Economia e Lavoro

Gli agriturismi italiani ingranano la marcia

I primi tepori primaverili danno segnali positivi di ripresa per gli agriturismi italiani. A dirlo è il quinto rapporto “Agriturismo e Multifunzionalità”, curato da Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) e Rete Rurale Nazionale, enti del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.

Le prime stime di presenze relative al 2022 sono in netto aumento: il fatturato, in questo periodo, è cresciuto del 71,2% rispetto all’anno precedente. E il 70% delle imprese ha dichiarato aumenti di prenotazioni, soprattutto da parte di ospiti italiani e fidelizzati.

Nel 2021 il comparto agrituristico, con le sue 25.000 aziende, aveva visto dimezzarsi il valore della produzione passando da 1,56 miliardi di euro a 802 milioni, cioè il valore prodotto da ogni singolo agriturismo è passato da circa 63mila euro a circa 32mila euro.

Secondo l’indagine ISMEA, per i pernottamenti, durante il Covid si è fatto un passo indietro di dieci anni. Nel 2020, il turismo italiano nel suo insieme ha perso 228,3 milioni di notti, con un calo di circa il 53% rispetto al 2019. La domanda agrituristica ha registrato 9,2 milioni di pernottamenti, con una riduzione del 34% su base annua, determinata dal crollo della domanda estera (-57,9%), in parte attenuato dalla di manda interna, che si è ridotta solo del 2,7% .

Gli agriturismi hanno voglia di ripartire. I dati anche delle presenze in questo periodo di Pasqua fanno ben sperare. Nonostante la pandemia l’agricoltura smart con la sua capacità di resilienza caratterizzata dalla multifunzionalità e diversificazione aziendale ha retto allo tsunami.

A salvare gli agriturismi è stata la connessione con l’attività agricola, inclusa la trasformazione e la vendita diretta dei prodotti, ma anche le loro dimensioni a gestione familiare. Secondo l’ Ismea l’agriturismo è stato il comparto che ha saputo rispondere alle mutate esigenze, ricorrendo al mercato di prossimità e alla clientela fidelizzata. Lo studio ha anche evidenziato che tra i servizi con maggiori prospettive di sviluppo nel futuro ci sono quelli alla persona offerti dall’ aziende agricole, come le fattorie didattiche e l’agricoltura sociale che offrono “proposte esperienziali”, in grado di diversificare e personalizzare l’offerta e attirare nuova clientela.