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Consorzi di Bonifica, insufficiente e discutibile l’intervento previsto sul taglio dei debiti consortili

Il Decreto Dirigenziale in attuazione della norma previsto sul taglio dei debiti consortili, interviene in modo risibile e parziale. E’ necessario  che la Regione riveda urgentemente la norma e studi soluzioni utili per tutti gli agricoltori-utenti, in preda ad aumenti delle materie prime ingiustificati e per lo più frutto di fenomeni speculativi”. A dichiararlo sono Francesco Favata e Giosuè Catania rispettivamente Presidente CIA Sicilia Orientale e responsabile regionale CIA per i consorzi di bonifica.

Lo scorso 30 agosto è stato pubblicato il decreto a firma del dirigente Generale dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura, Dario Cartabellotta che nello specifico prevede l’utilizzo di 25 milioni di euro a favore degli utenti che, tramite cessione di credito ai Consorzi di Bonifica, vedrebbero abbattuto il proprio debito iscritto a ruolo.

Un provvedimento che sta generando confusione, penalizzando gli utenti in regola con i pagamenti e, soprattutto,  rischia di incoraggiare la disaffezione nei rapporti con la Pubblica Amministrazione”, sostengono Francesco Favata e Giosuè Catania.

Il provvedimento, fortemente voluto dalle organizzazioni per affrontare gli effetti di una crisi drammatica per gli agricoltori, ha disatteso l’obiettivo di dare ristoro a tutte le aziende agricole –  evidenziano i rappresentanti  CIA – Non solo, infatti, avremmo auspicato un intervento senza alcun appesantimento burocratico, ma con grande stupore apprendiamo soprattutto che i soli beneficiari del provvedimento  sono i soggetti per i quali risulta iscritto a ruolo, un debito nei confronti del Consorzio di bonifica e chi ha pagato il ruolo, indebitandosi anche in altri settori, in questo modo non avrà alcun riconoscimento. Sembra un invito a non pagare perché tanto in questo Paese condoni e sanatorie non mancano mai”.

“Ci sembra privo di ogni logica, diseducativo e profondamente ingiusto che tra i beneficiari non ci siano gli utenti che hanno pagato regolarmente i ruoli consortili – sottolineano – si tratta di una forma di sanatoria, che resta parziale, ma fa riferimento a tutto il debito accumulato nei tempi, senza alcun riferimento ad alcuna annualità, né sulle implicazioni che possono generarsi con i contenziosi in atto con l’ente Consortile”.

“Riteniamo opportuno e urgente un incontro con l’assessore all’Agricoltura ed il dirigente generale, per rispondere e chiarire i dubbi del decreto che rischia di generare malumore e discriminazioni tra gli agricoltori all’unisono colpiti dalla crisi”, affermano Francesco Favata e Giosuè Catania. “Rileviamo con disappunto, una mancata concertazione, nonostante i diversi incontri avuti con il Governo Regionale e nessun coinvolgimento dei Consorzi di Bonifica per la definizione del percorso operativo più giusto, trasparente e rispettoso di tutti gli utenti siano essi morosi siano essi virtuosi, ma assieme drammaticamente esposti agli effetti della crisi in atto”.

“Nei consorzi di bonifica, dove la distribuzione avviene a pressione ed in modo controllato previo il pagamento del ruolo, gli utenti sono totalmente esclusi dalla misura non avendo accumulato debiti – aggiungono – Mentre dove la distribuzione avviene per scorrimento, sia per disservizi o per altre cause, si registrano astensioni dal pagamento importanti e si beneficia dell’intervento per tutti gli anni antecedenti il 2020.  Ci pare che qualcosa non quadri e qualche chiarimento bisogna darlo”

Intanto, è passata un’altra legislatura e la tanto attesa ed annunciata Riforma resta al palo, con i suoi 27 anni di commissariamenti –concludono Favata e Catania –mentre il sistema langue, i più sono interessati ai propri destini personali e non al futuro di questa bellissima Regione che non merita tale classe dirigente”.

“Auspicando un cambio di passo del futuro Governo Regionale che ridia fiducia e speranza alle imprese impegnate, seppur con difficoltà, a rendere moderno e competitivo un comparto i cui prodotti di qualità sono apprezzati in tutto il mondo, noi CIA non smettiamo di crederci ed invitiamo produttori, consumatori e cittadini a non abbassare la guardia”.