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Decreto Semplificazioni, per l’agricoltura in arrivo nuovi incentivi per i giovani e procedure più snelle

Speriamo sia la volta buona. Sono in arrivo le semplificazioni per il settore agricolo: dai contributi e i mutui per i giovani agricoltori alla burocrazia. A dare una sterzata alla opprimente burocrazia è l’arrivo imminente, si spera, della Legge di conversione del nuovo Decreto Semplificazioni interessanti novità per il settore agricolo, con particolare riguardo ai giovani agricoltori che prendono le redini dell’azienda di famiglia, o avviano una nuova attività.

Vediamo in dettaglio le novità riguardanti gli incentivi per il ricambio generazionale delle aziende agricole e le altre misure per la semplificazione amministrativa in agricoltura.
Insediamento di giovani agricoltori

Con la conversione in legge del Decreto Semplificazioni (legge n. 120-2020, articolo 43-quater) è arrivato un potenziamento degli incentivi per le nuove imprese agricole giovanili, modificando quanto previsto dal decreto legislativo n. 185 del 21 aprile 2000 in termini di benefici per il ricambio generazionale delle aziende agricole in favore di giovani agricoltori ed estendendo a tutto il territorio nazionale (non più solo al Mezzogiorno) la possibilità di richiedere:
• mutui agevolati a tasso zero di importo non superiore al 60% della spesa ammissibile e di durata, comprensiva del periodo di preammortamento, non superiore a quindici anni;
• un contributo a fondo perduto che può coprire fino al 35% della spesa ammissibile.
Perché la misura diventi operativa è necessario attendere il decreto attuativo del Ministero delle Politiche che dovrà essere adottato di concerto con il Ministero dell’Economia, entro trenta giorni dalla data di conversione del decreto Semplificazioni.
Burocrazia in agricoltura

In attesa di decreto attuativo anche le misure che vanno a semplificare i procedimenti amministrativi in ambito agricolo (legge n. 120-2020, articolo 43). Il provvedimento dovrà definire le modalità con cui aggiornare il Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN) in modo da poter identificare le parcelle agricole e i fascicoli aziendali attraverso applicazioni grafiche e geo-spaziali.
Speriamo che ci siano cambiamenti sostanziali, soprattutto una semplificazione che possa attuarsi attraverso il Web. La gente è stanca di sostare dietro sportelli di uffici, Caf, Caa, ecc., spesso inutili, e che ingigantiscono le problematiche. La semplificazione auspicabile dovrebbe riguardare un cambio culturale da parte dei funzionari che vedono nell’agricoltore una controparte o un furbetto che cerca di estorcere qualcosa. La semplificazione deve partire da questa nuova rivoluzione culturale, il burocrate che da consigli, aiuti, caso contrario sarà solamente un cambio di facciata, mentre la burocrazia continuerà ad affogare i timidi entusiasmi manifestati dai giovani che hanno ancora voglia di restare nelle campagne.