconosciuti dalla medicina moderna, manifestazione di biodiversità e salute del suolo e dell’ambiente: conoscenze a rischio nel progressivo depauperamento del paesaggio e dei territori”.

Questi prodotti, realizzati con passione e amore, vengono preparati dagli stessi abitanti di “Porto di terra” al fine di garantire prodotti d’eccellenza per la salute ed il benessere.

Nel loro “paniere produttivo troviamo anche le altre delizie di Polizzi Generosa come il fagiolo badda (Presidio Slow Food), le nocciole madonite e il pipiddu: un peperone piccolo, di forma conica più o meno regolare e buccia di un colore verde intenso che vira al rosso a maturazione, ortaggio che cresce all’insù: la sua bacca, invece di pendere sotto le foglie, si protende infatti verso l’alto. Si mangia crudo, in insalata, ma la preparazione più tipica del territorio è il peperone alla piastra condito con olio extravergine di oliva, basilico e aceto di vino.

Il borgo medievale è anche ideale per degustare l’amabile “sfolglio” una deliziosa torta ripiena di formaggio fresco e non salato (la tuma), cioccolata, cannella e zucchero. Sono pronto a scommettermi tutto che questo dolce è l’antesignano della cassata siciliana.

La loro attività si estrinseca anche con iniziative di trekking. Laura è una guida mountaneer certificata che porta gli ospiti a fare delle escursioni alla scoperta delle montagne e cime etere delle Madonie; mentre Elisa, “sarà felice di coccolarvi quando sarete stanchi e avrete bisogno di rilassarvi offrendovi trattamenti ayurvedici”.

Gli abitanti di “Porto di terra”, con la loro iniziativa ci insegnano, ed è bello che il monito arrivi dalle nuove generazioni, che tradizione e innovazione possono coesistere e che è alla base del nostro futuro, tutto nel rispetto della sostenibilità ambientale, nel recupero delle coscienze, della condivisione e della fratellanza, principi che in questi momenti di coronavirus stiamo riscoprendo e apprezzando.

Per saperne di più sull’ Essenza della Permacultura di David Holmgren in formato PDF si può facilmente scaricare: http://permacultureprinciples.com/flower/ Il Fiore della Permacultura in italiano.