Contratti di filiera e di distretto, 1,2 miliardi di euro dal Fondo complementare del Pnrr

I fondi per i contratti di filiera e di distretto, in passato inseriti nel Recovery Plan (Inizialmente previsti tra le misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza finanziato da Next Generation EU), trasmesso a Bruxelles, sono confluiti tra le voci del Fondo complementare al PNRR.

Per dare corso ai sostegni previsti, il Ministro Stefano Patuanelli, con la pubblicazione del Decreto nella Gazzetta Ufficiale ha stabilito i criteri, le modalità e le procedure per l’attuazione dei Contratti di filiera e di distretto previsti dal fondo complementare al PNRR. 

Questo provvedimento permetterà di implementare concretamente i Contratti di filiera, definendo nel dettaglio l’iter istruttorio, la procedura di valutazione per la selezione dei progetti e le modalità di finanziamento. 

A disposizione delle aziende agroalimentari, ittiche, forestali e florovivaistiche 1,2 miliardi di euro per investimenti in attivi materiali e immateriali nelle aziende agricole, nel settore della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli, nella partecipazione dei produttori ai regimi di qualità, nella promozione dei prodotti agricoli e nella ricerca e sviluppo nel settore agricolo.

Nel testo è illustrata la ripartizione annuale degli stanziamenti per i contratti di filiera e distretto da qui al 2026, in particolare:

  • 200 milioni di euro per l’anno 2021;
  • 300,83 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2023;
  • 258,81 milioni di euro per l’anno 2024;
  • 122,5 milioni di euro per l’anno 2025;
  • 20,33 milioni di euro per l’anno 2026.

Il 25% del budget totale di 1,203 miliardi di euro, ha stabilito il Senato in sede di conversione in legge del decreto 59-2021, dovrà andare esclusivamente alle produzioni biologiche italiane ottenute conformemente alla normativa europea e a quella nazionale di settore.

Le risorse per l’agricoltura nel Recovery Plan, principalmente nell’ambito della Componente 1 della Missione 2 “Economia circolare e agricoltura sostenibile”, ammontano invece a 2,8 miliardi di euro, di cui 800 milioni per lo sviluppo della logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo; 1,5 miliardi per il progetto Parco Agrisolare; 500 milioni per l’innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo ed alimentare.

Le misure consentono di agevolare le filiere produttive grazie ai contributi in conto capitale e ai finanziamenti agevolati destinati a investire in processi di riorganizzazione dei rapporti tra i differenti soggetti della filiera, anche alla luce della riconversione tecnologica, digitale ed ambientale in atto nei diversi comparti, puntando ad una maggiore integrazione, alla creazione di migliori relazioni di mercato e a ricadute positive sulla produzione agricola.